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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 18 maggio 2020

Una ripartenza con tante incognite



Su "La Nuova Bussola Quotidiana", vi è un articolo di Stefano Magni che è intitolato "Ultime follie da lockdown. Ci si chiede quanto sia servito".
Ne riporto questo stralcio:

"Il premier Conte ha esposto ieri le prossime tappe della Fase 2. Una graduale uscita dal lockdown che inizia domani con la riapertura di gran parte dei negozi. E ricominceranno le Messe con popolo, anche se in libertà vigilata. Una settimana dopo si potrà tornare anche nelle palestre e nelle piscine. In giugno torneranno ancora più aspetti della vita normale: dal 3 giugno si potrà tornare a viaggiare fra regioni differenti e persino uscire dai confini nazionali. Infine vi sarà la riapertura di cinema e teatri (i primi a chiudere all’inizio della pandemia) il 15 giugno.

Si ricomincia a vivere? Sì, con quello che è rimasto in piedi. Perché dopo due mesi di lockdown e altre due settimane di libertà condizionata, la crisi economica che ci attende sarà impressionante. Negli Stati Uniti dove, contrariamente all’Italia, si può licenziare anche in tempo di pandemia, i disoccupati sono poco più di 30 milioni, un livello mai visto dal 1929. In Italia, dove non si può licenziare, chiuderanno tutte le aziende che non hanno sufficienti riserve di liquidità. Si prevede un crollo del Pil superiore al 9% (secondo le stime più generose), il peggior dato dell’Unione Europea
".

Il premier Giuseppe Conte ha prolungato lo stato di emergenza per altri sei mesi.
Dunque, se la curva dei contagi tornasse a salire, Conte potrebbe richiudere tutto.
Ora, questa "Fase 2" rischia di essere un vero e proprio inferno.
La confusione regna sovrana.
Basti pensare alla questione dei "congiunti".
Dal governo, prima si dice che siano annoverati tra i "congiunti" anche gli amici.
Questa cosa è stata detta dal vice-ministro della Salute Pierpaolo Sileri, una persona del governo.
Poi, il governo smentisce sé stesso, affermando che gli amici non possano essere annoverati tra i "congiunti".
Allora, una persona che ha i parenti che abitano lontano e che è single e senza figli ma che ha vicino a casa degli amici che considera come una "seconda famiglia" è costretta a stare da sola?
Solo ora, si è decisi di aprire anche alla possibilità di visitare gli amici.
In più, vi è la questione delle attività che resteranno chiuse a lungo.
I loro titolari non fatturano ma dovranno pagare le tasse.
Oltre a tutto questo, vi è anche la questione delle fake news, contro le quali il Governo dice di scagliarsi.
Addirittura, anche contro le fake news, il governo ha istituito una task force.
Si tratta di una delle tante commissioni volute da questo governo che è riuscito nell'opera di moltiplicare le poltrone.
Ora, si è sparsa la notizia secondo la quale i contagi di Coronavirus in Germania sarebbero tornati a crescere dopo la fine del lockdown.
Questa notizia è comparsa su tutti i grandi giornali nazionali, quei stessi giornali che non criticano il governo.
Dato che io sono un vero e proprio "impiccione" ed amo verificare le cose, ho controllato i quotidiani tedeschi.
Ebbene, nessuno di essi ha riportato una simile notizia.
Dunque, da dove è stata presa la notizia che parla di un nuovo aumento di contagi in Germania?
Il timore è che questa task force "contro le fake news serva" per mettere il bavaglio all'informazione che, in qualche modo, si esprime in modo diverso rispetto al mainstream.
Per esempio, sembra che tutto quello che dicono scienziati come Walter Ricciardi e Roberto Burioni risponda a verità mentre quello che dicono altri, come Giulio Tarro, sia falso.
Ora, Ricciardi dice che il contagio del Coronavirus potrebbe tornare ad aumentare in autunno.
Come fa egli a sapere una cosa del genere?
Con quali prove Ricciardi può fare una simile previsione?
Inoltre, ci si dovrebbe chiedere il motivo per il quale il governo non abbia inserito il primario del reparto di pneumologia dell'Ospedale "Carlo Poma" della nostra città Giuseppe De Donno.
Questi vuole sperimentare una sorta di cura con il plasma delle persone guarite dal Coronavirus.
Perché non convoca anche il primario del reparto di Cardiologia dell'Ospedale "Luigi Sacco" di Milano, il professor Maurizio Viecca, il quale ha scoperto che vi è anche una trombosi associata all'infezione polmonare causata dal Coronavirus?
Il professor Viecca ha parlato di una cura a base di eparina, un anticoagulante.
Il nostro governo ha delegato il governo del Paese ad un gruppo di scienziati che passa più tempo a "twittare" contro il presidente americano Donald Trump o in televisione o a litigare come i capponi di Renzo che non in laboratorio o in ospedale.
Il governo avrebbe dovuto fare una task force fatta di persone che hanno combattuto in prima linea contro il Coronavirus e che quindi possono basarsi sui fatti, proprio come Viecca e De Donno.
Ricordo queste parole che il filosofo Giambattista Vico disse: "Verum ipsum factum" .
In pratica, la verità si basa sui fatti e sulle prove certe.
Come può essere vera una cosa se manca la prova certa o il fatto?
Tutto il resto è convinzione o opinione.
Partendo da quest'ultimo punto, torno alla questione delle fake news (o bufale) per passare al tema delle nostre libertà.
Io ho due blog e scrivo su un giornale online.
Scrivo anche su una rivista di un'associazione culturale mantovana.
La cosa può essere verificata con una ricerca su Google.
Di norma, quando scrivo, io commento una notizia o un fatto, mettendo anche quelle che sono le mie opinioni e le mie convinzioni.
A questo punto, una convinzione rischia di essere vista come una fake news, una notizia falsa?
In tal caso, io dovrei temere una censura?
Il discorso vale per tutti coloro che si espongono con le loro idee.
Le nostre libertà sono compresse e questo è un dato di fatto.
Basti pensare alle messe, che ancora non si celebrano.
Mi ha sconvolto vedere i carabinieri entrare in una chiesa di Gallignano, frazione del Comune di Soncino, in Provincia di Cremona, mentre il parroco, padre Lino, diceva messa.
Il video del fatto si può vedere su YouTube.
Padre Lino era con altre tredici persone, tutte distanziate tra loro, e dentro una chiesa larga.
I carabinieri sono entrati e sono arrivati fino all'altare, cercando di impedire al presule di dire messa.
Qui si sta andando oltre quella che è la reale emergenza e le misure sono incoerenti.
Per esempio, non si possono celebrare le messe ma si possono celebrare i funerali, purché sia presente un numero massimo di quindici persone.
Allora, come si potrà celebrare un funerale per una persona defunta che ha molti amici e parenti?
Tutti vorranno partecipare alle esequie.
Dovranno scegliere tra chi potrà andare e chi no?
Sarebbe stato più coerente fare celebrare i funerali senza persone.
La nostra Costituzione riconosce la libertà di culto ma sembra che tutto sia sospeso a tempo indeterminato.
Intanto, molte piccole e medie imprese non potranno riaprire.
Per queste imprese, come bar e ristoranti, la "Fase 2" non conta.
Queste aziende saranno costrette a chiudere e ciò causerà una perdita di punti di PIL e di posti di lavoro.
Oggi, tutto sta riaprendo.
Si è deciso anche di aprire alle messe.
Tuttavia, queste ultime saranno celebrate con molte restrizioni.
Non potrà entrare in chiesa più di un tot di fedeli.
Addirittura, il fedele non potrà dire: "Amen", dopo che avrà preso l'Eucaristia.
Da quando il Governo può decidere nelle cose che riguardano la Chiesa?
Il "Dictatus Papae" del 1075 (che fu voluto dal Papa Gregorio VII) dice espressamente che un governatore secolare non può decidere riguardo a ciò che concerne la Chiesa, riguardo alla materia di fede e di dogma.
In un'altra epoca, Giuseppe Conte avrebbe rischiato la scomunica.
Intanto, il nostro turismo ha subito un brutto colpo.
Gli altri Paesi, come Francia, Svizzera, Austria e Germania hanno aperto le frontiere tra loro, isolando l'Italia. 
I francesi, gli svizzeri, gli austriaci ed i tedeschi preferiranno andare a fare le loro vacanze in Slovenia o in Croazia, anziché venire da noi.
Così, moriranno molte attività, come alberghi e ristoranti.
Dunque, ci sono tante incognite sul nostro futuro.
Basti pensare al rischio di nuove chiusure.
Conte ha già annunziato anche ciò.
Basta che tornino a salire i contagi (che a livello statistico contano fino ad un certo, poiché contano di più le percentuali di morti e di guariti) ed il premier Giuseppe Conte deciderà nuovamente di chiudere tutto, con un atto amministrativo, qual è il DPCM. 
Così, noi saremo meno liberi e più poveri ed il futuro del nostro Paese rischia di essere alquanto fosco.

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