Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Enzo Reale che è intitolato "Pechino strangola Hong Kong, ma non si fermerà qui: la partita per l’egemonia ormai è globale, l’Occidente è avvertito".
Ne riporto questo stralcio:
La legge, la cui approvazione è scontata, rappresenta soltanto la copertura formale di un processo di normalizzazione autoritaria in corso da più di vent’anni e intensificatosi negli ultimi tempi nonostante la resistenza di gran parte della popolazione, che non ha esitato a sfidare le minacce della dittatura con imponenti manifestazioni di protesta".
Oramai, è evidente che la Cina voglia controllare con il suo regime autoritario Hong Kong e Macao.
Il regime comunista di Pechino sta sfruttando il Coronavirus per governare la Cina con il pugno di ferro e per distruggere quello che di democratico resta ad Hong Kong e Macao.
Questo è gravissimo ed il mondo non può lasciare passare tutto ciò in cavalleria.
Il regime comunista di Pechino è molto pericoloso.
Il regime in questione è autoritario e nega le libertà individuali.
Esso perseguita gruppi politici e religiosi.
Basti pensare alle persecuzioni delle quali sono fatte oggetto le Chiese cristiane, a cominciare dalla Chiesa cattolica.
Questo problema non riguarda solo Hong Kong e Macao ma il mondo intero.
Il comunismo cinese, come un cancro, si sta insinuando in Europa.
L'Italia rischia di diventare una testa di ponte del comunismo cinese in Europa.
Per esempio, le aziende italiane che chiudono potrebbero essere vendute ai cinesi, i quali (di norma) si presentano con pacchi di soldi sonanti.
Così facendo, la Cina vuole comandare il mondo.
Essa non è diversa da altre realtà del secolo scorso, come la Germania nazista e l'Unione Sovietica.
Dunque, stiamo bene attenti.
Se la Cina prendesse il controllo dell'economia, avrebbe l'egemonia nello scacchiere della geopolitica del mondo intero.
Facciamo molta attenzione.
Gli Stati democratici debbono reagire.
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