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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 7 marzo 2013

Il nostro Paese? Rischia di sfasciarsi!

Cari amici ed amiche.

Dall'Uruguay, l'amica Stephanie mi fatto avere la foto qui sopra.
Ora, fa piacere vedere una persona che dall'estero ama il nostro Paese.
Purtroppo, oggi, il nostro Paese sta passando un momento difficile.
Ieri ci sono stati due fatti gravi, la sparatoria nella sede della Regione Umbria, in cui sono morte due impiegate e l'assassino, l'imprenditore Andrea Zampi, ed il suicidio di David Rossi, il capo della comunicazione della Banca "Monte dei Paschi" di Siena, una banca che si trova in una bufera giudiziaria.
Purtroppo, queste tragedie sono solo la punta dell'iceberg.
Basti pensare ai suicidi di molti imprenditori.
Oltre a ciò, c'è una giustizia impazzita che colpisce determinati politici, mettendo una luce sinistra su chi dovrebbe fare rispettare la legge.
Ci sono giornalisti che, in concerto con questa giustizia impazzita, mettono alla gogna questi politici.
Intanto, le famiglie soffrono.
Le aziende falliscono.
C'è malcontento e questo malcontento si manifesta anche con fenomeni violenti.
Basti pensare agli attacchi contro le sedi di Equitalia, il cui operato è senza dubbio discutibile.
Pur essendo discutibile questo operato, ritengo che la violenza non sia mai un buon segno.
In questo contesto, ci sono movimenti populisti che, sfruttando il malcontento, puntano a salire al potere, aggredendo la classe politica attuale.
Così, vi sono comici che si improvvisano politici e che, con la collaborazione di personaggi oscuri, formano movimenti attraverso la rete, movimenti che puntano a sostituire i partiti.
Questi movimenti, in realtà, puntano a sostituire i partiti, nell'utopia della democrazia diretta, ma in realtà favoriscono le lobbies.
Eliminati, i partiti, che (pur con tanti difetti) rappresentano il popolo, le lobbies possono fare quello che vogliono e distruggere la politica e la società.
Io, ora, voglio dire qualcosa di personale.
Molti mi dicono che sbagli a sostenere un partito (il Popolo della Libertà) e che, in quanto disoccupato, io dovrei seguire certi strilloni e scendere in piazza ad insultare e a mandare al quel paese la classe dirigente e non solo.
Mi viene dato dell'ingenuo e dell'idiota.
Mi viene detto che dovrei arrabbiarmi e mettermi ad urlare nelle piazze, perché sono disoccupato.
La mia risposta è molto semplice: io sono arrabbiato (essere disoccupati non fa piacere) ma voglio trasformare la mia rabbia in qualcosa di costruttivo.
Ogni giorno cerco lavoro.
Inoltre, anche l'attività di questo blog un po' contribuisce, con le pubblicità su cui si deve cliccare.
Io voglio che la rabbia di tante persone che oggi sono arrabbiare diventi qualcosa di costruttivo e non di distruttivo.
Per questo, io non seguo i comici che si improvvisano politici né approvo la violenza nelle parole o peggio nei gesti.
Chi si lascia andare alla violenza e chi la fomenta non amano il nostro Paese.
Amare il nostro Paese significa tirare fuori il meglio che c'è in ognuno di noi.
Fare il contrario, significa portare il nostro Paese al baratro.
Oggi, noi siamo sul ciglio del burrone.
Cordiali saluti.





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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.