Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo del sito "Huffington Post" che è intitolato "Il primo passo per sconfiggere il terrorismo dovrebbe essere una battaglia contro l'ipocrisia".
Dell'articolo è interessante questa parte:
"La battaglia al terrorismo islamico è sfortunatamente condotta quotidianamente quasi fosse uno stile di vita da parte di noi israeliani. Per molti anni ci siamo considerati - cosa che non è avvenuta da parte di molti in Europa - come il confine del mondo occidentale contro l'onda di estremismo che minaccia i valori fondamentali che sono alla base delle nostre società. Ora che questo ondata di estremismo è arrivata letteralmente sulle coste dell'Europa, in particolare dell'Italia, e che preoccupanti segnali si sono verificati nel centro dell'Europa democratica, la decennale battaglia israeliana sembra più comprensibile.
Per molti anni una propaganda sofisticata ha provato, realizzando il suo obiettivo in molti casi, a convincere i più che il terrore che Israele deve fronteggiare abbia delle giustificazioni politiche e che la soluzione sia solamente una questione politica, che possa esser risolta una volta per tutte e in questo modo metter fine alle minacce.
Sì, sicuramente ci sono nodi politici da risolvere tra noi e i nostri vicini, ma per quanto riguarda organizzazioni terroristiche come Hamas o Hezbollah la soluzione politica da loro proposta è semplicemente la distruzione dello stato d'Israele. Non certo per noi israeliani, ma per ciò che noi rappresentiamo: un'isola di libertà, diritti civili, pluralismo, libertà di professare la propria religione o più semplicemente un'isola democratica nel cuore del Medio Oriente.
Dovrebbe esser affermato chiaramente: Hamas non è altro che uno dei rami dell'albero avvelenato dell'estremismo islamico, lo stesso albero da dove provengono l'Isis e Al Qaeda. Lo stesso vale per Hezbollah in Libano e Siria, un Islam avvelenato di origine sciita e per questo finanziato direttamente dal regime iraniano. Questi non riconoscono Israele all'interno di alcun confine e non accetteranno in alcun modo una presenza occidentale nel Medio Oriente."
Ergo, con i terroristi non si dialoga.
Questi vogliono distruggere ciò che non è islamico e che non fa parte dell'Islam.
Noi dobbiamo metterci in testa questo.
Noi non possiamo dialogare con tutti.
Con certi soggetti non può esserci dialogo.
Il dialogo, infatti, si fa in due.
Anche Hamas è un movimento terroristico.
Hamas vuole fare fuori Israele.
Non dobbiamo avere l'ipocrisia di non ammettere questo concetto.
Dobbiamo ammettere che movimenti come Hamas e similari sono organizzazioni terroristiche.
Quanto ad Israele, io sono perfettamente d'accordo con chi dice che esso sia a tutti gli effetti un'isola in cui sono garantiti i diritti civili in una zona in cui questi sono sistematicamente calpestati.
Israele è anche garanzia per i cristiani in Terra Santa.
Intanto, ISIS distrugge i tesori storici di Ninive.
I terroristi di ISIS sono dei criminali già per il solo fatto di distruggere la cultura.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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