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mercoledì 18 febbraio 2015

Un nuovo nazismo contro Israele



Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo di Fiamma Nirenstein che è intitolato "Un nuovo nazismo contro Gerusalemme".
Dell'articolo è interessante questa parte:



"Prima di tutto, cos'è davvero l'antisemitismo assassino che percorre l'Europa?sì, sotto i tizzoni spenti resta la cenere calda del vecchio antisemitismo europeo, ma un fenomeno nuovo ha scatenato il disastro e svegliato gli zombie. Si tratta della capillare diffusione di un antisemitismo islamista (no, non sono semiti anche gli arabi, "semita" è un aggettivo puramente linguistico, non razziale) che ha soprattutto, sulla scorta di Haj Amin al Husseini e poi di Arafat, criminalizzato alla maniera nazista gli ebrei che osarono fondare Israele. Così Israele è diventato, a causa di un serie di bugie ben orchestrate, uno Stato di apartheid (pazzesco, basta passeggiare in un mall), uno Stato genocida (i palestinesi sono triplicati), uno Stato che cerca i bambini per ucciderli nel sonno e i giovani per rubargli gli organi (su "Aftonbladet", giornale svedese), un Paese in cui gli ebrei sono stati solo da turisti o da occupanti.
L'antisemitismo odierno utilizza il moderno mito della crudeltà di Israele per ripristinare classici stereotipi: il potere, la crudeltà, il cinismo, il pasto di sangue."Morte agli ebrei" si è gridato nelle manifestazioni per Gaza. L'antisemitismo odierno è israelofobia, ben accolta dalla sinistra e dalla destra estreme. Ma non lo si vuol sapere e quindi non si stabilirà mai una difesa attendibile per la comunità ebraica. Tre tipi di dichiarazioni da parte dei leader europei non risultano affatto rassicuranti: la prima dice "Prenderemo i colpevoli. Difenderemo gli ebrei perché sono parte di noi". La seconda ripete: "La matrice però non è islamista. Sono dei pazzi casuali"; la terza chiede: "Non ve ne andate, siete i nostri ebrei". Molte dichiarazioni affettuose, gentili di Merkel, della prima ministra danese, anche di Renzi, ripetono che l'Europa è per gli ebrei "casa vostra", sottintendendo il biasimo per Netanyahu per aver detto che il rifugio naturale, se lo vogliono, è Israele
.".

Per avere detto che essere contro Israele è di fatto "un antisemitismo culturale mascherato", un mio interlocutore (che aveva detto delle cose contro Israele) mi ha detto:

"Tu non permetterti di darmi dell'antisemita. Vedi di pesare le parole". 

Io ho risposto dicendo al mio interlocutore che dovrebbe essere lui a pesare le parole.
Che tra l'antisemitismo e l'ostilità verso Israele ci sia un "fil rouge" che li lega è vero.
In tanti Paesi ci sono abusi però ogni cosa che accade in Israele viene messa in risalto.
Attenzione, però, le cose che accadono in Israele non sono da imputare agli israeliani.
Infatti, da Gaza, Hamas fa sparare i razzi contro le città israeliane.
Questo, però, non viene detto e si fanno passare gli arabi per "povere vittime" e gli israeliani per "sporchi carnefici".
Questo non è già antisemitismo?
Questo è antisemitismo a tutti gli effetti.
Inoltre, non si parla di molte cure mediche che gli israeliani danno ai palestinesi, alla faccia di chi parla di "apertheid".
Non si parla nemmeno della ricerca che gli israeliani fanno contro malattie come il cancro.
Israele potrebbe diventare non solo la casa degli ebrei in fuga dall'Europa ma anche la casa di quelli che in Europa rischiano la vita per il loro pensiero, visto l'andazzo.
Cordiali saluti. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.