Cari amici ed amiche.
L'amica Francesca Padovese mi ha inoltrato queste frasi su monsignor Luigi Padovese (nella foto), il vescovo cattolico che fu ucciso in Turchia il 3 giugno di tre anni fa:
Preghiamo per lui nel 3° anniversario della morte.
"La sua morte è un lucido richiamo alla vocazione che tutti i cristiani condividono ad essere, in ogni circostanza, testimoni coraggiosi di tutto ciò che è buono, nobile e giusto". "Ogni uomo di buona volontà riconosce in questo Vescovo mite e sapiente un vero costruttore di riconciliazione e di pace, a partire dal rispetto reciproco e dall'accoglienza fraterna" Padre Frederic Raurell".
La vicenda di monsignor Padovese ci deve fare riflettere sullo stato attuale della Turchia.
Come tutti voi già sapete, ieri ci sono stati altre manifestazioni in Turchia.
Sono morte due persone.
Ora, la Turchia è un Paese in cui vi è uno Stato laico ed una cultura profondamente islamica e vi è un contrasto forte tra le forze laiche e quelle filo-islamiche.
I musulmani sono circa il 97% degli abitanti.
Il resto è costituito da cristiani, ebrei, atei e seguaci di altre fedi.
Formalmente, l'Islam non è religione di Stato.
Tuttavia, vi sono sempre più spinte verso l'islamizzazione.
Da una parte, vi sono forze che vorrebbero islamizzare la Turchia e dall'altra vi sono i laici.
Ad esempio, vi sono forze politiche che vogliono fare tornare moschea la Basilica di Hagia Sophia, un edificio che fu una chiesa bizantina fino al 1453, che divenne moschea e rimase così fino al 1943, quando divenne museo.
Queste forze, oggi, si stanno scontrando con chi vuole che la Turchia resti laica.
Forse, quanto accaduto a monsignor Padovese potrebbe essere stato il segnale di una possibile deriva verso il fondamentalismo islamico.
L'Europa tenga conto di ciò.
Cordiali saluti.
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