Perché l'Italia potrebbe fallire?

Cari amici ed amiche,

sulla rivista "Panorama" vi è un grafico che mostra i progressi fatti da Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo e Spagna.
Di questi Stati, solo l'Irlanda ha fatto pienamente le riforme che riguardano il mercato del lavoro, le banche, le liberalizzazioni, le riduzioni di spesa e le privatizzazioni.
La Spagna, ha portato a termine la riforma del lavoro e quella bancaria mentre ha fatto le altre in parte.
Il Portogallo non ha fatto la riforma bancaria, ha fatto parzialmente la riforma del lavoro e le liberalizzazioni mentre ha completato le riforme inerenti al taglio delle spese e alle privatizzazioni.
La Grecia ha fatto in parte le liberalizzazioni, le privatizzazioni, la riforma del mercato del lavoro e quella bancaria mentre ha completato la spending review.
L'Italia che ha fatto?
L'Italia ha fatto solo in parte la riforma del mercato del lavoro (che di fatto è come un contenitore vuoto) e (sempre in parte) la riforma bancaria.
Quest'ultima è contestata, per via della questione delle banche popolari.
Non sono state fatte le liberalizzazioni.
Questo contribuisce a bloccare il mercato del lavoro.
Inoltre, restano certi privilegi, come i privilegi fiscali di cui godono le cooperative.
Non sono state fatte le privatizzazioni.
Non è stata tagliata la spesa pubblica.
Quindi, restano le consulenze (che hanno un meccanismo quasi prebendario) e tanti apparati burocratici inutili.
Tutto ciò costa e fa salire le tasse, che già sono esose.
Tutto ciò potrebbe portare l'Italia al fallimento.
Cordiali saluti.