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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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martedì 27 dicembre 2011

LA STORIA IN UN QUADRO


Cari amici ed amiche.

Il 27 dicembre di dieci anni fa, iniziai a studiare la storia inglese dei secoli XVI e XVII.
Per festeggiare questo "anniversario", vi mostro questa tavola dipinta da un pittore anonimo che mostra il noto re Enrico VIII Tudor (Henry VIII Tudor 1491-1547) ritratto con il suo figlio e successore Edoardo VI (Edward VI 1537-1553) ed il Papa.
In questi dieci anni, ho imparato a conoscere i vari personaggi della storia inglese.
Proprio perché ho imparato a conoscere i personaggi, incomincio a fare delle considerazioni sul dipinto che ho riportato qui sopra.
In primo luogo, nel dipinto, re Enrico VIII è raffigurato sul letto nell'atto di indicare suo figlio che si trova al centro della scena.
Conoscendo il personaggio in questione, so che egli aveva una forte volontà di egemonia.
In tutti i quadri che lo raffigurano, re Enrico VIII è sempre rappresentato al centro della scena ed è sempre raffigurato in ottima salute.
Se guardate, ad esempio, il quadro che lo raffigura con la sua famiglia, lui si trova al centro della scena e siede sul trono.
Anche l'autore di questo quadro è ignoto.
Se guardate anche il quadro di Hans Holbein il giovane che è intitolato "Portrait of Henry VIII" , noterete che il re è raffigurato in ottima salute ed in abiti regali.
Invece, il re raffigurato sulla tavola che ho riportato qui sopra è raffigurato come malato e prossimo alla morte.
Forse, quando quest'ultimo quadro fu fatto, re Enrico VIII potrebbe essere già morto.
Infatti, conoscendo il personaggio, non credo egli avrebbe avuto piacere a farsi ritrarre malato.
Del resto, i monarchi non dovevano mostrare difetti fisici e quant'altro.
Pensiamo, ad esempio, agli imperatori bizantini.
Un imperatore bizantino non doveva avere difetti fisici perché egli rappresentava il potere di Dio sulla Terra.
Il miglior modo per eliminare un imperatore deposto non era ucciderlo ma accecarlo o provocargli un difetto fisico.
Tanti imperatori di Costantinopoli furono accecati, per essere messi fuori gioco.
Lo stesso discorso valse anche per i sovrani occidentali e per lo stesso re Enrico VIII.
Ad avallare le tesi del ritratto postumo di re Enrico VIII sono anche altri particolari del quadro.
Alla sinistra di Edoardo VI, vi sono dei personaggi.
Tra questi sono riconoscibili Edaordo Seymour, duca di Somerset e zio e tutore del nuovo re, e l'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer.
Infatti, quando salì al trono, re Edoardo VI era un bambino e non aveva ancora compiuto dieci anni.
Il duca Edoardo Seymour è raffigurato in piedi.
Questo dettaglio è molto importante.
Mentre gli altri personaggi sono inginocchiati, il Seymour è in piedi.
Questo significa che il vero potere non fu in mano al re ma a suo zio.
In questo quadro, non compare Maria, la figlia di primo letto del re (e della prima moglie Caterina d'Aragona) che sarebbe stata l'erede più prossimo, in caso di morte di re Edoardo VI.
Altri particolari da notare sono le parole che compaiono sul quadro.
Le parole scritte sul quadro sono particolari.
Esse sono scritte in inglese (e non in latino) e recitano e veri e propri slogan contro le pratiche cattoliche.
La cosa è avallata dal fatto che si trovino vicino al Papa, la cui testa è schiacciata da una Bibbia
Il Papa raffigurato potrebbe essere Clemente VII (1478-1534), il Papa che rifiutò di concedere il divorzio da Caterina d'Aragona a re Enrico VIII, o Paolo III (1468-1549), il Papa che cercò di mediare fino all'ultimo anche con re Edoardo VI, con cardinale Capodiferro, ma che non riuscì a riportare l'Inghilterra in comunione con Roma.
Il fatto che la Bibbia schiacci la testa del Papa sta a significare che la Salvezza proviene dalla fede e dalla Scrittura, nella visione protestante.
Infatti, anche dopo lo scisma del 1534, re Enrico VIII mantenne i dogmi cattolici.
Con re Edoardo Vi, invece, la religione in Inghilterra assunse tutte le connotazioni del protestantesimo.
Sotto re Edoardo VI, le chiese furono spogliate delle statue e degli arredi ispirati al cattolicesimo, i preti poterono sposarsi e furono privati di ogni carattere sacrale, la Comunione fu celebrata sotto le due specie liturgiche, furono ridotti i Sacramenti, fu abolito il culto della Madonna e dei Santi e la Messa fu celebrata in inglese. Sotto re Enrico VIII, queste idee furono condannate ma le cose cambiarono sotto re Edoardo VI.
Quindi, possiamo dire che questo quadro fu posteriore rispetto al 28 gennaio 1547 (gorno della morte di re Enrico VIII) e ci fu già il protestantesimo.
Un altro particolare è rappresentato dai personaggi vicini al Papa.
Alla sinistra del Papa vi sono un chierico che guarda dall'altra parte.
Forse, questi rappresenta colui che vuole evitare un'imminente rovina.
Infatti, sotto re Edoardo VI, i preti cattolici (anche quelli che appoggiarono re Enrico VIII) non vissero bene.
Sempre alla sinistra del Papa vi è un altro personaggio che somiglia all'imperatore Carlo V, colui che fece sì che il primo matrimonio di re Enrico VIII non fosse annullato, visto che Caterina d'Aragona era sua zia.
Il suo volto è sconvolto. Infatti, la nascita di Edoardo VI fu come una scure su possibili rivendicazioni dinastiche degli Asburgo.
Dall'altra parte, ai piedi del letto di re Enrico VIII, vi sono due frati.
I loro facce ricordano quelle delle becere caricature fatte sugli ebrei da una certa stampa antisemita.
Effettivamente, re Enrico VIII soppresse i monasteri (1540) ed i monaci e le suore furono perseguitati ed additati allo stesso modo in cui furono additati gli ebrei dalla propaganda nazista. Infatti, i monaci furono additati come "arraffatori", "stregoni" , "parassiti" ed "usurai".
Inoltre, l'arcivescovo Cranmer è vecchio, con la barba.
Quindi, possiamo dire che, se fossimo vissuti nell'Inghilterra di quel tempo ed avessimo visto dipingere quel quadro, l'unico personaggio che non avremmo visto sarebbe stato re Enrico VIII, poiché era già morto.
La storia inglese è appassionante.
Soprattutto l'epoca dei Tudor (1485-1603) e degli Stuart (1603-1688) fu un'era di grande sviluppo ma anche di grandi contrasti.
Ci furono anche delle guerre, delle rivoluzioni e dei martiri (San Giovanni Fisher, San Tommaso Moro e San Carlo I Stuart).
In essa si possono capire tante cose di una nazione che cerca di mantenere i propri valori, nonostante le rivoluzioni e la secolarizzazione attuale.
Io avevo fatto una proposta al Comune di Roncoferraro.
Infatti, avevo proposto di dedicare una giornata alla storia britannica, tenendo conto del fatto che qui nel Mantovano potrebbero esserci monumenti fatti con maestranze inglesi.
Leggete il testo dell'istanza:

"

Proposta


Egregio signor Sindaco, signor Assessore, signori membri della Giunta e del Consiglio comunale di Roncoferraro.


Vorrei proporre un avento culturale dedicato alla storia e alla cultura inglese e al rapporto che essi ebbero (e tuttora hanno) con l'Italia e con la nostra realtà.

Tra Italia ed Inghilterra vi sono forti legami storici e culturali.

Ad esempio, nell'Isola di Man vi è un simbolo simile a quello della Regione Sicilia e nella cripta della cattedrale di Canterbury vi sono archi simili a quelli delle chiese siciliane di epoca normanna.

Inoltre, in Sicilia vi fu una forte comunità inglese che, ad esempio, inventò il Marsala, il noto vino liquoroso. Vi consiglio di leggere questo mio articolo intitolato “Storia di una famiglia inglese in Sicilia”, il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/storia-di-una-famiglia-inglese-in.html.

La cultura inglese, però, potrebbe avere anche dei legami con la nostra realtà. Ad esempio, il Santuario della Beata Vergine di Grazie potrebbe essere stato realizzato anche con maestranze inglesi. Il tutto è documentato nell'articolo intitolato “Un grande potenziale, il Santuario della Beata Vergine di Grazie, San Gabriele e gli Inglesi”, http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/un-grande-potenziale-il-santuario-della.html.

Vorrei proporre, quindi, una “Tavola rotonda” o un convegno che abbia come tema centrale la storia e la cultura inglese. In questo convegno si potrebbero trattare i personaggi importanti (come i re Alfredo il Grande, Guglielmo I, Riccardo I, Enrico VIII, Carlo I ed Elisabetta II o gli uomini di cultura come Ruggero Bacone, Tommaso Moro, Isaac Newton o Alexander Pope) ed i fatti salienti della storia inglese.

Inoltre, si potrebbe anche parlare del rapporto tra gli inglesi e l'unità d'Italia.

Ne parlai nel mio articolo intitolato “Commento sul libro “L'Inghilterra contro il Regno delle Due Sicilie”, http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/commento-sul-libro-linghilterra-contro.html.

Si potrebbe anche organizzare una liturgia fatta con il rito anglicano, secondo la Costituzione apostolica “Anglicanorum coetibus”. Qui si potrebbe coinvolgere la parrocchia.

Io penso che un simile evento sarebbe utile ed istruttivo anche per comprendere meglio la nostra storia.

Cordiali saluti.".


Mi sarebbe piaciuto un evento simile. Peccato che non sono stato ascoltato.
Avrei avuto tutto il materiale culturale per fare un evento degno di questo nome.
Termino con una poesia con cui ho "tradotto" il quadro.

ALL FLESHE IS GRASSE

"THE WORD OF THE LORD ENDURETH FOREVER".

Com'ebbenu...cusì ancor anu...di la Viritati...
ché nta Palora stani...questi palori...
chì ci dissi Diu...et pè nuautri sarvari da li piccati...
chì Carne si fici, murìu et ebbe a risorghje!

Ma ùn fù cusì...quandu da lu craspu di racina...
più lu Sangue ùn vistiru l'omini...
comu Cristu nto pani...et tuttu finìu su la rina!

Cusì tuttu finìu su lu mare...pè fà la guerra...
et la Scrivitura mittìu rè Arricu su lu capu di lu Papa...
comu gogna et ùn fù curona...et la Razia pirdìu la Ngriterra!

Cusì ficiru di la Viritati guerra...
puru si in fede bona...come di quelle palori armi...
et onne fogghia rossa si fici et fù unu voceru...
et tanti nnuncenti...su li scali pè lu Celu...ebbenu li parmi!

Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".