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sabato 17 dicembre 2011

IL PRESEPE E L'ALBERO DI NATALE





Cari amici ed amiche.

Oggi vi parlo di due simboli del Natale, il presepe e l'albero di Natale.
Il primo è di origine puramente cristiana mentre il secondo è di origine pagana ma fu assimilato dal Cristianesimo.
Il presepe nacque a Greccio, nella Provincia di Rieti.
Correva l'anno 1223, quando San Francesco d'Assisi decise di "portare la Terra Santa in Italia".
Infartti, egli visse le Crociate. Infatti partecipò alla V Crociata, quella in cui il Santo incontrò il sultano al-Malik al-Kamil.
Nel tornare ad Assisi, San Francesco si fermò a Greccio e lì passò la notte di Natale.
Volle fare vivere l'esperienza della Natività di Gesù ai cittadini di Greccio.
Fece un presepe vivente, con persone del posto.
Mise insieme un asino, un bue, una coppia di sposi, un bambino e dei pastori.
Lì nacque l'uso del presepe o, come si dice qui da noi, presepio.
L'uso del presepe si diffuse in tutta Italia e non solo.
Nacque l'uso del presepe fatto con statuette.
Particolarmente caratteristico è il presepe napoletano, un presepe fatto con statuette che rappresentano la Santa Famiglia (Gesù Bambino, Maria e San Giuseppe), i pastori, il bue, l'asinello, le pecore ed altri caratteristici, come il monaco (che, letto in chiave dissacrante, rappresenta l'unione tra sacro e profano), i due compari, Zi Vicienzo e Zì Pascale (che sono le personificazioni del Carnevale e della Morte), il vinaio e Cicci Bacco (il primo rappresenta la rivoluzione religiosa del Cristianesimo nel pane e nel vino e il secondo rappresenta il dio pagano Dioniso, il diavolo), la zingara (colei che predice il futuro e che porterà i chiodi della croce di Cristo), Stefania (colei a cui gli angeli impedirono di vedere Maria, perché nubile e senza figli, ma ingannò questi ultimi, portando un sasso fasciato) e la meretrice, colei che rappresenta la contrapposizione alla Vergine Maria.
Oggi, nel presepe napoletano compaiono anche i personaggi più in voga del momento, come uomini di Chiesa, sportivi, politici e uomini di spettacolo.
E' pieno di simbolismo. Il fiume, ad esempio, rappresenta l'Acheronte, il fiume degli inferi in cui vengono traghettati i dannati mentre il mercato rappresenta le attività umane.
Molto belli sono i presepi fatti nel quartiere di San Gregorio Armeno.
Vi sono anche il presepe genovese e quello bolognese.
Genovese, bolognese o napoletano, il presepe rappresenta il valore della famiglia, il valore cardine dello spirito del Natale.
L'albero di Natale, invece, fu di origini pagane.
Pare che esso, infatti, sia legato all'Yggdrasill, l'albero cosmico del mondo, secondo la mitologia norrena.
In realtà, l'Yggdrasill rappresenta un paganesimo oramai influenzato dalla religione cristiana.
Il primo albero di Natale fu fatto nel 1441 a Tallinn, in Estonia.
Qui fu eretto un grande abete illuminato, intorno al quale ballavano giovani donne e uomini in cerca di un'anima gemella.
In ambito luterano, poi, si diffuse l'uso dell'albero illuminato, simbolo della luce.
Pare che fosse stato lo stesso Martin Luther a volere un abete con tante luci e decorazioni.
Fino al Congresso di Vienna, l'uso dell'albero di Natale venne considerato protestante, da parte dei cattolici.
I Prussiani, poi, lo fecero diffondere, con il Congresso di Vienna.
Oggi, il presepe e l'albero di Natale sono due simboli del Natale, una festa che, però, va vissuta in pace e nell'amore di Dio e verso il prossimo.
Se non ci sono queste due cose, il presepe e l'albero sono solo due belle cose poetiche ma senza una vera concezione del Natale.
Cordiali saluti.

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