Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 23 dicembre 2011

BUON NATALE!






Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l'anziano!
Spingi gli uomini a deporre le armi
e a stringersi in un
universale abbraccio di pace!
Invita i popoli, misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri creati
dalla miseria e dalla disoccupazione,
dall'ignoranza e dall'indifferenza,
dalla discriminazione e dall'intolleranza.
Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi liberandoci dal peccato.
Sei Tu il vero e unico Salvatore,
che l'umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della Pace, dono di pace all'intera umanità,
vieni a vivere nel cuore di ogni uomo
e di ogni famiglia.
Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia!
Amen.

(Preghiera di Giovanni Paolo II)

Cari amici ed amiche.

Alcuni amici su Facebook (Paola Maria Vettore, Angelo Fazio, Donatella Cosco, Arild Kare Edvardsen e Stefania Ragaglia) mi hanno fatto avere delle foto ed io le ho messe su questo blog.
La preghiera del Beato Giovanni Paolo II mi è stata inoltrata dall'amica Stefania Ragaglia.
Domani sarà il Santo Natale di Nostro Signore.
Questa festa non è un semplice scambio di auguri e regali o il fare il presepio e l'albero di Natale.
Il Natale è la festa in cui ogni uomo deve ritrovare sé stesso nel suo rapporto con gli altri e con Dio, quel Dio che si fece uomo in Gesù Cristo suo Figlio Unigenito.
Se non ci si ricordasse di questo, i regali, i biglietti di auguri, gli alberi di Natale ed i presepi sarebbero delle belle cose (molto poetiche) ma non avrebbero alcun significato intrinseco.
Invece, il Santo Natale è la festa in cui l'uomo si trova nudo ed innocente di fronte a Dio, come fu nudo ed innocente quel bambino che nacque a Betlemme 2011 anni fa, quel bambino che nonostante fosse Dio si fece uomo ed accettò la condizione umana, ad eccezione del peccato.
A volte, basta poco per essere realmente umani a Natale.
Cito, come esempio, la storia di alcuni ragazzi austriaci che andarono in Terra Santa, a Betlemme.
Questi accesero una lampada per un loro amico, un bambino malato di Linz.
Da questo gesto, nacque una pratica, quella della lampada della pace di Betlemme che viene distribuita per tutta l'Europa.
Una di queste è qui, nella parrocchia di Roncoferraro, Mantova.
Quei ragazzi fecero un gesto che fu apparentemente insignificante ma che in realtà contò molto.
Questa storia è stata raccontata dal nostro parroco, don Alberto Bertozzi, durante la Messa.
Mi ha commosso a tal punto che ad essa ho dedicato una mia poesia intitolata "U carusu di Lentia".
Questa storia ci insegna che anche solo una parola buona detta a chi vive in difficoltà può fare molto.
Quando le persone considerano i loro simili come importanti, si ridà a questi ultimi una dignità ed una speranza di essere realmente umani.
Ricordiamoci ciò.
Ora vi faccio leggere due mie poesie, tra cui quelle che ho citato

U CARUSU DI LENTIA


Sicuru...accussì fù di caritati l'opira...

et certu 'n viritati...bona ntâ Casa di lu Pani...

la cità di Bethlehem...chì fù...comu hè...

quannu accende ficiru di luci...

accussì 'n spiranza chjuca una xhiamma...

chisti figghi d'Austria...comu dissiru di Cristu palori et vuci...

pì chiddu malatu carusu di Lentia...

et accussì vinni l'Amuri...pì l'Europa...di Diu la potentia.




KALA CHRISTOUGENNA


Kala Christougenna!


Sì...a lo core di ‘gnuno et a lo so’ pensiero...

move da mio la vuci come da questa penna...

chì si tu ùn fussi...o Speme...sì ntô Battendiero...

poscia lo Buscu Salvaticu...sì ntâ so’ gura...

sé a jittari l’omo avarìa ntâ pavura!


Kala Christougenna!


Sì a voi, de la Ngriterra...Santu Carlu rè,

chì come ntâ vita...aviste in more duluri,

come voi...o Santu Custantinu mpiraturi...

chì martyr fuste a la Porta di Santu Rumanu ntâ Città...

et a li Santi Fabianu et Gabriele...

come de la nostra Ghjesgia...a l’altri movo a cantà!


Kala Christougenna!


Sì a te pure...o me’ amicu errante Cristianu...

et fratellu quasi chì fusti...eiu movo te a pirdunari,

quellu chì facistu, forse per di politica mali questu talianu,

et pace...chì in lutto tu pur abbia...ché ùn sè tu Ghjuda...

ma in error com’eiu chì sò et Santu chì niuno a fari avarìa!


Kala Christougenna!


Sì...a voi de la mio famidda et me’ amici,

co’ lo curato Mazzolari et Santa Paula,

et a lo mondo tuttu et a li me’ nimici...

chì sii et ghjustu, come chì nascìu Ghjesù, sì ntô core...

et come Diu...fari questu move ntô Amore...

festo da me vostru...Antone Gabriele Fucilone!


Kala Christougenna!

Kala Christougenna!

Kala Christougenna!


Mi permetto di farvi leggere anche questo messaggio che mi è stato inviato dall'onorevole Mario Mauro, il vice-presidente del Parlamento Europeo:

"La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un'Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche….L'Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra.….L'Europa non potrà farsi una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto….“
Robert Schuman – 9 maggio 1950

Papa Benedetto XVI pochi giorni prima della sua elezione al Soglio Pontificio, analizzando la situazione dell’Europa e la problematica relativa alle sue radici cristiane, affermava che: “nel dibattito intorno alla definizione dell’Europa, non si gioca una qualche nostalgica battaglia di retroguardia della storia, ma piuttosto una grande responsabilità per l’umanità di oggi” Una responsabilità di tutti gli europei, di tutti i cittadini e di tutti i politici. Se l'Europa non è capace di una memoria storica che le permetta di mantenere viva la sua tradizione culturale e religiosa, non potrà pretendere di spiccare il volo.
Guardando in faccia alla gravissima crisi economico finanziaria di oggi che mette in dubbio la costruzione europea non possiamo dimenticare cosa c’è alla base di quel progetto. Dobbiamo oggi con forza riaffermare lo spirito europeista dei padri fondatori. Oggi, come 60 anni fa, c’è il rischio che la crisi inasprisca le divisioni a tal punto da far crollare tutto il progetto, e storicamente, quando i paesi europei sono stati divisi, si sono fatti la guerra. Non siamo in grado di prevedere che tipo di guerra ci aspetta, di certo rischiamo di finire nell’ignoto, in un buco nero senza uscita. Il Santo Natale è una grande occasione per ricordarci che l’unità politica dell’Europa è nata grazie al comune ideale cristiano di chi l’ha fondata. Oggi più che mai abbiamo bisogno che venga riaffermato il coraggio dei padri fondatori di intraprendere la via del perdono e della fratellanza, di costruire una nuova, migliore, pacifica e comune Europa.".

Ora, vi faccio i miei auguri in varie lingue dei Paesi in cui questo blog è più letto o, almeno, ci provo:
Buon Natale, Merry Christmas, Joyeux Noel, Froehliche Weihnacten, Bon Nadal i un Bon Any Nou, Feliz Navidad, Boas Festas e Feliz Natal, Kala Christougenna, Mo' adim Lesimkha, Id' milad said oua sana saida, Nollaig chridheil huibh, Nollaig Shona Dhuit, Nadolig Llawen, God Jul and (Och) Ett Gott Nytt Ar, Shub Naya Baras, Hyvaa joulua, Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom, Wesolyc Swiat Bozego Narodzenia, Gun Tso Sun Tan' Gung Haw Sun, Sarbatori Vesele, Gezur Krislinjden, Sretan Bozic, Vesele Bozicne, Pace e salute, Bonu Nadale e prosperu Annu Nou, Bon Natali e Bon cap' i l'annu, LL Milied Lt-tajjeb, Natale hilare et Annum Faustum!
Cordiali saluti e di nuovo auguri.

Nollaig chridheil huibh

Nollaig chridheil huibh

Nollaig chridheil huibh




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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.