Cari amici ed amiche.
Questa crisi ha rivelato una profonda spaccatura nella destra europea.
Infatti, è venuta alla luce una spaccatura tra la "destra europea" e la "destra britannica".
La prima, infatti, si è coalizzata intorno all'asse franco-tedesco (Sarkozy-Merkel), isolando la seconda, quella rappresentata dal Priemer britannico David Cameron.
La destra italiana, invece, ha sempre cercato un certo equilibrio tra le due posizioni.
Il fatto che la Gran Bretagna non abbia sottoscritto l'accordo intergovernativo la dice lunga.
Qui vi è uno scontro tra due mentalità, quella europea e quella anglosassone.
La prima, infatti, è figlia della Rivoluzione francese, un passaggio storico che (se letto attentamente) risulta molto controverso, poiché generò populismo.
Inoltre, la mentalità europea è legata a quel capitalismo keynesiano in cui lo Stato entra nell'economia e che oggi ha dimostrato tante pecche.
Infatti, entrando nell'economia, gli Stati si indebitarono e non crearono sviluppo poiché molti imprenditori videro che era più comodo prendere i soldi dallo Stato che non produrre ricchezza.
La mentalità anglosassone, invece, si fonda su un'antica scuola politica, figlia di quella "Magna Charta Libertatum" fatta firmare a Runnymede nel 1215 a re Giovanni Senza Terra, un documento in cui furono fusi il diritto romano, il diritto canonico e la "legge del Paese" , quella legge che garantiva le libertà fondamentali.
Neppure l tentativo assolutistico che iniziò con la dinastia dei Tudor (1485-1603) e la terribile dittatura di Oliver Cromwell (1649-1660) riuscirono a scardinare questo principio che ebbe un'evoluzione nell'"Habeas Corpus" del 1679, la common law che portò l'embrione dell'idea di presunzione di innocenza di ogni cittadino di fronte alla legge, ed il "Bill of Rights" del 1689.
Nel solco di quel principio si fondarono il partito dei Wighs e quello dei Tories, due partiti democratici ma con una coneczione "aristocratica" nel linguaggio e senza populismo.
In questo processo si sviluppò l'economia, un'economia fondata sull'iniziativa del privato e non sugli aiuti di Stato.
Quindi, più che uno scontro tra le destre vi è uno scontro tra mentalità ed idee di Stato.
Oggi, la Gran Bretagna è isolata ma non è detto che sia nel torto.
La nostra, infatti, è una crisi di sistema che è dovuta a Stati che, a forza di intromettersi nell'economia, hanno apparati burocratici insostenibili e ad aziende che non sono più in grado di produrre ricchezze.
La situazione italiana è questa.
In questo contesto, chi è più forte cerca di "fagocitare" chi è più debole.
In Europa sta succedendo questo. Infatti, l'Italia ed altri Paesi rischiano di diventare delle "succursali della Germania".
L'accordo intergovernativo che (giustamente) la Gran Bretagna ha rifiutato di sottoscrivere sta portando a ciò.
La manovra che il governo Monti sta per approntare rischia di deprimere la nostra economia, a vantaggio di quella tedesca che è più forte.
Io penso che sia arrivato il momento di riflettere.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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