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martedì 19 marzo 2013

Dal sito di "Io amo l'Italia": C'è una strategia per distruggere l'Italia

Cari amici ed amiche.

Sul sito del suo partito, "Io amo l'Italia", Magdi Cristiano Allam ha riportato questo articolo intitolato "C'è una strategia per distruggere l'Italia":



"(Il Giornale) - Un Papa che promette la Chiesa dei poveri. Un Presidente della Camera che promuove l'apertura delle frontiere ai derelitti della Terra. Un Presidente del Senato emanazione di una Magistratura giustizialista e golpista. Manca all'appello un nuovo capo dello Stato espressione di questa Europa dei poteri finanziari forti, preferibilmente della Goldman Sachs, per completare lo scenario della più sconvolgente delle rivoluzioni che segneranno il destino dell'Italia.

Dire che si siano messi d'accordo sarebbe ridicolo oltreché blasfemo dal momento che tra loro c'è un Papa depositario di una investitura divina. Ma è altrettanto chiaro che agli alti livelli del potere, di qualsivoglia natura, nulla accade per caso. E' un dato di fatto che Francesco I, Laura Boldrini, Pietro Grasso e il successore di Giorgio Napolitano (Romano Prodi, Giuliano Amato, Mario Draghi o Mario Monti?) hanno in comune una concezione della politica globalista (credono in un mondo che abbatta i confini nazionali), centralista (l'interesse della collettività deve prevalere rispetto a quello dei singoli), buonista (il bene altrui viene prima del bene proprio) e virtuale (la rappresentazione mediatica rappresenta l'investimento principale per condizionare le scelte delle persone).

E' realistico che il nuovo Papa, sulle orme di San Francesco che si spogliò di tutti i suoi beni per regalarli agli indigenti, trasformerà lo Stato del Vaticano da potenza finanziaria mondiale (grazie a un patrimonio immobiliare inestimabile e cospicui depositi bancari) nella Chiesa dei poveri, donando l'eredità di duemila anni di Storia per migliorare le condizioni di vita dei due terzi dell'umanità costretti a dividersi un terzo della ricchezza mondiale? O siamo piuttosto di fronte a un messaggio che invita tutti noi a una concezione della vita più sobria, improntata a una maggiore giustizia nella ridistribuzione delle risorse, ispirata dalla carità nei confronti dei più bisognosi? La Chiesa di Francesco I farà sicuramente la sua parte, darà il buon esempio, probabilmente con assoluta generosità rispetto a quanto non avviene oggi da parte delle associazioni ecclesiali che hanno trasformato l'assistenza dei poveri in una fonte di lucro avvalendosi dei consistenti finanziamenti pubblici. Ma immaginare che la Chiesa si spogli di tutti i suoi beni così come fece San Francesco mi sembra irrealistico perché si tradurrebbe nella fine della Chiesa. Senza il suo potere terreno, anche se sarebbe bene che venga gestito separatamente, il potere spirituale della Chiesa verrebbe compromesso. Quando Bergoglio scelse di identificare il suo pontificato nel Santo di Assisi, la vera domanda che si saremmo dovuti porre è come mai in oltre otto secoli nessun Papa abbia mai scelto il nome di Francesco, pur trattandosi di una figura centrale nella Storia della Chiesa e il Patrono d'Italia?

Resta per ora apparentemente fuori dalla scena Beppe Grillo, di fatto il volano del cataclisma che si abbatte sull'Italia, che ha recentemente beneficiato del sostegno niente di meno che della superpotenza mondiale, per bocca dell'ambasciatore degli Stati Uniti David Thorne ("Voi giovani siete il futuro dell’Italia. Voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, per le riforme e il cambiamento"), e della più importante banca d'affari al mondo, con una dichiarazione di Jim O'Neil, Presidente della Unità dei fondi della Goldman Sachs (“Risultato elettorale entusiasmante. Il Paese ha bisogno di cambiare qualcosa di importante e forse i voti a Grillo sono il segnale dell'inizio di qualcosa di nuovo”).

Come è possibile che la Patria del capitalismo liberista e il Potere della finanza speculativa per eccellenza sposino Grillo? Ebbene se consideriamo tutti i protagonisti che oggi hanno il potere di cambiare le sorti dell'Italia, ciò che li unisce non è tanto la costruzione quanto la distruzione. Non si tratta probabilmente di un complotto deciso a tavolino, ma la strategia della distruzione è un dato di fatto che gli italiani vivono sulla propria pelle. Lo Tsunami di Grillo imperversa e fa proseliti. Tocca a noi italiani che amiamo l'Italia difenderci
.".

Giusto questa mattina, durante la trasmissione di "Canale Italia" (che si vede al canale 83 del digitale terrestre) l'esponente dell'Unione di Centro Mario Rossi ha ripreso questa teoria.
Effettivamente, sembra che Beppe Grillo sia stato messo per destabilizzare il nostro Paese.
Quanto successo al Senato ne è la dimostrazione.
Alcuni senatori del suo movimento, il Movimento 5 Stelle, hanno votato Piero Grasso alla presidenza di tale Camera, consegnando di fatto la giuda dell'intero Parlamento ad un centrosinistra che non ha la maggioranza e creando tensioni nel mondo politico e tra la cittadinanza, dato che il centrodestra (che ha preso gli stessi voti del centrosinistra) rischia di essere escluso dalla vita politica del nostro Paese.
Il centrodestra (giustamente) darà battaglia per avere il Quirinale.
Questa situazione è stata causata da esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno votato Grasso.
Inoltre, Grillo si appoggia a tutti quei movimenti contro, come i NO Tav (che non vogliono la ferrovia ad alta velocità Lione-Torino), i movimenti contro la realizzazione della Ti-Bre (l'asse autostradale Tirreno-Brennero), i movimenti che non vogliono il Ponte sullo Stretto di Messina, i movimenti filo-palestinesi e contro Israele ed altri.
E' evidente che Grillo sia lì per destabilizzare il sistema politico.
Inoltre, Grillo parla di "reddito di cittadinanza" in un Paese in cui serve gente che lavori (da disoccupato so di che parlo) senza dire da dove prenderebbe i soldi per garantire questo servizio.
Ultima cosa (ma non meno importante) il fatto che Grillo abbia ricevuto gli elogi da parte della Banca "Goldman Sachs" è il sintomo di qualcosa che non funziona.
Ricordo che le banche come la "Goldman Sachs" sono viste come quelle che stanno causando la crisi attuale.
Quanto ai presidenti delle Camere del Parlamento, Allam ha ragione.
Alla Camera è stata eletta Laura Boldrini, una terzomondista comunista che pensa più ai poveri del Terzo Mondo che non a quelli italiani e che è ostile ad Israele.
Al Senato è stato eletto Piero Grasso, uno di quei magistrati che hanno sempre avuto un certo protagonismo e che spesso si sono ingeriti nella politica, quella magistratura che Allam ha definito "giustizialista e golpista".
Questo è un grosso problema.
Con una politica instabile ed una magistratura che fa politica il rischio è la paralisi del nostro Paese.
Così, gli speculatori potranno svendere il nostro Paese.
Cordiali saluti.





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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.