Cari amici ed amiche.
Su Facebook, ho letto questa nota che parla del libro di Rino Cammilleri che è intitolato "La vera storia dell'Inquisizione".
Essa recita:
"LA VERA STORIA DELL'INQUISIZIONE....come non l'avete MAI sentita!
Da sempre l’Inquisizione è stata l’argomento polemico principale contro i cattolici e la Chiesa. Ormai è passata nel gergo comune per indicare efferatezze, intolleranza e il contrario, insomma, dell’amore cristiano. I cattolici ne parlano con imbarazzo, cercando di evitare l’argomento, quasi vergognandosene.
Ma l’ignoranza della storia non serve a niente; anzi, è controproducente. Cosa fu veramente l’Inquisizione? Fu davvero quel mostro che ci hanno raccontato? Oppure le cose stanno in modo diverso? Come si è formata la «leggenda nera» su di essa? Come deve rispondere un cattolico interpellato sul tema?
In questo libro si fa luce sull’argomento, in un agile testo che utilizza il meglio della moderna ricerca storica. Già, perché gli storici accademici sanno bene come stanno le cose. Solo che i loro ponderosi tomi quasi mai arrivano al grande pubblico. Con la prefazione di Franco Cardini.
Istituita all'inizio del Trecento, l'Inquisizione, pur avendo dominato gli
stati cattolici per quasi cinque secoli, rappresenta una delle pagine meno
conosciute della storia d'Europa. Dall'analisi di numerosi documenti emerge
ora il profilo di un'istituzione dai metodi severi e ben distante
dall'iconografia attribuitagli per lungo tempo. Vengono analizzati i processi
inquisitori e l'operato dei tribunali, con particolare attenzione alle figure
dei protagonisti, da Dolcino a Giordano Bruno, da Torquemada a Michele
Serveto, fino a quelli minori, nell'intento di superare i luoghi comuni e i
pregiudizi che da sempre gravano sull'Inquisizione e di arrivare alla verità
su una delle questioni più dibattute della storia della Chiesa.
Agile pamphlet con una pregevole prefazione di un grande medievista (Franco Cardini) nella quale si legge: " Quanto a caccia alle streghe e a inquisizione, studiosi di pur differente orientamento (e nessuno di essi sospettabile di filocattolicesimo) - quali Levack, Bennassar, Prosperi e Tedeschi - hanno ribadito con varie e ben documentate argomentazioni come i tribunali inquisitoriali fossero ben lungi dall'essere quegli strumenti di cieco fanatismo e di feroce ottusità che la divulgazione storica fondata sulla pamphlettistica sette-ottocentesca si è ostinata - e, ohimè si ostina - a presentare". Sconsigliato a giacobini e anticlericali per partito preso.".
Consiglio a tutti di leggere il succitato libro.Intorno all'Inquisizione nacquero vere e proprie leggende che furono dettate più dal pregiudizio di una certa cultura attuale che da un'attenta analisi dei fatti storici.
In primo luogo, l'autore della nota cita personaggi come Dolcino.
Questi era un frate eretico vissuto nel XIV secolo nella zona intorno a Vercelli.
Le sue predicazioni furono datate nel 1304.
La setta fondata da Dolcino fu una delle peggiori sette ereticali.
Lui ed i suoi adepti dissero di vivere come i primi apostoli di Cristo.
In realtà, si macchiarono di crimini assurdi, arrivando anche ad uccidere i bambini cattolici.
Inoltre, l'Inquisizione non ebbe certo il monopolio della violenza.
Anzi, le statistiche dicono che il maggior numero di condanne sul rogo fosse stato nei Paesi protestanti, ove certe ossessioni sataniche erano sentite maggiormente.
I numeri non sono cattolici, protestanti o di altra religione. Sono numeri.
Inoltre, basti ricordarsi anche di veri e propri atti di efferata violenza.
Cito, ad esempio, le rivolte contadine nella Germania del XVI secolo.
I contadini arrivarono a compiere veri e propri atti di violenza ed anche lo stesso Martin Luther, che diede inizio alla Riforma protestante, condannò tali atti.
Ricordo anche quello che accadde a Munster, una città della Germania, nel 1534.
Qui gli anabattisti (un movimento protestante che rifiutava il Battesimo dato ai bambini) instaurarono una vera e propria dittatura e chi non si piegava, a prescindere dal fatto che esso fosse stato cattolico o protestante di altra confessione, veniva ucciso.
Ricordo anche l'uccisione dell'umanista antitrinitario di origine spagnola Michele Serveto, nel 1553.
Questi, infatti, fu condannato al rogo da Giovanni Calvino, il riformatore protestante che instaurò a Ginevra uno Stato teocratico e fanatico.
Ricordo anche quello che accadde in Inghilterra nel XVI secolo, durante i regni di re Enrico VIII, Edoardo VI ed Elisabetta I, che furono caratterizzati da persecuzioni, sia contro i cattolici e sia contro i protestanti, come anche quello che accadde sotto la dittatura di Oliver Cromwell, periodo in cui i cattolici furono duramente perseguitati.
Quando si parla di storia inglese, si parla tanto di quello che fece la regina Maria I Tudor (1516-1558) contro Thomas Cranmer e gli altri protestanti.
Ricordo anche che, sotto la Maria I, gli Irlandesi non se la passarono bene, sebbene questi fossero cattolici come la regina.
Inoltre, vi invito a rileggere i discorsi di Martin Luther contro gli ebrei.
Se vogliamo ancora parlare di morti, parliamo anche delle vittime di Hitler, Stalin, Ceausescu e Pol Pot.
Sull'Inquisizione furono create delle leggende.
Se si legge bene la storia, però, si può capire che esse non hanno nulla di vero.
Cordiali saluti.
Non hai parlato di crociate, Giordano Bruno, Galileo, Campanella , Giulio Cesare Vanini e molti altri. Anzi hai parlato solo dei crimini dei protestanti... Ma se io uccido una persona posso dire che sono un bravo ragazzo solo perché Hitler ne ha fatte uccidere milioni?
RispondiEliminaChi uccide non è mai bravo.
RispondiEliminaIl problema è che molti dicono che l'Inquisizione avesse fatto il maggiore numero di crimini in assoluto.
Io dico solo che la realtà è ben diversa.
vabbé fucilò ma se non sta al primo crimine per i crimini commessi ma cmq ne ha commessi, qual è il giudizio complessivo?
RispondiEliminaSull'Inquisizione sono state dete tante cose false.
RispondiEliminaE' stata, INGIUSTAMENTE, bollata come l'artefice di tutti i crimini possibili.
La storia dice che non è così.