a Torino, una ragazza di 13 anni è stata stuprata più volte dal "branco".
Un gruppo di suoi coetanei che frequentavano la sua stessa scuola hanno più volte stuprato la ragazzina in un garage.
Come riporta un suo amico, all'inizio, lei ci scherzava pure. Era andata liberamente. Raccontava certi particolari alle amiche...". Poi le foto e i video coi telefonini, e le violenze che continuavano ogni giorno, con la minaccia di raccontare tutto alla madre.
Questa situazione da incubo è durata fin dopo le feste di Natale.
La ragazzina ha poi deciso di dire tutto alla madre, la quale ha trovato una foto che mostrava i fatti nella cassetta delle lettere.
I coetanei sono stati denunciati e la famiglia della ragazza sta portando avanti le pratiche per farle cambiare scuola.
A Palermo, vi è stata un'altra situazione orribile.
Una ragazza minorenne è stata violentata da due giovani di 19 e 20 anni.
I due violentatori sono stati arrestati ma uno dei due ha chiesto alla ragazza l'amicizia su Facebook.
Io trovo inquietanti alcune cose.
In primo luogo, questi episodi sono coperti dall'omertà della gente.
Io mi rifiuto di credere, per esempio, che riguardo al fatto di Torino la gente del posto non avesse avuto un minimo sospetto di quanto stava accadendo.
In secondo luogo, vi è un vero e proprio decadimento di valori nei giovani.
Questo decadimento è dovuto sia alla crisi della famiglia e sia a quella della scuola, una scuola che ha perso ogni criterio meritocratico e che non insegna più ad essere delle persone civili.
Un'altra cosa inquietante è il fatto che uno dei due violentatori di Palermo abbia chiesto alla vittima l'amicizia su Facebook.
In questo senso, sarebbe bene limitare anche la libertà informatica a chi compie simili atti.
Cordiali saluti.
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