l'ex-sottosegretario ed attuale parlamentare di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla ha fatto una campagna in difesa delle nutrie.
Ora, pur essendo del suo stesso partito, io non sono d'accordo con l'onorevole Brambilla.
La nutria (Myocastor Coypus) è un animale dannoso.
Esso non fa parte della nostra fauna ed un animale che non fa parte della nostra fauna (e che quindi non è contrastato dai predatori naturali e dalle malattie della sua zona d'origine) si riproduce senza controllo.
Le nutrie (che la foto scattata nella campagna di Roncoferraro mostra bene) sono animali pericolosi per l'agricoltura e con le loro tane danneggiano le rive dei canali e di conseguenza le banchine delle strade, rendendole instabili.
Inoltre, questi animali possono portare batteri patogeni, come la Leptospira o la Salmonella.
Le nutrie vanno fermate.
Ora, qui assistiamo ad un paradosso.
Qui si proteggono animali estranei alla nostra fauna e dannosi, come per l'appunto la nutria, mentre vennero fatti estinguere animali che facevano parte della nostra fauna, come il castoro.
Nelle nostre montagne vi era il castoro.
Ora, io sarei più favorevole a reintrodurre il castoro (che faceva parte della fauna del nostro Paese) e a cacciare un animale che, invece, non ha mai fatto parte della fauna del nostro Paese, come la nutria.
Certo, con ogni probabilità, il castoro che potrebbe essere reintrodotto qui da noi non sarebbe il castoro europeo (Castor fiber, che sarebbe poco disponibile perché raro) ma il castoro canadese (Castor canadensis).
Però, una cosa del genere avrebbe un senso, come avrebbe un senso reintrodurre la tinca nei nostri fossi e come ha ha avuto un senso la reintroduzione del lupo nelle nostre Alpi e nei nostri Appennini.
La nutria, invece, non c'entra nulla con la nostra fauna.
Quindi, si cacci la nutria!
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento