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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 2 maggio 2020

Si muore di trombosi e non di polmonite?



Come riporta "Sanità Informazione", il primario del reparto di cardiologia dell'Ospedale "Sacco" di Milano, il professor Maurizio Viecca, ha detto una cosa che ci dovrà fare riflettere molto.
Queste sono le sue parole:

"Più di un mese fa osservai che questi pazienti passavano dalla fase del casco CPAP alla fase dell’intubazione nel giro di un’ora e mezza, e questo è impossibile solo con una polmonite perché non c’è nessun virus al mondo che può dare una polmonite che di colpo non risponde più al casco e neanche all’intubazione. Doveva esserci qualche altro meccanismo. Al che iniziai a guardare le cartelle cliniche di questi pazienti e scoprii che in alcuni casi c’era un esame del sangue che si chiama D-dimero che era particolarmente elevato. Quando si trova questo esame del sangue alterato nell’individuo, vuol dire che c’è una trombosi in atto. Allora parlai con l’anatomopatologa del Sacco, la dottoressa Nebuloni, la quale mi disse che aveva fatto trenta autopsie e in tutte aveva trovato l’embolia dei piccoli capillari polmonari".

Dunque, stando a queste parole, i malati di Coronavirus non sarebbero morti di polmonite ma di trombosi.
Una polmonite che non risponde né al casco né all'intubazione non è normale. 
In pratica, si formerebbero dei trombi che andrebbero a creare un'embolia nei capillari polmonari.
Questi "professoroni" pro-Conte hanno mai parlato con chi, come il professor Viecca, combatte sul campo contro il Coronavirus e nota ogni cosa?
Ha parlato di questa cosa 
Logicamente, la polmonite si cura in un modo e la trombosi si cura in un altro.
Contro la trombosi esistono farmaci come l'eparina, un glicosaminoglicano solfatato che è prodotto dal fegato.
Purtroppo, l'Italia è in mano a dei "professoroni" che parlano tanto e che non sono d'accordo manco tra di loro.
Se facesse le cose con un po' di criterio, il premier Giuseppe Conte sceglierebbe chi lavora contro il Coronavirus sul campo per fare le sue commissioni.
Purtroppo, sembra che nulla sia fatto con criterio.
Ora, il Governo ponga riparo al danno e provi a fare applicare il "Protocollo Viecca".






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Ringrazio un caro amico di questa foto.