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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 23 dicembre 2011

DOV'E' LA TESTA DI SAN GIOVANNI FISHER?






Cari amici ed amiche.

Torno a parlare di un argomento che mi appassiona, la storia inglese.
Parlo, in particolare, delle esecuzioni di due martiri della nostra fede, San Giovanni Fisher e San Tommaso Moro.
Com'è noto, questi due grandi santi furono decapitati perché rifiutarono di riconoscere il re Enrico VIII Tudor come capo supremo della Chiesa anglicana.
San Giovanni Fisher fu vescovo di Rochester ed avvocato della regina e prima moglie di re Enrico VIII, Caterina d'Aragona, durante la causa di divorzio del sovrano.
Questi si fece annullare il matrimonio dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer e, segretamente, sposò Anna Bolena, una damigella di Caterina d'Aragona che divenne sua amante e che fu la sorella minore di un'altra sua amante, Maria Bolena.
Il matrimonio avvenne nel 1533.
Questo innescò lo scisma anglicano, la rottura tra la Chiesa inglese e Roma, con l'"Act of Supremacy" del 3 novembre 1534.
Il re obbligò tutti i vescovi ed i prelati a riconoscere lui e non il Papa (che rifiutò di annullare il matrimonio tra lui e Caterina d'Aragona) come Capo Supremo della Chiesa anglicana e a giurare nelle sue mani.
Il 13 aprile del 1534, il vescovo Fisher fu arrestato e processato, con l'accusa di lesa maestà.
Fu imprigionato.
Altri vescovi, come Stephen Gardiner e Cuthbert Tunstall, erano andati da lui per convicerlo a giurare.
Fisher non si fece convincere ed il 22 giugno 1535 fu decapitato.
Quindici giorni dopo, toccò ad un altro personaggio che fu arrestato con San Giovanni Fisher, San Tommaso Moro.
Questi era stato uno scrittore, un politico ed un avvocato molto apprezzato. Fu amico di re Enrico VIII.
Anche questi si rifiutò di riconoscere il re come Capo Supremo della Chiesa anglicana e fu arrestato e tradotto alla Torre di Londra.
I suoi cari cercarono di convincerlo ad appoggiare re Enrico VIII ma egli rifiutò.
Il 06 luglio 1535, Tommaso fu decapitato.
Secondo le cronache, quando seppe della decapitazione di re Tommaso, re Enrico VIII guardò Anna Bolena con rabbia e le disse: " Questo è avvenuto per colpa vostra!".
Poi, il re si ritirò nei suoi appartamenti e pianse.
Dell'esecuzione di San Giovanni Fisher, si dice che il suo corpo fosse stato spogliato e gettato in una fossa comune senza cerimonie.
La sua testa, invece, fu portata al cospetto della nuova regina Anna Bolena che volle vederla.
Ella rimase disgustata perché le parve che la sua bocca le stesse dicendo cose terribili, visto che lo scisma anglicano fa causato dal suo matrimonio con re Enrico VIII.
Iniziò a schiaffeggiare quella testa ma si ferì.
Si racconta che il segno le fosse rimasto sulla mano fino alla morte.
Secondo le cronache ufficiali, la testa fu poi issata su una picca sul ponte di Londra, per essere gettata nel Tamagi e sostituita da quella di San Tommaso Moro.
La testa di San Tommaso Moro fu recuperata in seguito da sua figlia Margaret Roper, dietro pagamento.
Oggi, i corpi di San Giovanni Fisher e di San Tommaso Moro si trovano nella cappella di San Pietro ad Vincula, a Londra.
La testa di San Tommaso Moro si trova a Canterbury, presso la chiesa di San Dunstan.
Dov'è, invece, la testa di San Giovanni Fisher?
Le cronache ufficiali dicono che essa fosse stata gettata nel Tamigi ma potrebbe non essere stato così.
Giovanni Fisher fu molto apprezzato e, al tempo di re Enrico VIII, i cattolici inglesi erano ancora tanti, se pur in pericolo.
Essi erano consci del fatto che servissero dei testimoni della loro fede.
San Guovanni Fisher era sicuramente uno di questi.
Quindi, potrebbe essere stato possibile che la testa di San Giovanni Fisher fosse stata salvata da qualche anima pia che si trovava a corte o forse da Caterina d'Aragona, che era costretta ad abbandonare la corte e a vivere nel castello di Kimbolton.
Era pur sempre la "Principessa vedova di Galles".
Tecnicamente, le sarebbe stato possibile.
A Londra, Caterina godeva ancora del favore di molti, tanto che dopo il matrimonio del re con Anna Bolena, i sudditi portavano ancora suo vessillo.
Del resto, San Giovanni Fisher era stato anche il suo avvocato.
Potrebbe avere fatto ciò, senza che gli altri sapessero, dietro pagamento.
Risulta difficile credere che la testa di un personaggio simile fosse stata gettata nel fiume, come quella di qualsiasi traditore, vero o presunto.
Del resto, durante il regno di re Enrico VIII caddero molte teste.
Quindi, la testa che fu gettata nel Tamigi potrebbe non essere stata quella di San Giovanni Fisher.
Se ciò dovesse essere vero, ci sarebbe da chiedersi dove fosse la testa di San Giovanni Fisher.
La verità potrebbe essere nota solo a Dio, ai personaggi che vissero in quell'epoca (e che di certo non possono parlare) o a qualcuno dei loro discendenti, ammesso ci sia.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.