Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

martedì 20 dicembre 2011

RADIO RADICALE, CHE IPOCRISIA!

Cari amici ed amiche.

Sul blog "Messainlatino.it" compare questo articolo intitolato "Radio Radicale attacca la Chiesa ed i cristiani, ma poi riceve aiuto dai rappresentanti del mondo cattolico" che recita:

"E' bene, ogni tanto, dire le cose come stanno. Perché ci sono momenti in cui, a mio avviso, la misura è colma. In questi giorni radio radicale torna all'attacco, per incassare i suoi soliti 10 milioni di euro. Crisi economica o meno, chissenefrega, 10 milioni di euro (all'anno, per 3 anni) sono e i radicali, quelli che si battono contro il finanziamento pubblico ai partiti (degli altri), li vogliono tutti: certo non saranno loro a preoccuparsi per i tagli che colpiscono, per esempio, le famiglie. Nessuno di loro ne ha una, e il loro unico impegno, si sa, è per distruggerne il più possibile. Ebbene, si diceva, 10 milioni di euro! Per averli Pannella e Bonino sono andati a bussare a tutte le porte. E come sempre, le hanno trovate tutte aperte, a destra come a sinistra. E' sempre successo così. Alla fine i radicali hanno pochissimi voti, ma uomini dovunque: radicali veri; ex radicali ancora affezionati alla casa madre; radicali sotto mentite spoglie, come Della Vedova; radicali in prestito, come Daniele Capezzone... L'elenco di queste personaggi sarebbe troppo lungo, poco meno dell'elenco incredibile di quelli che hanno prontamente firmato, come sempre, l'appello in favore della radio stessa. Tra i firmatari, come ha denunciato Danilo Quinto sulla sempre più bella e coraggiosa Bussolaquotidiana, molti "cattolici". Cattolici dei miei stivali, verrebbe da dire, al cattolico rozzo e reazionario che scrive. Cattolici che ritengono essenziale che lo Stato versi milioni di euro all'uomo, Marco Pannella, che ha rovinato il paese con i suoi referendum nichilisti; alla radio che da anni e anni di batte per: aborto; divorzio; divorzio breve; "rientro dolce" dell'umanità da 6 a 2 miliardi; droga libera; eutanasia; tentativi di incriminare Benedetto XVI per pedofilia; manipolazione genetica; eliminazione seriale degli embrioni per scopi curativi; clonazione... Li volete, questi nomi? Da Pierluigi Castagnetti a Giuseppe Fioroni, da Gianfranco Rotondi a Savino Pezzotta...(http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-i-soldi-di-pannella-2508.htm). E oltre a costoro: la focolarina Maria Letizia De Torre, Dario Franceschini, la prodiana Marina Magistrelli, Eugenia Roccella, Bruno Tabacci... Se avete letto bene i nomi, forse ne avrete notati in particolare due: Eugenia Roccella e Savino Pezzotta. Qualcuno ricorderà bene: i portavoce del Family Day del 2007! Coloro che accettarono senza indugi di rappresentare oltre un milione di cattolici che manifestavano per la famiglia, contro le politiche radicali della sinistra. Queste stesse persone, che ora sostengono Pannella, Bonino e radio radicale, hanno costruito la loro carriera politica anche sul Family Day (grazie al quale sono stati in tv per lunghi mesi e dopo il quale sono entrati in Parlamento). Due parole, in particolare, sull'ex radicale Eugenia Roccella, visto che delle piroette dei democristiani non si stupisce più nessuno. Roccella, dicevo: persona squisita, intelligente, simpatica, lo dico davvero, che però ha il vizietto, per me, di essere ancora pro divorzio e pro aborto. Di essere una fan della legge 194, quella in nome di cui il Tar del Piemonte esclude i volontari pro vita persino dai consultori. Si può, con questo vizietto, rappresentare il mondo cattolico? Eppure Roccella, causa la sua nobile battaglia contro la Ru 486, è diventata improvvisamente editorialista di Avvenire, opinionista dell'Osservatore Romano, portavoce del Family Day, e, quando si volle fare una nomina "cattolica" al ministero strategico della Salute, sottosegretario! Una enfant prodige dietro cui si è mosso, a quanto sembra, l'astuto cardinal Ruini. Ma sono troppo astute, certe tattiche: si scelgono persone a modino, che non urtino la sensibilità laicista, che abbiano ancora gli "amici giusti" e un pedigree presentabile (Roccella è stata una delle principali artefici della legge 194 negli anni Settanta)... peccato che poi ci si debba accorgere di aver portato al governo chi delle idee cattoliche non si fa difensore, né a parole, né coi fatti. Ma così è. Che ci tocchi sentire, un giorno, che una parte dell'8 per mille va data ai radicali e alla loro radio, perché si battono contro la fame nel mondo (incentivando l'eliminazione dei bambini)? Se questi sono i cattolici, può anche succedere...".

Ringrazio l'amico Angelo Fazio che su Facebook ha portato alla mia attenzione questo articolo.
Io trovo che qui ci sia una grande ipocrisia, da una parte e dall'altra.
Infatti, da una parte, il Partito Radicale è sempre stato contro la Chiesa e ha sempre avuto idee intrinsecamente ed estrinsecamente anticlericali.
La sua ipocrisia sta nel farsi aiutare dai cattolici.
Un anticlericale non ha nulla a che fare con i cattolici e con "chi porta la tonaca".
Un antriclericale non può dire: "Sono anticlericale ma mi faccio aiutare dai cattolici e dai preti".
Per contro, sono ipocriti anche molti (non tutti, poiché alcuni di loro lo fanno in buona fede) i cattolici che aiutano Radio Radicale, un'emittente radio che attacca sistematicamente la Chiesa ed inneggia all'aborto e all'eutanasia, cosa che fa il suo partito di riferimento, il Partito Radicale.
Poiché credo nella buona fede, non faccio processi contro nessuno ma essere cattolici significa essere contro il divorzio, l'eutanasia, il matrimonio gay, la legalizzazione della droga e l'aborto e credo che significhi anche non rafforzare chi sostiene queste idee.
Cordiali saluti.

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.