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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 30 marzo 2013

Buona Pasqua!

Cari amici ed amiche.

Desidero fare gli auguri di buona Pasqua a tutti.

In primo luogo, faccio gli auguri alla mia famiglia. Qualche volta, ho avuto qualche contrasto con qualche mio parente.
Spero però che non ci sia mai una rottura.
La Pasqua è la festa della riconciliazione.
In secondo luogo, voglio fare gli auguri agli amici, coloro con cui ho condiviso reale esperienze di vita, gioie e dolori.
Per me, gli amici (nel senso stretto del termine) sono questi.
Naturalmente, non posso non fare gli auguri a voi che mi seguite.
In particolare, auguro buona Pasqua a chi (attraverso Facebook e non solo) mi segue sempre, come gli amici Morris Sonnino, Sara Astrologo, Anna Castaldo Dhambri, Francesca Romana Norcia Castaldo, Filippo Giorgianni, Stefania Ragaglia, Valentina Ragaglia, Vittorio Leo, Stephanie Caracciolo Arriera Tamagno, Riccardo Di Giuseppe, Francesca Padovese,  Carlos Echevarria, Fabio Trinchieri,  Irene Bertoglio, Giuseppe Sagliocco, Vito Schepisi, Marco Macrì, Emanuele Bignardi, Angelo Fazio ed altri.
So che loro sono molto assidui.
Ho saputo, tra l'altro, che la nonna di Irene Bertoglio sta male.
Sono vicino a lei e alla sua famiglia.
Auguro buona Pasqua anche al direttore di "Italia chiama Italia" Ricky Filosa e a tutti gli italiani nel mondo.
Noi abbiamo una grande fortuna.
Possiamo festeggiare la Pasqua, ossia la Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.
Purtroppo, c'è chi vorrebbe ridurre questa festa ad una semplice vacanza.
In Belgio sta accadendo questo.
Per "non offendere gli immigrati non cristiani", si è deciso di rinominare la Pasqua con il termine "Vacanze di primavera".
La Pasqua è tale perché c'è Gesù Cristo al centro.
Se non si crede nella Pasqua non ci si può dire cristiani.
Ci si può dire religiosi ma non cristiani.
Mentre in Europa si rinnega Cristo, in molti altri Paesi, come molti Paesi islamici, la Corea del Nord o la Cina, non si può festeggiare la Pasqua ed i cristiani soffrono.
Noi qui cosa facciamo?
Ci facciamo prendere dal relativismo.
Così, per esempio, si trascura il diritto alla vita.
Basti pensare al caso di Eluana Englaro, la ragazza che entrò in coma nel 1992 e che fu fatta morire di fame e di sete il 9 febbraio 2009, perché qualcuno (con una fervida fantasia) ritenne che l'alimentazione fosse un accanimento terapeutico.
Un'altra cosa deplorevole che si fa è il volere scardinare il valore della famiglia.
Non parliamo poi della politica.
In essa si costituite forze che ritengono che la cosa pubblica possa essere gestita anche solo attraverso la rete  e che crescono sul becero populismo, basato sul qualunquismo che vede nei partiti e in chi li segue il male.
Queste forze (pilotate da personaggi e poteri occulti) puntano a prendere il potere attraverso il caos.
Noi siamo messi male.
Noi cristiani dobbiamo fare quello che ha detto Papa Francesco.
Egli ha detto che noi dobbiamo aprire e stare tra la gente e portare Cristo tra la gente.
Se non facessimo così, Cristo sarebbe morto e risorto per nulla.
Noi, invece, dobbiamo farci portatori di speranza.
Riflettiamo su tutto ciò e preghiamo.
Cordiali saluti e di nuovo auguri di buona Pasqua.




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