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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 21 aprile 2015

Natale di Roma



Il Natale di Roma, anticamente detto Dies Romana e conosciuto anche con il nome di Romaia, è una festività laica legata alla fondazione della città di Roma, festeggiata il 21 aprile. Secondo la leggenda, narrata anche da Varrone, Romolo avrebbe infatti fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C. La fissazione al 21 aprile, riportata da Varrone, si deve ai calcoli astrologici del suo amico Lucio Taruzio.
Da questa data in poi derivava la cronologia romana, definita infatti con la locuzione latina Ab Urbe condita, ovvero "dalla fondazione della Città", che contava gli anni a partire da tale presunta fondazione.


Celebrazioni della festa nell'età di Roma

La celebrazione dell'anniversario dell'Urbe come elemento della propaganda imperiale finì per attribuire alla questione dell'anno della fondazione un'importanza fondamentale.

A partire dall'imperatore Claudio il metodo di calcolo dell'età della Città, proposto da Marco Terenzio Varrone prevalse su tutti gli altri. Claudio fu il primo a far celebrare l'anniversario di Roma nel 47, ottocento anni dopo la presunta data della fondazione. Nel 147-148 Antonino Pio diede corso a una simile celebrazione e nel 248 Filippo l'Arabo celebrò il primo millennio di Roma, assieme ai Ludi Saeculares (celebrati ogni cento anni), in quanto Roma compiva dieci secoli. Sono pervenute monete che celebrano l'evento. Su una moneta del pretendente al trono Pacaziano, appare esplicitamente "1001", da dove si evince come i cittadini dell'Impero romano avevano compreso di essere all'inizio di una nuova era, di un "Saeculum Novum". Quando l'Impero romano divenne cristiano, nei secoli successivi, questa immagine millenaria venne utilizzata in un senso più metafisico.



La festività dopo la fine dell’Impero romano d’Occidente
Con la diffusione, prima, l'adozione, poi del cristianesimo come religione di stato, cui si aggiunse la caduta dell'Impero romano d'Occidente e le successive calate, migrazioni e conquiste di popolazioni Barbariche, Roma, come tutto quello che fu il suo impero, vide sparire moltissimi dei suoi usi, costumi e delle sue tradizioni fra cui molte delle sue festività.


Il Risorgimento

Alcune di queste furono recuperate dagli umanisti, ma fu con l'avvento dell'epopea risorgimentale che la celebrazione del Natale di Roma fu ripristinato come "tradizione". I più rivoluzionari tra i mazziniani, i garibaldini ed alcuni liberali, festeggiarono l'evento, ad esempio, nella primavera del 1849, quando Roma, da poco Repubblica libera che aveva rovesciato il potere temporale del Papa, lottava per la sopravvivenza. Si racconta di un pasto ai Fori con brindisi per la presunta fondazione dell'Urbe da parte di Romolo e la rifondazione (liberazione) da parte dei rivoluzionari stessi. Sturbinetti tenne uno dei discorsi più accorati.


Il Fascismo             

Il 3 aprile 1921, durante un discorso pronunciato a Bologna, l'allora capo del Movimento fascista Benito Mussolini proclamò l'anniversario della fondazione di Roma quale festa ufficiale del Fascismo. La decisione venne commentata da Antonio Gramsci come il tentativo del Fascismo di naturalizzare il proprio ruolo nella Storia italiana, attraverso la rivendicazione delle origini romane.
Nel documento che sancì la fusione Nazionalfascista, tra l'Associazione Nazionalista Italiana e il Partito Nazionale Fascista, siglato il 16 marzo 1923, i rappresentanti delle le due forze politiche stabilirono di celebrare l'accordo unitario con l'apposizione di un manifesto contenente l'appello all'Unita nazionale, da affiggere in tutte le città italiane nella serata del 20 aprile, vigilia del Natale di Roma, giorno "significante l'avvenuta rinascita della Romana grandezza".
Lo stesso 19 aprile venne approvato dal Consiglio dei ministri uno schema di decreto-legge proposto dal presidente Benito Mussolini che aboliva la festività del 1º maggio e fissava la celebrazione del Lavoro al 21 aprile, Natale di Roma. Fu la prima celebrazione istituita dal governo Mussolini che, a partire dal 21 aprile 1924 divenne festività nazionale, denominata "Natale di Roma - Festa del lavoro". Tale decreto fu cassato nel 1945, ripristinando la Festa dei lavoratori al 1º maggio e limitando la festività del Natale di Roma al solo ambito cittadino della Capitale.
La ricorrenza del Natale di Roma è tuttora festeggiata con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche.

21 aprile 753 A.C. - 21 aprile 2015 D.C.

Roma compie 2768 anni

Auguri a Roma Capitale


Domani, martedì 21 aprile, torna per la tredicesima edizione il Natale di Roma, tradizionale evento organizzato dal Gruppo Storico Romano che prevede giochi, sfilate, rievocazioni storiche. Domani, dalle 9 alle 16, in programma gli incontri culturali presso le strutture al Circo Massimo, mentre nel pomeriggio prevista la rievocazione della fondazione di Roma alle 16 mentre alle 17 è in programma la rievocazione della feste dei Palilia. Previste poi aperture straordinarie, visite guidate, accessi gratuiti ai musei.

Cittadini della Capitale e turisti potranno poi visitare gratuitamente tutti i Musei in Comune di Roma Capitale: Centrale Montemartini, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo delle Mura, Villa di Massenzio, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Museo Napoleonico, Galleria d'Arte Moderna, Museo Carlo Bilotti, Museo Pietro Canonica, Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia e il nuovissimo Museo di Casal De’ Pazzi. Fanno eccezione i Musei Capitolini, i Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali (che chiuderà alle 17:30), il Museo dell’Ara Pacis, il Macroo e il Macro Testaccio, il Museo di Roma a Palazzo Braschi e il Museo di Roma in Trastevere, per i quali è previsto il pagamento del biglietto per le mostre temporanee in esposizione.
Da domani, inoltre, e per quattro giorni, la Sovrintendenza lancia l’iniziativa ‘Roma vuol dire #Campidoglio #Lupa #MarcoAurelio e molto altro ancora…#capolavori #musei’ per cui i funzionari della Sovrintendenza Capitolina garantiranno a cittadini e turisti 18 visite guidate. Saranno gratuite le passeggiate a Villa Borghese, nei Mercati di Traiano, alla Galleria d’Arte Moderna o un salto nel Pleistocene, nel nuovo Museo di Casal de’ Pazzi. Fino alle 24, inoltre, sarà possibile visitare Palazzo Valentini seguendo il percorso tra i resti di Domus patrizie di età imperiale. E sempre da domani, martedì 21 aprile, i Fori Imperiali saranno illuminati in maniera particolari, da un sistema ideato e realizzato dal premio Oscar Vittorio Storaro e dall’architetto Francesca Storaro.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.