Di sovente, amo pubblicare foto con spezzoni di serie TV americane sul mio profilo Facebook.
Un esempio è la foto qui sopra che mostra uno spezzone di una puntata de "La casa nella prateria", con Michael Landon, nei panni di Charles Ingalls, e Merlin Olsen, nei panni di Jonathan Garvey.
Lo faccio perché sono filo-americano e sono un estimatore della cultura americana.
Chi mi conosce almeno un po' lo sa.
Ebbene, qualcuno ha avuto da dire su questa cosa, che è stata ritenuta non etica perché "non rispettosa verso chi lavora".
Io rispetto tutti.
Non sono il tipo che manca di rispetto agli altri.
Grazie a Dio, i miei genitori mi hanno insegnato l'educazione.
Inoltre, sulla mia bacheca, non sono libero di pubblicare ciò che voglio.
Il pensiero liberale ammette che una persona possa pensare ciò vuole e possa fare ciò che vuole fintanto che non lede il prossimo, con azioni penalmente rilevanti.
Ribadisco: io pubblico queste cose per una mia simpatia nei confronti degli USA.
Ad oggi, vi è lo scontro tra il presidente Donald Trump e la Cina.
Io sto con Trump sia come simpatizzante del Grand Old Party sia come filo-americano convinto.
Io non ho certo intenzione di mancare di rispetto a nessuno.
Ricordo che la mia simpatia per gli USA ed Israele è un caposaldo della mia ideologia.
Inoltre, le cose non etiche sono altre.
Comunque, il clima è incattivito.
Oggi, si vedono solo paura e diffidenza, quasi come se il prossimo fosse un untore.
Il termine più ricorrente è "distanziamento sociale".
Oggi, noi siamo un popolo drogato di paura.
La paura ci rende cattivi.
Oggi, chi dice certe cose al di fuori di certi schemi creati di recente diventa un "pazzo" o un "nemico del popolo".
Chi dice, per esempio, che i contagi da soli non contino nulla ma che conti il rapporto tra contagi e numero di morti, viene visto come un marziano.
Questa non è l'Italia che mi piace.
Anzi, questa Italia mi fa schifo.
Io voglio credere che ci sia un'Italia migliore.
Dei giovani che prendono lo "Spritz" al bar diventano quasi dei "delinquenti" agli occhi di certi perbenisti.
Addirittura, si vuole mandare la polizia ed i carabinieri contro di loro.
Intanto, i bar vanno in malora, oppressi dal fisco e senza fatturato.
Questa deve essere l'Italia?
Se questa deve essere l'Italia, io rinunzio alla cittadinanza italiana.
L'Italia è la terra del diritto e la culla del Rinascimento.
Invece, oggi, si vedono tanti sceriffi improvvisati, tanti emuli di Girolamo Savonarola, pronti a punire una persona che cammina per i fatti suoi o che beve un caffè o uno "Spritz" al bar.
Mi chiedo se ci si renda conto o meno della piega che si sta prendendo.
Noi stiamo diventando un Paese povero, un Paese in cui ci sono tanti disoccupati ed aziende che chiudono.
Stiamo diventando un Paese in cui il concetto di libertà individuale viene visto come una cosa demoniaca.
Non voglio credere che l'Italia sia così.
Termino, portando alla vostra attenzione la pagina Facebook "Contro l'oppressione fiscale", un think thank virtuale per chi non vuole l'Italia che ho prima descritto.
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