Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 23 marzo 2013

Domenica delle Palme





Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di questa sera e domani sono:


"[4] Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati, 
perché io sappia indirizzare allo sfiduciato 
una parola. 
Ogni mattina fa attento il mio orecchio 
perché io ascolti come gli iniziati. 

[5] Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio 
e io non ho opposto resistenza, 
non mi sono tirato indietro. 

[6] Ho presentato il dorso ai flagellatori, 
la guancia a coloro che mi strappavano la barba; 
non ho sottratto la faccia 
agli insulti e agli sputi. 

[7] Il Signore Dio mi assiste, 
per questo non resto confuso, 
per questo rendo la mia faccia dura come pietra, 
sapendo di non restare deluso. Dal libro del profeta Isaia, capitolo 50, versetti 4-7",

"[1] Al maestro del coro. Sull'aria: "Cerva dell'aurora". 
Salmo. Di Davide. 

[2] "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 
Tu sei lontano dalla mia salvezza": 
sono le parole del mio lamento. 

[3] Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, 
grido di notte e non trovo riposo. 

[4] Eppure tu abiti la santa dimora, 
tu, lode di Israele. 

[5] In te hanno sperato i nostri padri, 
hanno sperato e tu li hai liberati; 

[6] a te gridarono e furono salvati, 
sperando in te non rimasero delusi. 

[7] Ma io sono verme, non uomo, 
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo. 

[8] Mi scherniscono quelli che mi vedono, 
storcono le labbra, scuotono il capo: 

[9] "Si è affidato al Signore, lui lo scampi; 
lo liberi, se è suo amico". 

[10] Sei tu che mi hai tratto dal grembo, 
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre. 

[11] Al mio nascere tu mi hai raccolto, 
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio. 

[12] Da me non stare lontano, 
poiché l'angoscia è vicina 
e nessuno mi aiuta. 

[13] Mi circondano tori numerosi, 
mi assediano tori di Basan. 

[14] Spalancano contro di me la loro bocca 
come leone che sbrana e ruggisce. 

[15] Come acqua sono versato, 
sono slogate tutte le mie ossa. 
Il mio cuore è come cera, 
si fonde in mezzo alle mie viscere. 

[16] È arido come un coccio il mio palato, 
la mia lingua si è incollata alla gola, 
su polvere di morte mi hai deposto. 

[17] Un branco di cani mi circonda, 
mi assedia una banda di malvagi; 
hanno forato le mie mani e i miei piedi, 

[18] posso contare tutte le mie ossa. 
Essi mi guardano, mi osservano: 

[19] si dividono le mie vesti, 
sul mio vestito gettano la sorte. 

[20] Ma tu, Signore, non stare lontano, 
mia forza, accorri in mio aiuto. 

[21] Scampami dalla spada, 
dalle unghie del cane la mia vita. 

[22] Salvami dalla bocca del leone 
e dalle corna dei bufali. 

[23] Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, 
ti loderò in mezzo all'assemblea. 

[24] Lodate il Signore, voi che lo temete, 
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, 
lo tema tutta la stirpe di Israele; 

[25] perché egli non ha disprezzato 
né sdegnato l'afflizione del misero, 
non gli ha nascosto il suo volto, 
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito. 

[26] Sei tu la mia lode nella grande assemblea, 
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli. 

[27] I poveri mangeranno e saranno saziati, 
loderanno il Signore quanti lo cercano: 
"Viva il loro cuore per sempre". 

[28] Ricorderanno e torneranno al Signore 
tutti i confini della terra, 
si prostreranno davanti a lui 
tutte le famiglie dei popoli. 

[29] Poiché il regno è del Signore, 
egli domina su tutte le nazioni. 

[30] A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, 
davanti a lui si curveranno 
quanti discendono nella polvere. 
E io vivrò per lui, 

[31] lo servirà la mia discendenza. 
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; 

[32] annunzieranno la sua giustizia; 
al popolo che nascerà diranno: 
"Ecco l'opera del Signore!".  Salmo 22.",

"Cristo Gesù, [6] il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; 

[7] ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, 

[8] umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. 

[9] Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; 
[10] perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra. Dalla lettera di San Paolo ai Filippesi.",

"[14] Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, 

[15] e disse: "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, 

[16] poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio". 

[17] E preso un calice, rese grazie e disse: "Prendetelo e distribuitelo tra voi, 

[18] poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio". 

[19] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me". 

[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi". 

[21] "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. 

[22] Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!". 

[23] Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò. 


[56] Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: "Anche questi era con lui".  Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 22, versetti 14-23.56".

I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede
Domani ci sarà la Domenica delle Palme, quella che precede la Pasqua.
Qui si commemora l'entrata di Gesù Cristo in Gerusalemme.
Egli venne accolto dal popolo con onori, mentre i sacerdoti, gli scribi ed i farisei cercavano il modo il farlo perire.
Il modo lo trovarono, attraverso l'apostolo Giuda Iscariota.
Questi, infatti, faceva parte degli zeloti, un gruppo di partigiani che attaccavano i Romani, che avevano il dominio sulla regione.
Egli era anche bramoso di denaro.
Giuda si unì a Gesù ma non ne capì la vera missione e voleva una fatto eclatante per vincere i Romani.
Questa sua brama lo spinse a tradire Gesù e per trenta denari disse al Sinedrio dove egli si sarebbe potuto trovare.
Il Vangelo secondo Giovanni parlò addirittura di Satana che entrò in Giuda.
Questo fu certamente possibile. 
Satana non entra nelle vite delle persone, se queste ultime non lo invitano.
Intanto, Gesù si riunì con gli apostoli per celebrare la cena della Pasqua ebraica.
Egli annunciò anche il tradimento da parte di Giuda.
Gesù fece questa sua cena pasquale, con il pane ed il vino.
Questa fu (di fatto) l'istituzione dell'Eucaristia come sacramento della Chiesa.
Questa è la testimonianza del legame tra Giudaismo e Cristianesimo. 
Qui stride anche il contrasto tra l'accoglienza nel tripudio che Gesù ebbe quando entrò in Gerusalemme e l'onta dell'abbandono che subì quando venne arrestato e crocifisso.
Dio, infatti, non ragiona come gli uomini.
Gesù, infatti, vinse perdendo.
Egli era Dio ma si fece mettere a morte sulla croce e trattato come se fosse il peggiore dei delinquenti.
Però, egli salvò il mondo, riscattandolo dal peccato.
Egli, infatti, si caricò di tutte le colpe del mondo.
Con la sua resurrezione, egli completò l'opera.
Di questo, però, parleremo domenica prossima.
Cordiali saluti. 





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