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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 12 dicembre 2011

PDL ESTERO, CASO ROMAGNOLI, DUE PAROLE




Cari amici ed amiche.

Su "Italia chiama Italia", ho letto questo articolo scritto da Salvo Moretti ed intitolato "Italiani all'estero, Guglielmo Picchi (PdL) l'ultimo dei comunisti?" .
In questo articolo si parla di una querelle sorta tra due deputati del Popolo della Libertà, gli onorevoli Guglielmo Picchi e Massimo Romagnoli.
Il primo, infatti, accusa il secondo di avere fondato il "Movimento delle Libertà", un movimento che ritiene estraneo al Popolo della Libertà.
Io penso che entrambi abbiano ragione.
Ha ragione Picchi a "richiamare all'ordine" i membri del partito.
Infatti, le fibrillazioni ed i movimentismi interni possono danneggiarlo.
Un partito non è semplicemente un'associazione di persone che vogliono partecipare democraticamente alla vita politica del proprio Paese. Infatti, esso ha al suo interno delle gerarchie ed un'organizzazione.
Democrazia non è sinonimo di anarchia.
Tuttavia, non ha torto nemmeno Romagnoli.
Oggi, la politica non vive una bella stagione.
Il fatto che oggi ci sia un governo tecnico dimostra che la politica è troppo debole.
La gente sente sempre più lontani i partiti e la politica.
La politica tradizionale (quella dei partiti) è diventata sempre più autoreferenziale e sempre più fondata sullo sterile scontro e sulle baruffe senza costrutto.
Inoltre, nel mondo politico italiano c'è chi vive la politica non come un servizio verso la propria comunità ma come una professione.
Quindi, nella gente è sorto un sentimento di ostilità verso la politica.
Di conseguenza, ritengo che un movimento come il "Movimento della Libertà" di Romagnoli possa essere utile per fare avvicinare alla politica chi, pur avendo volontà di dire la sua nell'agone politica, è poco avvezzo ai partiti.
Inoltre, il "Movimento della Libertà" potrebbe a dare un elettorato al Popolo della Libertà, ove quest'ultimo manca o è poco organizzato.
Per fare capire meglio la cosa, cito quanto è successo a Roncoferraro, il Comune in Provincia di Mantova, ove risiedo.
Qui, infatti, il Popolo della Libertà è andato letteralmente in frantumi, a causa dei personalismi interni.
Di recente, qui a Roncoferraro è sorto un movimento, il Circolo "Nuove prospettive per Roncoferraro" (il cui blog è http://prospettiveperroncoferraro.blogspot.com) che è un'associazione culturale e politica che fiancheggia il PdL.
Come il "Movimento delle Libertà", il Circolo "Nuove prospettive per Roncoferraro" non è il partito ma è una struttura che serve a fare sì che il centro destra mantenga i propri elettori e ne acquisisca altri.
La logica con cui affrontare il tema inerente al rapporto tra il Popolo della Libertà ed i movimenti come il "Movimento della Libertà" ed il Circolo "Nuove prospettive per Roncoferraro" deve essere la seguente:
l'adesione al partito e quella a questi movimenti devono essere due cose distinte.
Tuttavia, per essere realmente di centro destra, questi movimenti devono integrarsi in esso, riconoscendo la comunione di valori e di idee sia con il Popolo della Libertà e sia con gli altri partiti che formano la coalizione.
Inoltre, questi movimenti devono aiutare il PdL a progredire sul territorio.
Per questo ritengo che entrambi i parlamentari abbiano ragione.
Cordiali saluti.





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".