ieri sono stati commemorati i nostri soldati morti a Nassiriya.
L'articolo che avevo scritto ha ricevuto questi due commenti:
"Come a portare pace chi è alleato di chi ha portato la guerra?Inoltre:quale è la differenza tra atto di guerra e atto terroristico?
Tu non motivi mai ciò che assumi e sta qui il vulnus del tuo modo generale di procedere: così facendo infatti, si potrebbe anche assumere che i ciucci volano. Ci vogliono le motivazioni caro ciuccio mio, le motivazioni! Altrimenti ciò che scrivi è spazzatura e nient'altro.
Ma la cosa più indegna per la tua persona è che non solo non motivi, ma tu limiti a riportare acriticamente l'assimilazione e le conclusioni del potere, mostrando di essere totalmente privo della capacità di autonomia di giudizio. Insomma, sei il perfetto servo del potere.
E mo censurami: si sa che messo alle strette metti la testa sotto la sabbia.
I nostri soldati devono essere ricordati per quello che sono: vittime di guerra. Di guerra non di terrorismo. E di guerra, non di missioni di pace! Infatti la guerra lì l'hanno portata i nostri alleati (ciò che esclude la missioni di pace). E le vittime sono soldati e non civili (ciò che esclude l'atto terroristico).
Ecco cosa significa usare la propria testa, da un lato, e assumere motivando, dall'altro.
CAPRA!".
Oltre ad essere analfabeta, chi ha scritto queste parole è indegno di essere definito italiano.
Anzi, egli è un traditore.
Quei nostri soldati andarono in Iraq per rimettere in ordine le cose.
Essi non parteciparono alle operazioni militari (a cui partecipavano attivamente solo gli americani ed i britannici) ma facevano operazioni di logistica.
In pratica, essi scortavano coloro che portavano i medicinali e le derrate alimentari,
Secondo quel "signore" che ha scritto questi commenti, coloro che portavano i soccorsi avrebbero dovuto andare in Iraq senza scorta e senza protezione.
Inoltre, io preferisco essere alleato degli americani che non dei terroristi.
In verità, qui in Italia c'è gente che è piena di odio ideologico.
Essa si dice "per la pace" ma in realtà odia lo Stato e l'autorità, tranne che nel caso in cui sono loro a governare.
Questa gente tradisce gli ideali del nostro Paese, in nome di un astratto pacifismo.
Per questa gente, per esempio, se l'Italia fosse sotto attacco, noi dovremmo andare a portare fiori, tè e biscotti ai nostri nemici mentre questi ultimi sarebbero pronti a sparare.
Nemmeno la Chiesa cattolica ammette questa cosa.
Cordiali saluti.
Devi chiamare le cose per quelle che sono e poi arriva il giudizio politico (guerra giusta, sbagliata, pace ecc.)
RispondiEliminaL'occidente ha invaso l'Iraq e gruppi di guerriglieri iraqeni che non volevano l'invasione occidentale (giusta o sbagliata che fosse) hanno attaccato con un micidiale atto di guerra la base militare italiana. Smettetela di chiamare terrorista ogni santa persona che si oppone all'occidente! Oppure di chiamare missioni di pace le vere e proprie guerre.
Capra, dammi la nozione di terrorismo!
SEI PATETICO: ma traditore di chi? Di coloro che tradiscono la costituzione che legittima la guerra solo per la pace e la difesa? Traditore è chi è andato in Iraq! E mi riferisco alla politica e ai generali, non certo a quei poveri disgraziati che per qualche migliaio di euro in più c'hanno rimesso le penne!
Ps anche i partigiani del regno delle due Sicilie oggi sono chiamati briganti ossia terroristi.
TI MERITI UN PERNACCHIONE: Ppppprrrrrr!!!!
Insomma:chi parla diversamente di nassiriya è un traditore, chi critica Israele è antisemita. Insomma, o si è tutti fucilone oppure delle bestie! Fammi il piacere: ma a va prendertelo ner c***!!!!!
RispondiEliminaIl fatto che tu spernacchi chi la pensa in modo diverso dal tuo dimostra che non sei democratico.
RispondiEliminaNon rispetti le idee degli altri.
Tu sai solo odiare.
Odi persino le forze armate.
Ed io non dovrei darti del traditore?
Le tue idee tradiscono i nostri valori.
Pupi solo censurare perché non sai motivare: non ne sei in grado. Ma pur non avendo motivazioni rimani delle tue idee: ciò è tipico degli estremisti.
RispondiEliminaQuello di nassiriya fu un atto di guerra e i nostri soldati sono vittime di guerra. Non hai nessun argomento per smentirmi!
Onore, dunque, anche x il kamikaze che, come i kamikaze giapponesi della seconda guerra mondiale, ha donato la sua vita per la sua patria.
I nostri soldati sono vittime di terrorismo. I kamikaze sono gente affiliata a dei terroristi.Non tirare fuori la storia della II Guerra Mondiale.
RispondiEliminaRicordo che i giapponesi erano schierati con Adolf Hitler.
Perché alla fine eviti sempre di rispondere nel merito? Non sei capace di rispondere alle mie osservazioni?
RispondiEliminaAvanti, spiegami perché è terrorismo e non atto di guerra. Io almeno ho motivato, tu?
Ma dico almeno una volta, una soltanto, sei capace di concludere un discorso rispondendo? Una volta, una SANTISSIMA volta!
Perché è terrorismo e non guerra? Perché?
Gli atti di guerra si fanno tra eserciti. Colui che fece l'attentato di Nassiriya non fu un soldato.
RispondiEliminaAllora ogniqualvolta uno stato invade un altro sciogliendo di conseguenza l'esercito di quest'ultimo, gli atti sono tutti terroristici. Dunque tutti coloro che combattevano contro l'esercito nazifascista qui in Italia erano terroristi? E anche i curdi che combattono contro l'isis allora lo sono? E anche i meridionali (a regno delle due Sicilie sciolto) che combatterono senza risultato contro le truppe piemontesi lo erano? E allora tutti coloro che combattono contro i soldati es di una dittatura x rovesciarla sono terroristi? È chiaro che il tuo elemento di discrimine è errato e credo che te ne sia reso conto. Anche perché porta a conseguenze paradossali: se x escludere il terrorismo bastasse una divisa allora le azioni militari condotte deliberatamente contro civili non sarebbero terroristiche. Come vedi l'elemento di discrimine fondamentale non può che essere quello delle vittime:ossia se sono militari o civili. Se non è così dimmi tu. Ps vedi, un ragionamento corretto va condotto in maniera larga poiché ogni asserzione provoca poi delle conseguenze a cascata. Pps le definizioni di terrorismo soni contenute tanto nelle convenzioni internazionali contro il terrorismo, tanto nel codice penale che punisce gli atti terroristici. Ed entrambe fanno riferimento innanzitutto a "atti diretti contro i civili finalizzati ad incutere terrore". E non è un caso che oggi, dopo quelle convenzioni, parecchie operazioni degli alleati durante la guerra mondiale oggi sarebbero attratte nel terrorismo. Anzi queste convenzioni sono state adottate anche e soprattutto x evitare l'impunità di operazioni di quel genere (bombardamenti a tappeto x terrorizzare e quindi gettare nello sconforto le popolazioni x indurle alla resa). Conclusione: quello di nassiriya fu un atto di guerra (a prescindere dalla sua 'giustezza o meno') e non di terrorismo. Per giudicare un atto (giusto o sbagliato) occorre innanzitutto qualificarlo x quello che è, occorre chiamarlo col suo nome. I governi chiamano arbitrariamente i fatti a loro uso e consumo proprio x troncare a priori ogni ipotesi di dibattito. Infatti chiamare atto terroristico un atto di guerra significa troncare a priori ogni discussione politica interna. E sta invece proprio in ciò l'essenza di una democrazia: discutere i propri governi.
RispondiEliminaPpps se non sei d'accordo MOTIVA
Comunque hai motivato e ciò ti fa onore.
RispondiEliminaVisto che ho motivato, non rompermi più l'anima.
RispondiEliminaTu continui a giustificare un vile atto di terrorismo.
Se fosse per te quelli della Croce Rossa dovrebbero andare senza scorta ove si lanciano bombe e si spara.