Prima di tutto, buona Pasquetta.
Vorrei fare una riflessione sullo stato attuale della Chiesa.
Ora, vi invito a leggere questo testo scritto sulla pagina di Facebook intitolata "Boicottiamo don Giorgio De Capitani":
"LUI HA BISOGNO DI ESTERNARE TUTTA LA SUA VOLGARITA' E CATTIVERIA PER SENTIRSI IN ARMONIA CON LA SUA NATURA DIABOLICA. POI CAMBIA ABITO E SI RECA IN CHIESA A PREGARE. MA COME FA LA GENTE AD ASCOLTARLO? DOVREBBERO BUTTARLO FUORI A PEDATE!!!!!
Don Giorgio venga a dircelo in faccia Che non abbiamo il diritto di appartenere all’Umanità! Lei è oltraggioso, offensivo, maleducato sboccato e con un certo che di cafoneria. Si tolga quell’abito che davanti a ciò che scrive sulla sua pagina FB appare del tutto inadeguato. Speriamo che Dio abbia misericordia della sua pochezza, perché noi umani non l’abbiamo! Patrizia M Sebenico
“Ha ragione Franco Battiato quando dice: “Gli elettori di Silvio Berlusconi sono poveracci ignoranti”; “la destra italiana è qualcosa che non appartiene agli esseri umani”; “ci sono troie in giro in parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino”.
Da anni sto dicendo anch’io le stesse cose. Certo, non vorrei generalizzare. È facile sparare nel mucchio. Ha fatto bene la Boldrini a reagire. Ma anche la Boldrini sa che nella destra berlusconiana ci sono puttane, donnette facili, sempre pronte a prostituirsi, maschi puttanieri disponibili a vendere la democrazia quando il Capo Mafia sborsa soldi. Come si può allora dire che gli elettori del Porco Troione hanno la testa a posto? Altro che ignoranti, non hanno il diritto di appartenere all’Umanità. Che si faccia una buona volta la Padania, e qui vengano rinchiusi i barbari leghisti, le troie berlusconiane, i puttanieri al servizio del più lurido Corrotto. Il resto dell’Italia sarà finalmente libero! E ringrazieremo il Padre Eterno se si riprenderà, al più presto, la buon’anima del Maledetto!” Don Giorgio de Capitani".
Ora, il problema di don Giorgio De Capitani è molto più grave di quanto si possa immaginare.
Qui c'è un problema che tocca la Chiesa stessa.
Il prete deve essere il pastore della anime, colui che consiglia e, quando è necessario, che rimprovera il fedele.
Il prete deve portare il fedele a più miti consigli.
Il prete sarà certo un uomo (con tutte le sue debolezze) ma non può cadere così in basso, com'è caduto l'individuo che ho citato.
Un prete, per esempio, non può essere così sboccato nei toni, com'è sboccato questo individuo.
Nel Vangelo, Gesù Cristo, che riprende il Vecchio Testamento, dice: "Ama il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze ed ama il prossimo tuo come te stesso.".
Non mi sembra che un simile individuo predichi l'amore.
Questo è un problema grave anche sul piano teologico e dogmatico.
Il prete che si comporta così può dare l'idea che il fedele possa comportarsi allo stesso modo.
Ora, guardate il video qui sotto in cui don (?) Giorgio attacca il Vaticano, definendolo un "grande puttanaio", poiché (a suo dire) esso sarebbe stato corrotto da colui che (nel suo linguaggio becero, osceno e scurrile) il "porco d'Arcore", il presidente Berlusconi, e ha mancato di rispetto all'allora Papa Benedetto XVI, definendolo un "gerarca"!
Qui siamo arrivati al limite!
Lo dico apertamente, se don Giorgio fosse il mio parroco, io gli farei la guerra.
Boicotterei la sua Messa, dicendo ai fedeli laici di andare in altre chiese ed io stesso cambierei parrocchia, direi loro di non farsi confessare da lui e se lui iniziasse a reagire, io gli risponderei per le rime!
Una persona del genere è improponibile, non solo per lei sue idee, che non sono condivisibili, ma anche per il modo in cui egli le esprime.
Un prete può avere le sue idee ma non può creare odio e divisioni.
A casa mia, persone come don Giorgio sono "diaballein", ossia persone "che dividono".
Gesù Cristo non insegnò questo!
Cordiali saluti.
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