Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

martedì 21 aprile 2015

Una riflessione sul 25 aprile

Cari amici ed amiche,

sabato si festeggerà la "Liberazione".
Il 25 aprile 1945, il nazismo e quel fascismo che con esso collaborava furono sconfitti.
Ora, qui da noi, a Roncoferraro e in tutta la zona della Provincia di Mantova, questa ricorrenza è sentita.
Sabato, alle ore 9.30 AM, ci sarà una messa nella località di Villa Garibaldi, per ricordare le vittime del bombardamento in quel luogo.
Ora, esprimo un mio parere.
Il nazismo (con i collaborazionisti fascisti) fece degli orrori.
Cito la Shoah (in cui morirono 6.000.000 di persone innocenti), la strage delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944) e quella di Marzabotto (25 settembre-5 ottobre 1944).
Però, non tutto l'antifascismo fu democratico e portatore di diritti.
Ricordo gli italiani lasciati morire in Russia da Palmiro Togliatti.
Tra questi italiani c'era un mio prozio.
Ricordo la strage di Monte Manfrei (Savona), che avvenne nei primi giorni di maggio del 1945, in cui i partigiani trucidarono i 200 marò (soldati della Marina Militare) del presidio di Sassello della Divisione “San Marco”, quando la guerra fu ormai finita.
Ricordo la strage di Porzus, la strage che fu fatta dai partigiani comunisti a Porzus (in Friuli-Venezia Giulia) tra il 7 ed il 18 ottobre 1945.
Ricordo i partigiani comunisti jugoslavi di Tito che (con il silenzio dei loro compagni italiani) uccisero e misero nelle foibe gli italiani in Venezia Giulia, in Istria e in Dalmazia.
Non furono solo questi i crimini dei partigiani.
In questi tempi si commemora il 25 aprile.
Peccato, però, che il 25 aprile non sia la festa del popolo italiano, una festa che unisce il popolo italiano.
Al contrario, essa divide il popolo italiano.
Infatti, nelle varie manifestazioni compaiono simboli politici e di partito e si odono sempre più slogan in cui si inneggia ad una determinata fazione anziché al popolo italiano.
Addirittura, la Comunità ebraica di Roma non parteciperà alle manifestazioni poiché tra i manifestanti vi sarà gente che inneggia alla Palestina.
Se il 25 aprile deve essere questo che senso ha festeggiarlo?
Negli anni '40 del secolo scorso ci fu una guerra civile.
Almeno nelle parole, questa guerra è ancora oggi viva.
Cordiali saluti.

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.