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domenica 4 dicembre 2011

CASTEL D'ARIO, RICONSACRIAMO LA CHIESA DI SUSANO!



Cari amici ed amiche.

Leggendo un articolo che l'amico Angelo Fazio ha messo su Facebook.
Esso è intitolato "Lepanto, no al mito ma la battaglia fu decisiva".
Questo articolo parla della battaglia di Lepanto, battaglia di cui ho parlato anch'io più volte.
Un esempio è l'articolo che ho scritto su questo blog e che è intitolato "Messina e la battaglia di Lepanto".
Ora, a Lepanto ci andò anche un mantovano, un tale Paolo Emilio Gonzaga, conte di Novellara, la cui famiglia fu un ramo cadetto della stirpe dei Gonzaga di Mantova.
Nel 1614, questa persona fece fare un convento ed una chiesa nel borgo di Susano, una frazione del Comune di Castel d'Ario, un Comune della Provincia di Mantova che è noto per avere dato i natali a Tazio Nuvolari e per il risotto e che non è lontano da casa mia.
La bellissima chiesa di Susano ed il convento ad essa annesso sono opere dell'architetto Antonio Viani e fu intitolata a Santa Maria Assunta.
Nel 1622, i frati dell'Ordine Domenicano presero possesso della struttura e vi rimasero fino al 1787, anno in cui l'imperatore Giuseppe II d'Asburgo soppresse il convento.
Guarda caso, l'attuale chiesa parrocchiale di Castel d'Ario (che fu realizzata più di un secolo dopo) è dedicata a Santa Maria Assunta.
Sembra quasi che essa fosse stata fatta in previsione della soppressione della chiesa di Susano.
La struttura passò alla duchessa di Modena ed ebbe a che fare anche con altre importanti famiglie, come i Cybo e persino i Rothschild.
Purtroppo, negli anni '70 del secolo scorso, il convento e la chiesa caddero in rovina. La chiesa venne sconsacrata e le opere d'arte che essa aveva furono trafugate.
Addirittura, dentro quella chiesa c'erano anche opere di Rubens.
Solo negli anni '90, la chiesa ed il convento furono restaurati.
Una parte del convento è oggi occupata dal ristorante "Il Conventino", in cui si mangia un ottimo "Risotto alla Pilota" .
La chiesa è oggi un auditorium mentre il resto del convento è stato adibito a "Città degli antiquari".
Ora, io credo che con il convento ci si possa fare quello che si vuole ma che la chiesa sia da riconsacrare e da riaprire al culto.
Infatti, ritengo giusto che gli abitanti di Susano abbiano la propria chiesa dato che la chiesa parrocchiale di Castel d'Ario potrebbe risultare, forse, un po' troppo lontana per chi è anziano e non ha nessuno che possa portarlo al luogo di culto.
Io (che sono un amante dei giri bicicletta) ho fatto la strada che da Susano va a Castel d'Ario, a bordo della mia mountain bike.
Posso confermare che non è affatto comoda.
Se non è comoda per me, che ho trentun'anni (o meglio trentadue, il 03 gennaio prossimo), figuriamoci per un settantenne o per un ottantenne.
Inoltre, la strada è anche pericolosa perché è una via importante, l'ex Strada Statale 10, la "Padana Inferiore".
E' una strada molto trafficata.
Inoltre, vi è anche una questione storica e culturale, per non dire simbolica.
Nella chiesa di Susano riposano ancora le spoglie di Paolo Emilio Gonzaga.
Quel luogo fu voluto da una persona che combatté per la cristianità in Europa, a Lepanto nel 1571.
Quindi, trovo che sia, quantomeno, incoerente il fatto che un luogo (forse costruito come ex-voto) sia sconsacrato.
Ricominciamo a ripristinare certi valori.
Se il convento fosse di mia proprietà, io mi metterei una mano sulla coscienza.
Spero che chi di dovere faccia altrettanto.
Cordiali saluti.

12 commenti:

  1. Sono d'accordo che la chiesa di Susano ora che è stata restaurata e non è più in quello stato pietoso in cui versava fino al 1993,sarebbe opportuno riconsacrarla e riaprirla al culto,non dico di celebrare la S.Messa tutte le festività ma almeno due volte al mese,di modo che gli anziani,anche se pochi,possano avere il proprio edificio di culto,e non c'entra il fatto che Susano abbia poco più di 60 abitanti,anche l'altra frazione casteldariese,cioè Villagrossa,che non enumera tanti abitanti di più di Susano,possiede la propria chiesa parrocchiale in cui la S.Messa viene celebrata regolarmente ai festivi alle 9.30.Lavorando poi in Comune a Castel D'Ario credo che sia anche una questione di orgoglio campanilistica riutilizzare un edificio storico come la chiesetta di Susano.

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  2. Sono d'accordo!
    Va detta anche un'altra cosa.
    La parrocchia di Villagrossa è gestita dal parroco di Roncoferraro e non da quello di Castel d'Ario.
    Io, che sono di Roncoferraro, parlo con cognizione di causa.
    A differenza di Roncoferraro, Castel d'Ario non ha altre frazioni, all'infuori di Villagrossa e di Susano.
    Quindi, il parroco di Castel d'Ario potrebbe gestire tranquillamente anche la chiesa di Susano.
    Cordialità.

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  3. sì ma tieni conto che il parroco di Castel D'Ario insegna anche teologia e quindi ha poco tempo per la sua parrocchia,figuriamoci reggere due chiese sussidiarie.Sarei curioso di vedere l'interno della chiesetta di Susano,che,pur depredata dei suoi arredi,dev'essere pregevole come fattura.Carino il campanile che reca ancora delle campane con ceppi e incastellature in legno,quindi molto antiche.Ciao Alessandro

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  4. Se il parroco di Castel d'Ario è occupato, a Susano potrebbe andare un altro prete.
    Io credo che basti essere organizzati.
    La chiesetta, purtroppo, è spesso chiusa.
    Ciò è un peccato.
    L'interno, comunque, è tipico di una chiesa barocca, anche se putroppo, è spoglio.
    Cordialità.

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  5. Io sono convinto che il riutilizzo della chiesetta di Susano sarebbe forse possibile se gli abitanti della minuscola frazione facessero sentire la loro voce...non è detto che la riconsacrazione avvenga ma si sa che l'unione fa la forza,e quindi tutto può essere...
    E'anche vero che Susano è un cumulo di corti e vecchie case e se ci fosse un'espansione anche nella frazione oltre che nel capoluogo le esigenze,anche religiose,muterebbero,ma trovandosi a metà strada fra Castel D'Ario Gazzo e Bigarello gli abitanti per quanto riguarda le S.Messe,preferiscono giostrarsi fra le chiese di questi tre paesi,tanto più che soprattutto la parrocchia di Bigarello è più vicina e la strada che ad essa conduce è un tantino meno trafficata e pericolosa della statale 10.Bella la foto dell'interno della chiesetta di Susano,l'hai scattata tu?io ci vedo,almeno da quei particolari emergenti nella foto,anche particolari neoclassici come gli archi a tutto sesto e le colonne che sostengono l'aula della chiesa.Ciao Alessandro

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  6. La foto non è stata scattata da me, anche se sono andato più volte sul luogo e una volta ho anche mangiato nel vicino ristorante, "Il Conventino".
    Tra l'altro, sto prendendo informazioni sulla chiesa di Susano.
    Sono un appassionato d'arte.
    Sono d'accordo con te sulla questione di Susano.
    Susano ha grosse potenzialità, visti gli edifici che ha.
    Ad esempio, il convento (senza la chiesa, che sarebbe da riconsacrare) potrebbe essere riconvertito in un centro congressi o in un agriturismo.
    La villa (che si trova lì vicino) potrebbe essere trasformata in un relais.
    Se io fossi il proprietario della villa farei così.
    Così, potrebbe esserci l'espansione di lei parla.
    Immagini la ricchezza che si potrebbe produrre da simili attività, che farebbero bene a tutto il Comune di Castel d'Ario.
    Purtroppo, la gente si disinteressa di tutto ciò che la circonda, salvo poi, arrabbiarsi quando vede i propri interessi particolari lesi.
    Il discorso, ad esempio, vale per il mio Comune, Roncoferraro.
    Manca l'iniziativa.

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  7. Ho parlato con alcuni dei dipendenti del Comune ai quali faccio capo per il censimento ISTAT(dato che ahimè lavorerò a Castel D'Ario solo per questo periodo)e mi han detto che la questione del convento di Susano abbandonato a sè stesso è una spina nel fianco per i casteldariesi evitano di parlarne perchè sanno di averla combinata grossa trascurando un elemento artistico di pregio come la chiesa di Susano che,mi dicono,nonostante sia piccola,era più ricca di opere della chiesa parrocchiale di Castel D'Ario...peccato che sia andata a finire così...almeno però si è evitato il crollo totale e la si è riportata in uno stato dignitoso...il problema dell'uso dell'ex edificio religioso sta nel fatto che è privato e l'iter che auspichi tu,cioè di riconsacrarla sarebbe lungo e brigoso,nel senso che dovrebbe passare di proprietà o della parrocchia di Castel D'Ario o della curia vescovile di Mantova.Ciao Alessandro

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  8. Questa è una notizia importante e la ringrazio per avermela riferita.
    Il fatto che i casteldariesi ritengano che la struttura in questione sia un peso deve essere un motivo in più per renderla utile a tutti.
    Effettivamente, il fatto che l'ex-chiesa sia privata può essere un problema.
    Infatti, dipende anche dal privato.
    Per riconsacrare l'ex-chiesa, servirebbe una mediazione con il privato stesso e con gli enti preposti.
    Tra questi, cito anche il Ministero dei Beni Culturali.
    Cordiali saluti.

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  9. Ho scritto un altro articolo, riguardo all'argomento.
    Segua il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/12/comera-castel-dario-nel-medio-evo.html.
    Cordiali saluti.

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  10. Riguardo ai dipinti della chiesa ,non sono stati trafugati.Esempio riapparso alla mostra
    Rubens a Palazzo Ducale dal 09/09/al 11/12/2005
    il dipinto di Francesco Marcoleoni ``Deposizione della Croce``
    1610/1614 Collezzione Privata

    Saluti

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  11. Questa non è una bella notizia ma è una bellissima notizia.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.