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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 30 marzo 2013

La Pasqua e l'antisemitismo

Cari amici ed amiche.

Ieri, ho letto su Facebook un commento che mi ha toccato molto.
Questa frase è stata scritta da una signora di religione ebraica e recita: "Oggi, i Romani hanno ucciso un ebreo".
Ora, vogliono fare capire che l'antisemitismo è la cosa più stupida che ci possa mai essere.
Purtroppo, ancora oggi, ci sono certe persone ignoranti che vanno dicendo in giro che gli ebrei uccisero Gesù Cristo.
Questa idea è falsa.
Prima di tutto, il Gesù storico era un ebreo.
Il popolo ebraico non uccise Gesù.
Anzi, lo chiamava "rabbi", ossia maestro.
E' chiaro che una cosa del genere non abbia senso.
Infatti, se il popolo ebraico odiava Gesù perché lo chiama "maestro"?
Coloro che ebbero l'interesse di uccidere Gesù furono una parte del Sinedrio, il tetrarca Erode (che non era nemmeno di origine ebraica ma nabatea) e Ponzio Pilato e le ragioni furono politiche.
Il fatto che l'antisemitismo (ossia l'odio contro gli ebrei) sia stupido è dimostrato anche da atti successivi.
Papa Alessandro II (1015-1073) condannò ogni violenza contro gli ebrei.
Molto spesso, durante le Crociate,  il clero cercò di proteggere gli ebrei dagli attacchi provenienti di certe fazioni del popolo.
Nel 1096, una banda di crociati guidati dal conte Emicho di Leiningen attaccò gli ebrei di Spira.
Il vescovo cercò di proteggere gli ebrei.
Ora, questa banda di crociati non si comportò allo stesso modo in cui si comportarono coloro che crocifissero Gesù?
La risposta è sì!
Lo stesso discorso vale per i flagellanti del XIV secolo.
Nel 1348 ci fu la peste in Europa.
La Yersinia pestis mieteva vittime.
Ora, la Chiesa era andata in crisi, a causa della "Cattività avignonese" dei Papi.
La peste aveva fatto sì che la gente si chiudesse.
I preti mancavano.
Sorse così un movimento di persone che si chiamavano "flagellanti".
I flagellanti erano predicatori che sostenevano che la peste fosse un castigo di Dio e così si frustavano pubblicamente.
Ora, i flagellanti non erano membri del clero ma semplici laici.
Questi, ad un certo punto, iniziarono ad accusare gli ebrei di avvelenare i pozzi.
Istigarono il popolo all'odio contro gli ebrei ed il popolo fece atti abominevoli.
I flagellanti non fecero la stessa cosa che fecero coloro che crocifissero Gesù?
La risposta è sì!
Lo stesso discorso può valere anche per Martin Lutero.
Nel blog di Giacinto Butindaro, ho trovato questo articolo intitolato "Martin Lutero e gli Ebrei":

"Fratelli nel Signore, di Martin Lutero (1483-1546), il noto riformatore tedesco, c’è un aspetto fortemente da riprovare che è il suo odio verso gli Ebrei, che troviamo espresso nel suo libro Degli Ebrei e delle loro menzogne, da lui pubblicato nel 1543 e che secoli dopo sarà usato da Adolf Hitler per avvalorare e diffondere il suo odio verso gli Ebrei, tanto è vero che sotto l’Hitlerismo questo libro di Lutero ebbe diverse edizioni.

Ho ritenuto perciò opportuno farvi conoscere alcune delle cose che disse Lutero contro gli Ebrei, tratte dalla parte di questo libro che concerne le misure da adottare contro gli Ebrei, che sono persuaso lasceranno sbigottiti e sconcertati parecchi di voi per la stoltezza di Lutero, ma è doveroso che abbiate conoscenza di ciò.

—————————-
‘[Le misure da adottare] Io voglio dare il mio sincero consiglio.
In primo luogo bisogna dare fuoco alle loro sinagoghe o scuole; e ciò che non vuole bruciare deve essere ricoperto di terra e sepolto, in modo che nessuno possa mai più vederne un sasso o un resto. E questo lo si deve fare in onore di nostro Signore e della Cristianità, in modo che Dio veda che noi siamo cristiani e che non abbiamo tollerato nè permesso – consapevolmente – queste palesi menzogne, maledizioni e ingiurie verso Suo figlio e i Suoi cristiani. Perchè ciò che noi fino a ora abbiamo tollerato per ignoranza (io stesso non ne ero a conoscenza) ci verrà perdonato da Dio. Ma se noi, ora che sappiamo, dovessimo proteggere e difendere per gli ebrei una casa siffatta, nella quale essi – proprio sotto il nostro naso – mentono, ingiuriano, maledicono, coprono di sputi e di disprezzo Cristo e noi (come sopra abbiamo sentito), ebbene, sarebbe come se lo facessimo noi stessi, e molto peggio, come ben sappiamo.
Mosè scrive al XIII capitolo del Deuteronomio, che se una città pratica l’idolatria, bisogna distruggerla completamente col fuoco e non conservarne nulla. E se egli ora fosse in vita, sarebbe il primo a incendiare le sinagoghe e le case degli ebrei. Perchè ordinò molto severamente ai capitoli IV e XII del Deuteronomio di non togliere nè aggiungere niente alla sua legge. E Samuele dice al XV capitolo del I libro che non obbedire a Dio è idolatria. Ora, la dottrina degli ebrei non è altro che glosse di rabbini e idolatria della disobbedienza, cosicché Mosè è diventato del tutto sconosciuto presso di loro (come si è detto), proprio come per noi sotto il papato la Bibbia è diventata sconosciuta. E dunque anche in nome di Mosè le loro sinagoghe non possono essere tollerate, perché diffamano loro tanto quanto noi, e non è necessario che essi abbiano per una simile idolatria le loro proprie, libere chiese.
Secondo: bisogna allo stesso modo distruggere e smantellare anche le loro case, perché essi vi praticano le stesse cose che fanno nelle loro sinagoghe. Perciò li si metta sotto una tettoia o una stalla, come gli zingari, perché sappiano che non sono signori nel nostro Paese, come invece si vantano di essere, ma sono in esilio e prigionieri, come essi dicono incessantemente davanti a Dio strillando e lamentandosi di noi.
Terzo: bisogna portare via a loro tutti i libri di preghiere e i testi talmudici, nei quali vengono insegnate siffatte idolatrie, menzogne, maledizioni e bestemmie.
Quarto: bisogna proibire ai loro rabbini – pena la morte – di continuare a insegnare, perchè essi hanno perduto il diritto di esercitare questo ufficio, in quanto tengono prigionieri i poveri ebrei per mezzo del passo di Mosè, al XVII capitolo del Deuteronomio, nel quale egli ordina a quelli di obbedire ai loro maestri, pena la perdita del corpo e dell’anima; mentre invece Mosè aggiunge con chiarezza: in «ciò che ti insegnano secondo la legge del Signore».
……
Quinto: bisogna abolire completamente per gli ebrei il salvacondotto per le strade, perchè essi non hanno niente da fare in campagna, visto che non sono nè signori, nè funzionari, nè mercanti, o simili. Essi devono rimanere a casa.
……..
Sesto: bisogna proibire loro l’usura, confiscare tutto ciò che possiedono in contante e in gioielli d’argento e d’oro, e tenerlo da parte in custodia. E il motivo è questo: tutto quello che hanno (come sopra si è detto), lo hanno rubato e rapinato a noi attraverso l’usura, perchè, diversamente, non hanno altri mezzi di sostentamento.
……………
Settimo: a ebrei ed ebree giovani e forti, si diano in mano trebbia, ascia, zappa, vanga, canocchia, fuso, in modo che si guadagnino il loro pane col sudore della fronte, come fu imposto ai figli di Adamo, al III capitolo della Genesi. Perchè non è giusto che essi vogliano far lavorare noi, maledetti goijm, nel sudore della nostra fronte, e che essi, la santa gente, vogliano consumare pigre giornate dietro la stufa, a ingrassare e scorreggiare, vantandosi per questo in modo blasfemo di essere signori dei cristiani, grazie al nostro sudore. A loro bisognerebbe invece scacciare l’osso marcio da furfanti dalla schiena!
…..
Se però i signori non vogliono costringerli e non vogliono porre rimedio a questa loro diabolica ribellione, allora vengano espulsi dal Paese, come si è detto, e si dica loro di tornare alla loro terra e ai loro beni, a Gerusalemme, dove possono mentire, maledire, bestemmiare, deridere, uccidere, rubare, rapinare, praticare l’usura, dileggiare e compiere tutti questi empi abominî come fanno qui da noi
…..
A chi ora voglia ospitare, nutrire, onorare queste serpi velenose e piccoli demoni, ossia i peggiori nemici di Cristo Signore nostro e di tutti noi, e desideri farsi scorticare, derubare, saccheggiare, oltraggiare, deridere, maledire e desideri patire ogni male, raccomando sinceramente questi ebrei. E se non è abbastanza se la faccia anche fare in bocca, o gli strisci nel culo e adori questo luogo santo, poi si vanti di essere stato misericordioso, di avere rafforzato il diavolo e i suoi cuccioli, perchè possano bestemmiare il nostro amato Signore e il Suo prezioso sangue, per mezzo del quale noi cristiani siamo stati redenti. Così egli sarà dunque un cristiano perfetto, pieno di opere di misericordia, per le quali Cristo lo premierà nel giorno del giudizio – assieme agli ebrei – nell’eterno fuoco dell’inferno!
………
… venga loro proibito – sotto pena di morte – di lodare Dio, di rendere grazie, di pregare, di insegnare, presso di noi e nei nostri possedimenti. Possono farlo nella loro terra, e dovunque possano senza che noi cristiani lo sentiamo nè lo veniamo a sapere. La ragione è che le loro lodi, i ringraziamenti, le preghiere e gli insegnamenti, non sono altro che bestemmie contro Dio, maledizioni, idolatria, ….
….
Perciò, se io avessi potere su di loro, riunirei tutti i loro dotti e i migliori tra essi, e imporrei loro – pena il taglio della lingua fino alla radice – di convincere e persuadere, entro otto giorni, noi cristiani, dimostrando la veridicità delle loro infami menzogne contro di noi e cioè, nella fattispecie, che noi non adoriamo solamente l’unico, vero Dio.
……
Ai nostri governanti – se hanno ebrei sotto di sè – io auguro, e [anzi] li prego, di volere esercitare un’aspra misericordia verso questa gente miserabile, come sopra si è detto; e se volessero in qualche modo aiutarli (per quanto ciò sia difficile), dovrebbero fare come i bravi medici: quando la cancrena è arrivata nelle ossa, essi agiscono senza misericordia e tagliano, amputano, bruciano la carne, le vene, le ossa e il midollo. Così si faccia anche in questo caso. Si brucino le loro sinagoghe, si proibisca tutto ciò che ho elencato prima, li si costringa a lavorare, ci si comporti con loro senza alcuna misericordia, come fece Mosè nel deserto quando ne uccise tremila, perchè non si corrompesse l’intero popolo. Essi davvero non sanno quello che fanno, e in più, come le persone possedute [dal demonio], non vogliono sapere, nè ascoltare, nè imparare. Perciò con loro non si può usare alcuna misericordia, per non rafforzarli nella loro condotta. Se questo non dovesse servire allora dovremmo cacciarli come cani rabbiosi, per non essere partecipi delle loro orribili empietà e di tutti i loro vizi, e per non meritare, insieme a loro, l’ira di Dio e la dannazione. Io ho fatto il mio dovere: qualcun altro, ora, veda di fare il suo ! Io no ho colpa’ (Martin Lutero, Degli Ebrei e delle loro menzogne, Einaudi, 2008, pag. 188-189, 190, 191, 192, 195, 201, 203, 213, 217-218, 221-222)

————————-

Che dire? Martin Lutero nel parlare in questa maniera insensata nei confronti degli Ebrei disubbidienti mostrò di avere dimenticato quello che deve essere il nostro comportamento nei confronti dei nostri nemici.

Ascoltate infatti quello che ci ha insegnato Gesù: “Voi avete udito che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico: Non contrastate al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra; ed a chi vuol litigar teco e toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. E se uno ti vuol costringere a far seco un miglio, fanne con lui due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un imprestito, non voltar le spalle. Voi avete udito che fu detto: Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico. Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figliuoli del Padre vostro che è nei cieli; poiché Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno anche i pubblicani lo stesso? E se fate accoglienze soltanto ai vostri fratelli, che fate di singolare? Non fanno anche i pagani altrettanto? Voi dunque siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro celeste” (Matteo 5:38-48); “Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che v’odiano; benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che v’oltraggiano … Siate misericordiosi com’è misericordioso il Padre vostro” (Luca 6:27-28, 36).

Come si può vedere, in base alle parole di Gesù Cristo, la nostra condotta verso i nostri nemici – siano essi Ebrei o Gentili – deve essere caratterizzata dall’amore e dalla misericordia, mentre Lutero incitava ad odiare gli Ebrei e ad essere spietati nei loro confronti.

Peraltro, Lutero con quelle stolte parole contro gli Ebrei ha violato anche un comandamento dato dall’apostolo Paolo a noi Gentili, che è quello di non insuperbirci nei confronti degli Ebrei disubbidienti, secondo che l’apostolo dice ai santi di Roma: “Ma io parlo a voi, o Gentili: In quanto io sono apostolo dei Gentili, glorifico il mio ministerio, per veder di provocare a gelosia quelli del mio sangue, e di salvarne alcuni. Poiché, se la loro reiezione è la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non una vita d’infra i morti? E se la primizia è santa, anche la massa è santa; e se la radice è santa, anche i rami son santi. E se pure alcuni de’ rami sono stati troncati, e tu, che sei olivastro, sei stato innestato in luogo loro e sei divenuto partecipe della radice e della grassezza dell’ulivo, non t’insuperbire contro ai rami; ma, se t’insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma la radice che porta te. Allora tu dirai: Sono stati troncati dei rami perché io fossi innestato. Bene: sono stati troncati per la loro incredulità, e tu sussisti per la fede; non t’insuperbire, ma temi. Perché se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppur te. Vedi dunque la benignità e la severità di Dio; la severità verso quelli che son caduti; ma verso te la benignità di Dio, se pur tu perseveri nella sua benignità; altrimenti, anche tu sarai reciso. Ed anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio è potente da innestarli di nuovo. Poiché se tu sei stato tagliato dall’ulivo per sua natura selvatico, e sei stato contro natura innestato nell’ulivo domestico, quanto più essi, che son dei rami naturali, saranno innestati nel loro proprio ulivo?” (Romani 11:13-24).

Concludo dicendo che Martin Lutero con queste sue parole stolte ha fortemente disonorato la dottrina di Dio, e per questo porterà la pena della sua stoltezza. Per cui, badate a voi stessi, e non seguite le orme di Lutero.

Chi ha orecchi da udire, oda
.".

Resto il discorso di quella frase che veniva pronunciata nel vecchio rito tridentino della Chiesa cattolica e che recita:

"Oremus et pro perfidis Judaeis ut Deus et Dominus noster auferat velamen de cordibus eorum; ut et ipsi agnoscant Jesum Christum, Dominum nostrum.
Omnipotens sempiterne Deus, qui etiam judaicam perfidiam a tua misericordia non repellis: exaudi preces nostras, quas pro illius populi obcaecatione deferimus; ut, agnita veritatis tuae luce, quae Christus est, a suis tenebris eruantur.
".

Ora, letta da una persona ignorante, questa espressione potrebbe dire che gli ebrei siano perfidi.
In realtà, il termine latino "perfidia" ha un doppio significato.
Il termine latino "perfidia" può essere tradotto con il termine "incredulità".
Una possibile traduzione recita:

"Preghiamo anche per gli ebrei che non credono, affinché il Signore e Dio nostro tolga il velo dai loro cuori ed anche essi riconoscano il Signore nostro Gesù Cristo.Dio onnipotente ed eterno, che non allontani dalla tua misericordia neppure la incredulità degli ebrei, esaudisci le nostre preghiere, che ti presentiamo per l'accecamento di quel popolo, affinché riconosciuta la luce della tua verità, che è Cristo, siano liberati dalle loro tenebre."

Purtroppo, l'ignoranza delle genti fece più danni di quanto si potesse immaginare. 
Il 20 gennaio 1928, il cardinale Idelfonso Schuster , arcivescovo di Milano, definì "superstiziosa" questa preghiera.
L'Associazione "Amici Israel" disse su tale preghiera:

"Non pare probabile che la Madre Chiesa, quando introdusse questa espressione nella Sacra Liturgia, volesse caricare il termine di un significato tanto odioso. Ma oggi è chiaramente assodato, per esperienza, che quando i cristiani cercano argomenti a sostegno dell'antisemitismo, citano quasi sempre e in primo luogo questa formula. E siccome la Chiesa non intendeva ricorrere a tale durezza, e l'orazione ha assunto questa connotazione dura soltanto a causa del mutamento di significato dei termini "perfidus" e "perfidia", è da auspicare fortemente che questi concetti vengano completamente eliminati o risolti con una soluzione migliore.".

La cosa fu risolta nel 1962, quando fu introdotta l'ultima versione della liturgia tridentina, quella che è stata riproposta da Papa Benedetto XVI nel suo "motu proprio".
Essa recita:

"Oremus et pro Judaeis ut Deus et Dominus noster auferat velamen de cordibus eorum; ut et ipsi agnoscant Jesum Christum, Dominum nostrum.

Omnipotens sempiterne Deus, qui Judaeos etiam a tua misericordia non repellis: exaudi preces nostras, quas pro illius populi obcaecatione deferimus; ut, agnita veritatis tuae luce, quae Christus est, a suis tenebris eruantur
.".

Questa riforma fu propedeutica a quella introdotta da Papa Paolo VI nel 1970.
Questa versione, in lingua volgare, recita:

"Il Signore Dio nostro, che li scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell'amore del suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza. Dio Onnipotente ed eterno, che hai fatto le tue promesse ad Abramo e alla sua discendenza, ascolta la preghiera della tua Chiesa, perché il popolo primogenito della tua alleanza possa giungere alla pienezza della Redenzione. ".

Giusto ieri, durante la liturgia del Venerdì Santo (che purtroppo qui a Roncoferraro non è stata completata con la processione della Via Crucis, a causa del maltempo) è stata recitata anche la "Preghiera universale".
La riforma di Papa Paolo VI è stata usata per pregare per gli ebrei.
L'antisemitismo si fonda sull'ignoranza.
Per esempio, certi dicono che la massoneria sia stata fondata dagli ebrei.
Ciò è falso.
La massoneria deriva dalle corporazioni che costruivano le cattedrali.
Bisogna combattere l'ignoranza.
Comunque, ricordo che l'umanità fu salvata da un ebreo.
Questo ebreo si fece mettere in croce.
Così facendo, egli fece come Mosè, quando fece attraversare il Mare Rosso al popolo eletto che venne liberato dalla schiavitù degli Egizi.
Gesù Cristo ci liberò dalla schiavitù del peccato. 
Festeggiare la Pasqua cristiana ed odiare gli ebrei non ha senso. 
Qui sopra c'è il video che mostra la Via Crucis presieduta da Papa Francesco. 
Cordiali saluti. 










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