La nostra democrazia sta finendo

Dalle intercettazioni del magistrato Luca Palamara è emerso un sistema veramente inquietante che sua mettendo a rischio la nostra stessa democrazia. 

Questo intreccio tra politica, magistratura e mondo dell'informazione, ci deve fare preoccupare.

I magistrati coinvolti in questa triste vicenda hanno smesso di espletare la loro funzione di fare rispettare la legge e sono diventati il "braccio armato" di certa politica che vuole colpire i suoi avversari.

Questo è gravissimo.

In uno Stato democratico, il potere legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario sono separati tra loro.

Invece, il caso citato prima dimostra una pericolosa commistione tra loro.

In più, vi sono anche i giornalisti vicini all'area politica coinvolta e ai magistrati che fanno parte di quel gruppo.

Di norma, l'informazione è il "cane da guardia" della democrazia, quell'organo che serve a tutelare il cittadino dalle ingiustizie.

Invece, questi giornalisti hanno scelto di servire un certo gruppo di potere, mettendo in discussione quanto detto.

Serve una riforma della magistratura che separi le carriere e che imponga la responsabilità civile e penale dei magistrati che sbagliano.

Un magistrato che sbaglia deve pagare.

Inoltre, si deve imporre ai magistrati l'obbligo di rispondere solo alla legge e non a certe associazioni, come l'Associazione Nazionale Magistrati.

Bisogna allontanare anche i politici ed i giornalisti coinvolti in questa vicenda.

Serve un cambio di rotta per evitare derive pericolose.