Prendo spunto da un articolo del blog di "Free Thoughts" dell'amica Silvia Chinelli che è molto interessante.
Esso è intitolato "Verso il d-day europeo: ripartiamo tutti insieme".
Ne riporto questo stralcio:
L’allerta sui viaggi era iniziata lo scorso 17 marzo e diramata dal ministro degli Esteri, Heiko Maas,. Ora si vuole rilanciare il turismo e ciò è “importante sia per chi viaggia che per l’economia turistica tedesca come per la stabilità economica dei Paesi che rappresentano le mete di viaggio”.
La Germania presenterà delle avvertenze sui rischi presenti negli altri Paesi per tutelare i turisti. Si cercherà di formulare dei criteri validi in tutta Europa, ad esempio il tetto dei 50 nuovi contagi per 100 mila abitanti in una precisa area geografica. Se si supera questo tetto vi saranno misure restrittive locali.
Allo stesso tempo l’Austria consente corridoio Germania-Italia per turisti senza fare soste neanche per fare carburante.
Il ministero degli Interni di Vienna comunica, difatti, che I turisti dalla Germania e dalla Svizzera possono già attraversare l’Austria per raggiungere l’Italia senza purtroppo poter effettuare soste. Lo ribadisce anche Hermann Gahr, responsabile per i rapporti con l’Alto Adige del partito popolare Oevp. “Che l’Austria impedisca il passaggio ai turisti tedeschi che vogliono raggiungere l’Alto Adige è una favola che evidentemente è stata raccontata con uno scopo preciso”, dice sulla stampa l’esponente del partito del cancelliere Kurz".
Il nostro Paese è ricco di storia, di cultura, di tradizioni e di prodotti eno-gastronomici.
Tutto ciò è il nostro "petrolio".
La storia, la cultura, le tradizioni e la gastronomia sono i punti di forza per il nostro turismo dalla Vetta d'Italia alle Isole Pelagie.
Purtroppo, il turismo è messo seriamente a dura prova, sia dalla questione del Coronavirus in sé sia dalle politiche con le quali l'emergenza si sarebbe dovuta affrontare e che si stanno mostrando errate.
Per esempio, com'è scritto nell'articolo, la Germania e l'Austria hanno riaperto i confini dell'Italia.
Peccato che nel nostro Paese ci siano problemi.
Per esempio, riguardo agli spostamenti da una regione all'altra vi è ancora un'incognita.
Se io fossi un turista austriaco o tedesco o di qualsiasi altro Paese avrei qualche riserva.
Per esempio, se fossi un turista straniero e volessi andare in Trentino e poi da lì volessi andare in Sicilia, sentendo le notizie attuali, avrei delle perplessità.
Basti pensare alla questione dei "passaporti sanitari, che qualcuno vuole imporre.
Inoltre, ci sono i ristoranti e gli alberghi chiusi.
Molti ristoranti non riapriranno perché i loro titolari sono costretti a tenere chiuso, visti i pagamenti da fare e le scadenze fiscali.
Inoltre, vi è il turismo religioso.
L'Italia è ricca di luoghi di culto storici.
Mi vengono in mente il santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, che si trova qui in Provincia di Mantova, a Curtatone, piuttosto che la basilica della Santa Casa di Loreto o la basilica della Madonna di Tindari, che si trova in Sicilia, in Provincia di Messina.
Con la questione del distanziamento sociale, fare i pellegrinaggi è un problema.
Già la celebrazione delle normali messi è molto problematica e sta creando molti malumori soprattutto tra i cattolici.
Fare i pellegrinaggi è ancora più problematico.
Non parliamo poi delle grandi processioni religiose.
Per parte di madre, sono di origini siciliane.
In Sicilia, come nel resto del Sud del nostro Paese, i santi patroni sono portati in processione e le manifestazioni sono imponenti.
A causa del già citato discorso del distanziamento sociale, queste manifestazioni non si possono fare.
Ora, le processioni non sono solo un fatto religioso (molto sentito) ma sono anche manifestazioni che attirano turisti.
Un discorso analogo si può fare anche per l'eno-gastronomia.
Io opero come volontario nel Comitato Manifestazioni Roncoferraro, il comitato del paese nel quale abito, Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Ora, una manifestazione come la "Festa del Pesce" fa venire da fuori molte persone in un paesello che (con tutto il rispetto) non ha molto da offrire.
Ogni terza settimana di maggio, tanta gente viene qui a Roncoferraro per degustare il "risotto con la psina" , che è piatto con il marchio De.C.O..
Molti turisti vengono da Mantova, città che è riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO.
Non essendoci la "Festa del Pesce", quest'anno tanti turisti non vengono qui a Roncoferraro.
Ci perde il Comitato Manifestazioni Roncoferraro e ci perdono le attività che dalle feste di paese traggono benefici.
Purtroppo, la politica del nostro Paese non sembra dare delle buone risposte.
Tutte queste criticità rischiano di non incoraggiare il turismo nel nostro Paese.
Tutte queste criticità rischiano di non incoraggiare il turismo nel nostro Paese.
Intanto, molte attività stanno chiudendo e tanta parte del PIL sta andando in fumo.
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