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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 31 dicembre 2011

MESSAGGIO DI CORDOGLIO PER DON VERZE'

Cari amici ed amiche.

Questo Capodanno è stato funestato da una notizia che ci ho colpiti come un fulmine a cielo sereno.
E' morto don Luigi Maria Verzè, il fondatore dell'Ospedale San Raffaele di Milano.
Don Verzé è stato un esempio di cattolicesimo impegnato nel sociale.
Essere cattolici vuole dire impiegare ogni energia per il bene degli altri.
Don Verzé è stato un vero esempio di cattolicesimo.
Esprimo le mie condoglianze ai suoi cari.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. premesso che davanti alla morte di una persona siamo tutti dispiaciuti a prescindere di chi si tratti ma... voglio leggermente modificare ciò che tu hai scritto di Don Verzè che ti ricordo era un sacerdote e quindi portavoce dell'aiuto per i poveri ed i bisognosi e non quello che era davero.. cioè un prete che faceva del lusso e dello sfarzo la sua vita privata! riporto di seguito:

    1) Nel marzo 1976 è stato condannato dal Tribunale di Milano ad un anno e quattro mesi di reclusione per tentata corruzione in relazione alla convenzione con la facoltà di medicina dell’università statale di Milano e la concessione di un contributo di due miliardi di lire da parte della Regione Lombardia

    2) Nel 1998 il Tribunale di Milano condannò due volte don Verzé per abusi edilizi risalenti al novembre 1995: nello specifico, per la costruzione senza permesso di una palazzina di tre piani, antistante i preesistenti edifici del San Raffaele di Milano, adibita all'accettazione dei pazienti. La prima condanna gli valse cinque mesi di reclusione, con la condizionale, e 50 milioni di lire di multa; la seconda condanna, a motivo della ripresa dei lavori abusivi di costruzione delle mura esterne all'edificio, in barba alla prima condanna, è stata di dieci giorni di reclusione con la condizionale e 600 mila lire di multa.In seguito anche a queste condanne, don Verzé affidò le deleghe operative per la gestione dell'Ospedale San Raffaele al suo socio Mario Cal, vicepresidente della Fondazione, probabilmente al fine di tutelarsi da un'eventuale successiva condanna, che gli sarebbe valsa il carcere senza sospensione condizionale della pena

    3) Inoltre è stato incriminato di truffa aggravata nei confronti della signora Anna Bottero alla quale ha sottratto un appartamento del valore di 30 milioni di lire. Nel marzo del 1977 Verzé è riconosciuto colpevole di «istigazione alla corruzione». Tuttavia tra archiviazioni, rinvii a giudizio e prescrizioni, non si arriva ad alcuna sentenza definitiva.[21]
    Malgrado questi eventi, la crescita del San Raffaele non si ferma e nel corso degli anni '90 aumenta la sua capacità di ospitare i degenti; tuttavia la magistratura si accorge di qualcosa che non va nell'andamento dei lavori. Nel 1995 Verzé finisce nuovamente nel mirino della magistratura per presunte irregolarità. Tre anni dopo, il sacerdote è messo sotto attenzione per altri lavori nella stessa area. La indagini s'infittiscono quando, nel 1999, la procura mette sotto la sua lente cinque professori del San Raffaele.
    Nel febbraio 2011 Verzé è prescritto per l'accusa di ricettazione di due quadri del '500 di scuola napoletana. Nel giudizio di appello il sacerdote era stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione. La Cassazione respinge le richieste della difesa di assoluzione piena con la motivazione che "il giudice del rinvio ha correttamente fornito un'ampia e consistente giustificazione, spiegando in modo ragionevole che Don Verzé era al corrente della provenienza illecita dei quadri"

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  2. La ricchezza in sé non è una cosa negativa.
    Gesù non condannava la ricchezza in sé.
    Gesù condannava un certo tipo di approccio che l'uomo ha verso la ricchezza, un approccio che la pone al centro della vita umana.
    Ora, Dio (e non la ricchezza) deve stare al centro della vita umana.
    Don Verzé impiegava le sue ricchezze per curare i malati e non per sollazzare sé stesso.
    Vergognati!
    Inoltre, sulla giustizia italiana ho seri dubbi e la storia ce lo insegna.
    Buon anno.

    RispondiElimina

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Ringrazio un caro amico di questa foto.