Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

giovedì 19 febbraio 2015

Capezzone: "No alla Palestina!"

Cari amici ed amiche,

sulla pagina di Facebook "Shalom 7" ci sono le parole dell'onorevole Daniele Capezzone (Forza Italia) che parla così di Israele e della volontà del Partito Democratico di riconoscere la Palestina:
"CAPEZZONE: NO AL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE

Senza accordo di pace complessivo sarebbe minaccia a Israele

"Israele e gli ebrei non sono solo Israele e gli ebrei: sono il simbolo stesso del nostro Occidente. Lo sono per noi, e lo sono anche per i nemici dell'Occidente, per i nostri nemici, per i nemici della libertà e della democrazia, ad ogni latitudine. L'eventuale riconoscimento di uno Stato palestinese al di fuori di un accordo di pace complessivo tra le parti non favorirebbe la ripresa dei negoziati diretti, ma al contrario rappresenterebbe un ulteriore ostacolo sulla via della pace, perché avrebbe l'effetto di aumentare il livello di diffidenza tra le parti e, soprattutto, di Israele nei confronti della comunità internazionale, compromettendo e vanificando l'importante ruolo di mediazione che l'Unione europea e in particolare l'Italia stanno da decenni svolgendo e devono continuare a svolgere". Lo dichiara in una nota Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze di Montecitorio.
"Ma, anche al di là di questo - prosegue - c'è un punto politico di fondo. La legittima aspirazione palestinese di un riconoscimento statuale non può trovare soddisfazione prima che l'altrettanto legittimo diritto degli israeliani alla sicurezza non sia assicurato attraverso l'abbandono da parte palestinese di qualsiasi aspirazione alla distruzione di Israele e atto d'aggressione ai suoi danni. Va detta una cosa chiara. I popoli israeliano e palestinese hanno entrambi diritto a vivere in pace e in sicurezza, ma ciò può essere garantito, oltre che dalla soluzione 'due popoli, due stati', solo se anche il futuro Stato palestinese sarà uno Stato democratico, in grado di garantire ai suoi cittadini libertà e diritti umani fondamentali".
"E quindi - conclude Capezzone - l'eventuale riconoscimento di uno Stato palestinese senza aver prima sciolto in un negoziato diretto i nodi del complesso negoziato, e soprattutto in presenza di un forte conflitto tra Anp e Hamas, quest'ultima un'organizzazione terroristica, per il controllo dei territori palestinesi, costituirebbe una minaccia all'esistenza stessa di Israele, ma anche nei confronti dello stesso popolo palestinese, che è, e sarebbe ancor più esposto non solo all'oppressione e alle violenze di Hamas, ma anche alle incresciose conseguenze delle legittime azioni difensive di Israele in risposta agli atti di aggressione lanciati dalla Striscia di Gaza o da altre zone dei territori palestinesi". (Askanews)
".

Sono d'accordo con Capezzone.
La scelta di riconoscere la Palestina non porterà la pace ma genererà altra guerra.
Infatti, la Palestina che si vuole riconoscere non sarà uno Stato civile e democratico ma sarà un terreno di scontro tra l'ANP di Abu Mazen ed Hamas, che è un gruppo terroristico.
Anche l'ANP non è affidabile.
Dunque, la scelta del Partito Democratico è gravemente irresponsabile.
Cordiali saluti.



Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.