Cari amici ed amiche.
Da Youtube, ho preso questa scena del film horror del 2001 "Dagon, la mutazione del male", un film del 2001 che è stato diretto da Stuart Gordon e che è stato ispirato ai racconti del romanzo di Howard Philip Lovecraft "La maschera di Innsmouth".
Questo film parla di un naufragio di un gruppo di ragazzi presso la costa spagnola.
Ad un certo punto si sono imbattuti in un villaggio che si chiamava Inboca, un villaggio i cui abitanti facevano sacrifici umani e che avevano un aspetto strano ed invocavano un demone, Dagon, una divinità nota anche alla Bibbia. Infatti, Dagon era un dio dei Filistei, il popolo di Goliath e di Dalila.
La scena che ho preso mostra il racconto di Ezequiel, l'unico uomo rimasto ad Inboca, che parlava degli abitanti che abbracciarono il culto di Dagon e rinnegarono Cristo, distruggendo le immagini sacre della chiesa ed ammazzando il sacerdote.
Ho preso la scena di questo film come spunto per parlare di quanto sta accadendo ora.
La scena terribile della distruzione del crocifisso e delle immagini della Vergine Maria e dei Santi ricorda tanti accadimenti tristi della nostra storia, dalla distruzione del Tempio di Gerusalemme (nel 70 AD) alle trasformazioni delle chiese cipriote in moschee (nel 1571) alla scristianizzazione della Rivoluzione francese fino a quello che accadde nei Paesi comunisti, Unione Sovietica in testa. Anche in Occidente vi è una sempre maggiore intolleranza verso la crisitianità. Basta leggere l'articolo scritto su "La Bussola Quotidiana" ed intitolato " A Trento, come ai tempi di Erode" . Una ragazza è stata costretta ad abortire, nonostante ella avesse dato parere favorevole alla nascita del figlio.
Forse, il "nuovo Dagon" è l'egoismo umano, un'idea di società in cui viene prima l'io e in cui la dignità umana viene sacrificata sull'altare dell'ideologia politica e del successo personale.
Oggi vi è una sempre maggiore cristianofobia.
Questa cristianofobia, però, non agisce con le armi ma con la parola e con la cultura.
Questa cristianofobia agisce con l'insulto verso chi difende certi valori, come la vita, e con l'irrisione verso la pratica religiosa, che viene spesso bollata come "roba per vecchiette" o "superstizione".
Questa idea di società porterà l'uomo alla rovina.
Leggete questo testo che l'amico Angelo Fusco mi ha inoltrato su Facebook:
"A proposito della piaga dell'aborto vi segnalo una riflessione dello scrittore canadese Michael D. O'Brien tratta dal suo ultimo libro: “L'attesa. Storie per l'Avvento, riportato da La Bussola Quotidiana. Al link c'è anche il breve cartone della Disney ispirato al 'Canto di Natale' di Dickens, da cui parte la riflessione.
Vi auguro di continuare un buon cammino di Avvento.
Breve passo dell'articolo:
Nell’imminenza del Natale, Scrooge commisera il suo impiegato Bob Cratchit; pensa che abbia troppi bambini e che sia stata la sua (di Bob) sconsideratezza al riguardo ad averlo costretto a una vita da schiavo e in povertà assoluta.
Il figlio malato di Bob, Tiny Tim, è uno degli aspetti più disperati della vita dei Cratchit, pensa Scrooge senza un minimo di compassione. Nell’introduzione a una vecchia edizione del libro, G.K. Chesterton scrisse: «Per rispondere a chiunque parli di scarti della popolazione basta chiedere loro se si sentono degli scarti di popolazione e, se la risposta è negativa, come fanno a saperlo».
Molta gente moderna, ingannata dalla propaganda del “sovrappopolamento” e contagiata dalla paura e dalla solitudine, sarebbe d’accordo con Scrooge nel dire che Bob Cratchit e sua moglie hanno inquinato il pianeta con troppi piccoli Cratchit. Di certo, direbbe questa gente, Bob avrebbe dovuto fare affidamento su una forma più efficace di controllo delle nascite! Se non fosse stato così egoista, si sarebbe fatto una vasectomia molto tempo prima. O forse, sua moglie avrebbe dovuto farsi legare le tube. E un aborto o due prima dell’intervento avrebbero provveduto a una protezione a posteriori, così da assicurare una qualità di vita molto migliore alla loro famiglia. Vien da chiedersi, anche, cosa direbbe un genetista odierno riguardo a Tiny Tim. Sarebbe diventato il perfetto candidato per la selezione genetica, l’espulsione precoce, gli studi sugli organi o la sperimentazione fetale? E cosa ne sarebbe stato del povero vecchio Scrooge? È evidente che quest’uomo proviene da una famiglia problematica. Se la qualità della sua vita non è più tollerabile, non dovrebbe forse mettersi a pensare di programmare una “morte dignitosa”? E poi, se le sue condizioni non lo permettono e A proposito della piaga dell'aborto vi segnalo una riflessione dello scrittore canadese Michael D. O'Brien tratta dal suo ultimo libro: “L'attesa. Storie per l'Avvento, riportato da La Bussola Quotidiana. Al link c'è anche il breve cartone della Disney ispirato al 'Canto di Natale' di Dickens, da cui parte la riflessione.
Una strana società, la nostra. Leggi assolutamente bizzarre e leggi profondamente scellerate vengono attualmente discusse in molti circoli, come se fossero opinioni ragionevoli. Tutta questa retorica fa sì che l’uomo moderno cerchi dappertutto e affannosamente delle soluzioni per questioni umane basilari, cioè le cerca ovunque tranne che nell’unico posto dove la vera risposta può essere trovata. Si affida a facili rimedi per evitare il sacrosanto privilegio della vita, che al Signore sembrò perfetto rivestire della carne, e per evitare tutte le responsabilità che derivano da ciò. L’uomo è arrivato a credere, consciamente o meno, che la salute, la fertilità, la generosità siano problemi che occorre limitare, cambiare o controllare a ogni costo. Questa impostazione mentale, sia a livello personale sia come pensiero dominante del Paese, è la ricetta di un disastro. «Dove manca la Parola, il popolo sarà perduto», scrive l’autore dei Proverbi. «Chi cercherà di salvare la sua vita la perderà», ha detto Gesù.Vi auguro di continuare un buon cammino di Avvento.".
Fusco mi ha anche segnalato questo blog "A tempo di blog".
Purtoppo, Fusco dice la verità. Questa società sta rifiutando il valore fondamentale della vita che viene ritenuta un privilegio per pochi e non un diritto fondamentale, sacro ed inviolabile di ognuno.
Anche questo è un prodotto della cristianofobia.
Credo che noi tutti dobbiamo riflettere.
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