Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere questi brani del libro del profeta Isaia (capitolo 9, versetti 1-6):
"[1] Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
[2] Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si gioisce quando si spartisce la preda.
[3] Poiché il giogo che gli pesava
e la sbarra sulle sue spalle,
il bastone del suo aguzzino
tu hai spezzato come al tempo di Madian.
[4] Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia
e ogni mantello macchiato di sangue
sarà bruciato,
sarà esca del fuoco.
[5] Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace;
[6] grande sarà il suo dominio
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. ",
del Salmo 95 (96):
"[1] Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
[2] Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.
[3] In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
[4] Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dei.
[5] Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla,
ma il Signore ha fatto i cieli.
[6] Maestà e bellezza sono davanti a lui,
potenza e splendore nel suo santuario.
[7] Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
[8] date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri,
[9] prostratevi al Signore in sacri ornamenti.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
[10] Dite tra i popoli: "Il Signore regna!".
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine.
[11] Gioiscano i cieli, esulti la terra,
frema il mare e quanto racchiude;
[12] esultino i campi e quanto contengono,
si rallegrino gli alberi della foresta
[13] davanti al Signore che viene,
perché viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e con verità tutte le genti. ",
della lettera di San Paolo a Tito (capitolo 2, versetti 11-14):
"[11] È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini,
[12] che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo,
[13] nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo;
[14] il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone. ",
e del Vangelo secondo Luca (capitolo 2, versetti 1-14):
"[1] In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra.
[2] Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio.
[3] Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
[4] Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme,
[5] per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
[6] Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
[7] Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
[8] C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge.
[9] Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento,
[10] ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
[11] oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.
[12] Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia".
[13] E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
[14] "Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama". ".
Questo è il vero significato del Natale.
Oggi, è nata una speranza per tutti gli uomini, un vero invito a rifiutare il male.
Come si può essere malvagi di fronte ad un Dio che scelse di farsi piccolo in Gesù Bambino?
Allora, il Natale è una delle massime manifestazioni dell'amore di Dio verso gli uomini.
Noi dobbiamo andare a lui ed amare chi ci è prossimo.
Se non facessimo ciò, non avrebbe senso festeggiare il Natale.
Cordiali saluti ed auguri di un buon Santo Natale.
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