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sabato 28 febbraio 2015

In Italia c'è una lobby contro Israele!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Da D'Alema a Santoro ecco la lobby con la kefiah che condiziona la politica".
Si parla tanto della presunta lobby ebraica che sarebbe pronta a controllare il mondo ma in realtà vi è una lobby filo-araba che condiziona la politica dei Paesi europei e dell'Italia.
Il voto pro-Palestina di ieri alla Camera dei Deputati è una prova di ciò.
In questa lobby ci sono politici, giornalisti, organizzazioni non governative ed altri.
Questa lobby è contro lo Stato di Israele.

Dell'articolo consiglio questa parte:

"La lobby filo-palestinese è in realtà anti-israeliana. Se uno dice antisemita, paga una multa, chi scrive ne sa qualcosa. La lobby ha dei padri italiani e una visione distorta che fa dei palestinesi, come al tempi dei blocchi, un popolo perseguitato dall'imperialismo Usa-israeliano, e di Israele un Paese di apartheid, genocida, etc. Un mucchio di sciocchezze organizzate da centinaia di associazioni che fanno sit-in, boicottaggi, volontariato a Ramallah. Il centro del mondo pro-palestinese è stata sempre una ex parlamentare europea e membro del Cepr, European palestinian relations, grande frequentatrice di Ramallah anche ai tempi della Seconda Intifada, quando gli ebrei saltavano per aria a migliaia. La rete dei movimenti europei e italiani si chiama Eccp, ha rivolto una appello alla Mogherini per boicottare Israele. Il gruppo promuove il Bds, il boicottaggio e aiuta i "prigionieri politici", cioè i criminali regolarmente processati dai tribunali israeliani. Dell'Eccp fanno parte fra gli altri l'Assopace Palestina della Morgantini, la Fiom Cgil, gli Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese. E tanti altri. La lettera chiedeva la fine dell'accordo Eu-Israele e la firmavano 309 associazioni di tutta Europa e 33 italiane. Fra queste, svariati circoli Arci, l'associazione Salaam ragazzi dell'Olivo (finanziati da Enti locali) le Donne in nero, movimenti Bds Italia e Bds Sardegna. Regioni (Toscana, Emilia Romagna..), Comuni (quello di Napoli voleva promuovere una nuova Flottilla per Gaza!) molte istituzioni locali si pregiano di danneggiare Israele. Naturalmente partiti come M5S e Sel e parte del Pd seguono la scia, anche perché la lobby filo-palestinese ha dei padri intangibili e dei finanziamenti continui che fluiscono verso le Ong. "Un ponte per", "Operazione Colomba","Nexus Emilia Romagna", fra le centinaia, pongono tutto l'impegno nel demonizzare. Le Ong anti-israeliane sono state finanziate per almeno 185 milioni in euro in dieci anni e il contribuente non lo sa. I dati per la maggior parte non sono reperibili sui siti delle Regioni che espongono spesso solo i finanziamenti degli ultimi cinque anni e senza la somma del contributo o il costo del progetto. Ma tant'è, i progetti si assomigliano tutti e sfociano nel boicottaggio. Per esempio, l'ultima acquisizione è che Legambiente, Wwf Italia, Greenpeace hanno assicurato che non intendono collaborare con Beautiful Israel, un bellissimo progetto ecologico.".

Inoltre, in questa lobby ci sono anche politici noti (come i parlamentari del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista e Manlio Di Stefano e molti esponenti del Partito Democratico, come Massimo D'Alema,  e della sinistra) , giornalisti (come Michele Santoro) ed intellettuali (come Gianni Vattimo, che definì Israele uno "Stato nazista").
Da notare che (se si escludono Forza Nuova e Casa Pound, che sono comunque realtà piccole e che non hanno forza) la maggioranza di questa lobby ostile ad Israele proviene dalla sinistra.
Questo ci deve fare riflettere.
Forse, non si è ancora capito fino in fondo che volere uno Stato Palestinese ora significa condannare Israele e i cristiani della Terra Santa e (usando le parole del parlamentare leghista Gianluca Pini) è anche un'idea di suicidio politico e culturale dell'Occidente.
Chi è dalla parte della ragione (e non della follia) non può stare contro Israele.
Cordiali saluti.






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