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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 19 febbraio 2015

Sono un crociato e non mi vergogno!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Se l'espressione "crociato" diventa simbolo di vergogna".
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni obbedisce ciecamente alla vulgata dei nemici della cristianità. Ma quei cavalieri (Ospitalieri, Teutonici e Templari) rischiavano vita, soldi e prestigio grazie a una fede che oggi viene vista come inconcepibile.
Io penso che non ci sia da vergognarsi nel parlare delle Crociate,
Ricordo, infatti, che esse furono azioni di difesa della cristianità.
Nel 1071, i Turchi Selgiuchidi di Alp Arslan attaccarono l'Impero Romano d'Oriente, sconfiggendo l'esercito bizantino ed imprigionando anche lo stesso imperatore Romano IV Diogene.
I Turchi si presero così l'Anatolia, minacciando Costantinopoli e l'Europa.
I Turchi arrivarono anche a Gerusalemme e fecero persecuzioni contro i cristiani.
Da qui partirono le Crociate.
Non c'è da vergognarsi delle Crociate, come non c'è da vergognarsi del sostegno ad Israele.
Inoltre, ritengo più vergognoso essere catto-comunisti o comunisti.
Cordiali saluti.

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