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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 27 marzo 2013

Alfano: "Posizioni distanti! O governo con noi o si va al voto!"

Cari amici ed amiche.

Ieri, il Popolo della Libertà e la Lega Nord sono andati a parlare con il Presidente del Consiglio incaricato Pierluigi Bersani, per trattare la questione del nuovo Governo.
Le posizioni sono distanti.
Bersani non vuole che si faccia un governo di grande coalizione per questa fase di emergenza politica (per via della maggioranza che manca al Senato) ed economica.
Il segretario del Popolo della Libertà, onorevole Angelino Alfano, ha risposto dicendo che la situazione politica e la fase di emergenza della nostra economia rendono inevitabile che si faccia un governo di grande coalizione.
Il Popolo della Libertà (insieme alla Lega Nord, che ha parlato per bocca del suo segretario Roberto Maroni) è disponibile a fare un governo politico di larghe intese.
Alfano ha detto anche che se il centrosinistra dovesse continuare con questo atteggiamento di chiusura, il centrodestra non sosterrebbe mai un governo a guida Bersani, a maggior ragione se il centrosinistra dovesse occupare anche il Quirinale, nonostante abbia vinto con solo lo 0,3% di voti di scarto dal centrodestra.
Ora, vi invito a leggere questo articolo scritto dall'amica Francesca Padovese sul suo blog "Stand Up and Fight" ed intitolato "E adesso?":

"Il 24 e 25 Febbraio scorsi, in Italia si sono svolte le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento.


I risultati sono stati per certi versi scontati per certi altri no. Un risultato scontato è stato il boom del Movimento 5 Stelle (M5S) di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo. Questo movimento ha avuto gioco facile nello sfruttare il malcontento della gente per ottenere potere. Adesso dovranno mostrare di essere all’altezza delle attese.

Risultato per nulla scontato risulta essere stato il risultato del Popolo della Libertà (PdL), guidato da Silvio Berlusconi. 9 mesi fa, tutti davano per morti il PdL, il suo leader e di riflesso il centrodestra. Ancora una volta, però, parte degli italiani si è divertita con i sondaggisti e ha sparigliato le carte.

Berlusconi, con un impegno mostruoso, ha portato il PdL a rimontare clamorosamente, pareggiando al Senato e perdendo sì alla Camera ma per pochissimi voti.

Lo si ami o lo si odi, bisogna però riconoscere che Berlusconi è un personaggio con cui non si può non fare i conti.

Cosa buona, almeno per me, è che queste elezioni hanno dimostrato un PdL ancora vivo e vegeto.

Altro risultato non troppo scontato è stata la sconfitta del Partito Democratico (Pd). E parlo di sconfitta, nonostante la risicata vittoria alla Camera. Personalmente, ritengo che il Pd abbia fatto 3 errori madornali che ne hanno compromesso le possibilità di vittoria: 1) scegliere Bersani come leader al posto di Renzi; 2) svolgere una delle più brutte campagne elettorali degli ultimi 20 anni; 3) essersi lasciati guidare dall’arroganza e dalla superbia tipiche della sinistra a livello mondiale che li ha portati a credere di aver già la vittoria in tasca.

Adesso si trovano in una situazione al quanto complicata poiché non vogliono lavorare con il PdL, e non riescono a convincere il M5S ad allearsi con loro per creare un governo.

Staremo a vedere come evolverà la situazione, fermo restando che l’Italia non può restare troppo a lungo senza un governo.

Altro risultato che vorrei sottolineare è stata la sconfitta di Casini, Fini, Ingroia e di Pietro. Casini è stato eletto al Senato, ma il suo partito è stato ridotta praticamente al silenzio, e non sarà una voce determinante in Parlamento. Per quanto riguarda Fini, egli non è stato nemmeno eletto. Devo confessarvi che ciò mi ha reso molto felice, così come la sconfitta dei due giustizialisti che non sono in Parlamento.

La Lista Civica di Monti non è stata così determinante come pensava.

La situazione è certamente ingarbugliata. Staremo a vedere come si risolverà, con la speranza che i politici agiscano davvero per il bene del Paese
.".

Un'altra notizia l'ho trovata su Facebook ed è stata riportata battuta dall'ANSA e riportata dall'onorevole Lara Comi.
Essa recita:

"TAV:ESPOSITO(PD), PUPPATO-EMILIANO CI FANNO FARE FIGURA M...
ROMA
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - "Emiliano e Puppato? Sono dispiaciuto per loro perché fanno fare una figura di merda al Pd, ognuno pensa agli affari propri, alla propria casetta". Lo dice Stefano Esposito, senatore piemontese del Pd, a La Zanzara su Radio24. "Non accadrà - dice ancora Esposito - ma se Bersani dovesse barattare con Grillo la Tav con il governo, il Pd non sarà il mio partito e non sarò il solo ad andarmene.
Bersani finora è stato in silenzio perché sa che la Tav non si può più bloccare, è già finanziata e perderemmo la faccia in Europa. Ci inseguirebbero con i forconi". Poi Esposito attacca ancora il sindaco di Bari Emiliano: "Viene in Val di Susa a fare il demagogo in trasferta, mentre a casa sua è promotore del comitato per la Tav Napoli-Bari".
"La Puppato invece al Senato mi ha schifato - racconta Esposito - facciamo fatica a parlare. Volevo regalarle il mio libro sulla Tav, ma ha detto che non è il caso. Non vuole imparare nulla. Leggo che vuole candidarsi al Quirinale, ma chi l'ha candidata? L'ha fatto da sola". "Sulle grandi opere e le infrastrutture - dice Esposito - noi e il Pdl abbiamo la stessa posizione, è una cosa normale"
.".

Laura Puppato e Michele Emiliano sono esponenti del Partito Democratico.
Emiliano è anche Sindaco di Bari.
Siamo tutti al corrente del fatto che nel Partito Democratico ci siano coloro che vogliono fare un compromesso con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Una cosa del genere (se dovesse verificarsi) sarebbe un disastro per il nostro Paese.
Il nostro Paese ha bisogno di infrastrutture e nel Partito Democratico c'è chi vuole allearsi con chi è contro di esse.
Ricordo che la TAV Lione-Torino è finanziata con fondi europei.
L'esponente del Partito Democratico Stefano Esposito ha ragione a dire che se si bloccasse la TAV (la ferrovia ad alta velocità) Lione-Torino non faremmo una bella figura in Europa.
Aggiungo che la Svizzera e l'Austria sono pronte a fare passare la TAV sul loro territorio, se essa non si dovesse fare passare qui in Italia.
Se una cosa del genere dovesse accadere sarebbe una tragedia per l'Italia, che resterebbe tagliata fuori dal resto d'Europa.
Il danno sarebbe ancora più grave perché nessuno investirebbe più nel nostro Paese.
Il nostro Paese ha bisogno di gente che lavora (e da disoccupato so di cosa parlo) e vuole allearsi con chi vorrebbe scialacquare i soldi pubblici nel "reddito di cittadinanza", senza proporre nulla di serio per fare lavorare la gente!
Intanto, l'agenzia di rating "Moody's" sta per declassare il rating del nostro Paese.
Per questo, serve un accordo tra centrosinistra e centrodestra, per superare questa fase di emergenza.
Se Bersani non dovesse dare ascolto a nessuna persona di buon senso, l'Italia potrebbe andare al voto presto, con rischio di eventi imprevedibili.
Bersani potrebbe portare l'Italia a catafascio.
Cordiali saluti.


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