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martedì 17 febbraio 2015

Unione Mincio-Po, le minoranze escano dalla sala consiliare

Cari amici ed amiche,

ai gruppi di opposizione (Lista "2014 Volta Pagina" e Lega Nord)  in Consiglio Comunale a Roncoferraro, io consiglierei di non partecipare alle votazioni dei vari provvedimenti, finché l'amministrazione comunale roncoferrarese non deciderà almeno di dialogare sulla questione dell'Unione Mincio-Po.
L'Unione Mincio-Po è un progetto che almeno va trattato di fronte ai cittadini, con un referendum o con una consultazione di altro tipo.
Per esempio, le amministrazioni comunali dei Comuni di San Leo, Sant'Agata Feltria, Novafeltria, Casteldelci, Maiolo e Talamello non passarono dalle Marche all'Emilia Romagna senza fare passare questo provvedimento per un referendum.
Quello dell'Unione Mincio-Po è  provvedimento non meno pregnante di un cambio di regione.
In pratica, se questo progetto fosse implementato, il Comune di Roncoferraro unirebbe i servizi con i Comuni di Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia.
Due di questi Comuni non hanno niente a che fare con Roncoferraro.
Oltretutto, Roncoferraro e gli altri tre Comuni non sono nello stesso ambito territoriale.
Per esempio, Ostiglia, Serravalle Po e Sustinente fanno parte del Distretto Sanitario di Ostiglia.
Roncoferraro fa parte di quello di Mantova.
La legge che tratta la materia non prevede unioni tra Comuni di diversi ambiti.
Per esempio, a livello sanitario, Roncoferraro fa parte del Distretto di Mantova mentre Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia fanno parte di quello di Ostiglia.
Servono un dialogo ed una consultazione della cittadinanza.
L'amministrazione comunale di Roncoferraro non può non fare né l'una né l'altra cosa.
Per questo, a mio modestissimo parere, le minoranze dovrebbero uscire dall'aula al momento in cui si votano i provvedimenti, finché l'amministrazione non vorrà confrontarsi su questo tema.
Cordiali saluti.




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