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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 17 dicembre 2011

IL MISTERO DEL MONTE CARMELO

Cari amici ed amiche.

Vi voglio parlare di quello che accadde sul Monte Carmelo, in Israele.
Leggete questi versetti del Vecchio Testamento, il I Libro dei Re (capitolo 18, versetti 17-40):

"7 Appena lo vide, Acab disse a Elia: «Sei tu la rovina di Israele!». 18 Quegli rispose: «Io non rovino Israele, ma piuttosto tu insieme con la tua famiglia, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito Baal. 19 Su, con un ordine raduna tutto Israele presso di me sul monte Carmelo insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele».
20 Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. 21 Elia si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando zoppicherete con i due piedi? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla. 22 Elia aggiunse al popolo: «Sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. 23 Dateci due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l'altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. 24 Voi invocherete il nome del vostro dio e io invocherò quello del Signore. La divinità che risponderà concedendo il fuoco è Dio!». Tutto il popolo rispose: «La proposta è buona!».
25 Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e cominciate voi perché siete più numerosi. Invocate il nome del vostro Dio, ma senza appiccare il fuoco». 26 Quelli presero il giovenco, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non si sentiva un alito, né una risposta. Quelli continuavano a saltare intorno all'altare che avevano eretto. 27 Essendo già mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate con voce più alta, perché egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà». 28 Gridarono a voce più forte e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. 29 Passato il mezzogiorno, quelli ancora agivano da invasati ed era venuto il momento in cui si sogliono offrire i sacrifici, ma non si sentiva alcuna voce né una risposta né un segno di attenzione.
30 Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi!». Tutti si avvicinarono. Si sistemò di nuovo l'altare del Signore che era stato demolito. 31 Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei discendenti di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Israele sarà il tuo nome». 32 Con le pietre eresse un altare al Signore; scavò intorno un canaletto, capace di contenere due misure di seme. 33 Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. 34 Quindi disse: «Riempite quattro brocche d'acqua e versatele sull'olocausto e sulla legna!». Ed essi lo fecero. Egli disse: «Fatelo di nuovo!». Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: «Per la terza volta!». Lo fecero per la terza volta. 35 L'acqua scorreva intorno all'altare; anche il canaletto si riempì d'acqua. 36 Al momento dell'offerta si avvicinò il profeta Elia e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. 37 Rispondimi, Signore, rispondimi e questo popolo sappia che tu sei il Signore Dio e che converti il loro cuore!». 38 Cadde il fuoco del Signore e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l'acqua del canaletto. 39 A tal vista, tutti si prostrarono a terra ed esclamarono: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!». 40 Elia disse loro: «Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi uno!». Li afferrarono. Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò.".


Questo testo parla della sfida che il profeta Elia lanciò ai sacerdoti di Baal.
Infatti, nel periodo del profeta Elia, il culto di Baal si diffuse in Israele e sostituì quello di Dio.
Baal era una divinità fenicia che nell'Ebraismo assunse le connotazioni di un demone, Baal Pheor o Baal Zebub, che noi conosciamo come Belfagor o Belzebù, il diavolo.
Elia sfidò i sacerdoti di Baal sul Monte Carmelo.
Fece fare loro un altare formato di legna e pietre e fece mettere sopra di esso un giovenco.
Poi disse loro di pregare il loro dio perché accenda il fuoco senza che l'uomo intervenga.
Non successe nulla.
Poi, Elia fece un suo altare fatto con dodici pietre e legna.
Vi fece mettere sopra il vitello da sacrificare ed intorno ad esso fece mettere dell'acqua.
Elia fece l'invocazione e l'olocausto si accese.
Questo convinse il popolo di Israele a tornare a Dio e ad abiurare Baal.
Ora, certi scienziati di oggi vorrebbero fare credere che ciò non ebbe nulla di miracoloso ma che fu frutto di ingegno umano.
Effettivamente, da tecnico di laboratorio chimico (se pur attualmente disoccupato), posso confermare che certe reazioni possono scatenare incendi.
Ad esempio, mettendo del sodio metallico (Na) in acqua, si genera una forte reazione esotermica che produce idrogeno gassoso (H2).
Quest'ultimo, a contatto con l'ossigeno (O2) si incendia, anche per effetto del calore sviluppato.
A scuola, l'Istituto Professionale per i Servizi Sociali "Don Primo Mazzolari" (che si trova nel quartiere "Te Brunetti" di Mantova), io provai questa reazione.
L'idrogeno fece una fiammata.
Ora, agli alchimisti antichi era noto che mescolando zolfo (S), calce viva ( ossido di calcio, CaO) e nafta si poteva generare una reazione esotermica molto forte.
Questi materiali erano reperibili.
Da questa reazione esotermica veniva fuori il calore e questi faceva incendiare lo zolfo e la nafta.
Tuttavia, sorge una domanda.
Se questa tecnica fu nota agli antichi, significa che anche coloro che credevano in Baal la conoscevano.
Quindi, se anche i credenti in Baal conoscevano la tecnica, perché non confutarono quello che fece Elia?
Gli alchimisti c'erano anche tra di loro.
Forse, non furono in grado di farlo.
Quindi, può darsi, che fosse intervenuto davvero "Qualcuno che stette (e che sta) in alto" e deve creare il beneficio del dubbio sull'esistenza o meno di Dio.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.