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venerdì 15 maggio 2020

Obamagate, chi di scandalo ferisce...



Su "Dagospia", vi è un articolo intitolato "Che cos'è l'Obamagate? E perché c'entra il governo Renzi?".
Negli USA, si è tentato di fare cadere il presidente Donald J. Trump con il "Russigate" ma ora è scoppiato lo scandalo dell'"Obamagate".
Questa storia è lunga e l'ex-presidente Barack Hussein Obama dovrà spiegare molte cose.

Come riporta il succitato articolo, "la notizia degli ultimi giorni è la pubblicazione delle trascrizioni degli interrogatori fatti tra il 2017 e il 2018 dall'“intelligence oversight committee” (sostanzialmente la commissione di controllo dei servizi segreti). In questi atti si fa riferimento a un coinvolgimento diretto di Barack Obama relativamente al caso delle indagini sul generale Michael Flynn in predicato di entrare nella amministrazione Trump in qualità di DNI (Director of National Intelligence).
Questi atti erano secretati e non si era mai riusciti a renderli pubblici per via di molte ostruzioni da parte di alcuni importanti personaggi, qualcuno di essi persino nominato da Trump. In particolare quello che negli ultimi tempi aveva cercato più di tutti di evitare queste pubblicazioni è stato Christopher Wray (repubblicano), capo dell’FBI, nominato nel 2017 da Trump per sostituire James Comey (anche lui repubblicano, che era stato nominato da Obama)"
.
Ora, deve essere ricordato che, nel 2016, il presidente Trump fu eletto non solo contro i democratici ed Hillary Clinton ma anche contro tanta parte dell'establishment del Grand Old Party.
Anzi, ci furono repubblicani che cercarono in tutti i modi di impedirgli di essere eletto e che remarono contro di lui.
Anche Obama avrebbe spinto per sabotare la presidenza di Trump.
Anzi, egli avrebbe dato l'ordine per incastrare Flynn, il quale divenne segretario della Difesa sotto il presidente Trump.
Deve essere ricordato che dal giorno dell'elezione di Trump, che fu il 9 novembre 2016, al giorno del suo insediamento, 20 gennaio 2017, Obama rimase in carica con pieni poteri.
Dunque, egli avrebbe potuto fare ogni cosa per impedire a Trump di diventare presidente.
Questo portò allo scandalo di oggi, l'"Obamagate".
Ora, appare evidente che le cose potrebbero mettersi male per Obama e per il Joe Biden.
Quest'ultimo era vice di Obama ed oggi è il candidato dei Democratici alla Casa Bianca.
Se, nel caso del "Russiagate",  le prove contro Trump non sono state trovate, il discorso potrebbe non valere per Obama e di riflesso per Biden.
Infatti, Obama avrebbe avuto tutto il potere di impedire a Trump di diventare presidente, tenendo conto del fatto che buona parte dei politici del Grand Old Party non avrebbe sostenuto il Tycoon.
Dunque, chi di scandalo ferisce...di scandalo perisce. 
Chi vivrà vedrà.


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