Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 16 marzo 2013

V Domenica di Quaresima


Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di questa sera e di domani sono:


"[16] Così dice il Signore che offrì una strada nel mare 
e un sentiero in mezzo ad acque possenti 

[17] che fece uscire carri e cavalli, 
esercito ed eroi insieme; 
essi giacciono morti: mai più si rialzeranno; 
si spensero come un lucignolo, sono estinti. 

[18] Non ricordate più le cose passate, 
non pensate più alle cose antiche! 

[19] Ecco, faccio una cosa nuova: 
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? 
Aprirò anche nel deserto una strada, 
immetterò fiumi nella steppa. 

[20] Mi glorificheranno le bestie selvatiche, 
sciacalli e struzzi, 
perché avrò fornito acqua al deserto, 
fiumi alla steppa, 
per dissetare il mio popolo, il mio eletto. 

[21] Il popolo che io ho plasmato per me 
celebrerà le mie lodi. Dal libro del profeta Isaia, capitolo 43, versetti 16-21.",

"[1] Canto delle ascensioni. 
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, 
ci sembrava di sognare. 

[2] Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, 
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia. 
Allora si diceva tra i popoli: 
"Il Signore ha fatto grandi cose per loro". 

[3] Grandi cose ha fatto il Signore per noi, 
ci ha colmati di gioia. 

[4] Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, 
come i torrenti del Negheb. 

[5] Chi semina nelle lacrime 
mieterà con giubilo. 

[6] Nell'andare, se ne va e piange, 
portando la semente da gettare, 
ma nel tornare, viene con giubilo, 
portando i suoi covoni. Salmo 126.",

"[8] Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo 

[9] e di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede. 

[10] E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, 

[11] con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti. 

[12] Non però che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo. 

[13] Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, 
[14] corro verso la meta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. "

e:

"[1] Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 

[2] Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. 

[3] Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 

[4] gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 

[5] Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?". 

[6] Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 

[7] E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei". 

[8] E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 

[9] Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. 
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 

[10] Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?". 
[11] Ed essa rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più". Dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo 8, versetti 1-11.".

I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Queste saranno le prime Messe domenicali con il nuovo Papa Francesco.
Ora, questo brano del Vangelo secondo Giovanni vale per i moralisti.
La frase più importante recita: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Questa fu la frase detta da Gesù a coloro che volevano lapidare la donna colta in flagranza di adulterio.
Ora, questa frase è molto attuale.
Molto spesso ci si erge a moralizzatori.
Spesso e volentieri si giudicano gli altri ma non si guarda dentro sé stessi.
Questo male ha un nome: superbia.
La superbia è il peggiore dei peccati.
Ricordo che essa fu il peccato che fece sì che l'angelo Lucifero si ribellasse a Dio.
La superbia è tanto peggiore quanto l'ipocrisia dell'uomo che si spaccia per persona irreprensibile.
Il filosofo inglese Francis Bacon (Francesco Bacone, 1561-1626) affermò che un uomo malvagio diventa peggiore quando finge di essere un santo.
La migliore compagna della superbia è l'ipocrisia.
La superbia è tanto più forte quanto è più nascosta dall'ipocrisia.
Gesù perdonò l'adultera.
Però, perdonare non significa non condannare il peccato.
Il peccato va condannato sempre.
Il male va condannato.
Bisogna perdonare il peccatore, la persona che pecca.
Bisogna distinguere il peccato dal peccatore.
Proprio perché nessuno di noi è perfetto, il peccatore non può essere condannato, se non da Dio.
Però, bisogna condannare il male.
Questa è la riflessione che si può trarre da queste parole del Vangelo e non solo.
Cordiali saluti. 











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