invece di pensare all'Unione Mincio-Po, un progetto di per sé fallace, le autorità locali di Roncoferraro (Mantova) farebbero una gran cosa a salvaguardare i beni culturali del territorio.
Cito, per esempio, la Corte Rottadola, una corte che si trova nella frazione di Pontemerlano che appartenne a Francesco I Gonzaga (1366-1407) e che fu un “palazzo di villeggiatura” di proprietà vescovile costruito tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento mediante.
Questa corte è nota per la sue scalinate interne disposte in modo bizzarro.
Una parte di questa corte è oggi fatiscente, compresa la cappella.
A Roncoferraro vi è Corte Grande.
Sui muri della parte che oggi è la sede del Comitato Manifestazioni Roncoferraro (precisamente sui muri della soffitta) vi sono i graffiti dei braccianti che lavoravano in quella corte.
Se anziché fare il volo pindarico dell'Unione Mincio-Po si pensasse a curare i beni culturali, il territorio roncoferrarese ci guadagnerebbe.
Oppure, deve venire lo "zio d'America" pronto a comprarsi varie proprietà e a restaurarle, cosa che è accaduta a Galati Mamertino, il paese di mia madre, in Sicilia?
Pur "allontanandomi da Roncoferraro", vi segnalo la mia petizione con cui vorrei sensibilizzare chi di dovere per il restauro di Villa Montedomini.
Seguite il link http://firmiamo.it/salviamo-villa-montedomini#petition.
Cordiali saluti.
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