Ne riporto uno stralcio:
"Il comunismo russo, fin dalla sua nascita, con la rivoluzione russa prima, e con il colpo di Stato bolscevico contro coloro che l’avevano attuata poi, si è avvalso della fattiva collaborazione di ebrei comunisti, che hanno concorso a costituire la vera e propria ossatura dell’apparato di potere.
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Lo stesso VLADIMIR IL’IC UL’JANOV (Simbirsk, 22/04/1870 - Gorki Leninskie, 21/01/1924) meglio conosciuto con lo pseudonimo di LENIN, che rappresentò l’anima bolscevica del nascente comunismo sovietico nel 1917, nacque a Simbirsk da una famiglia ebraica benestante.
Molti dei collaboratori di Stalin e membri dei Servizi segreti erano ebrei, zelanti e sanguinari, ma questo non impedì a Stalin di applicare anche a loro la sua medicina preferita, consistente in persecuzioni e purghe, deportazioni e torture.
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Del resto anche LEV DAVIDOVIC BRONSTEJN (Janovka, 7/09/1879 - 21/08/1940) meglio conosciuto come TROCKIJ, protagonista di primo piano nelle Rivoluzioni del 1905 e del 1917, era ebreo, nato in una famiglia benestante ebraica di Janovka, ora Bereslavka.
Guidò l’Armata Rossa nella lotta contro l’Armata Bianca degli zaristi e dopo la vittoria divenne Commissario del Popolo e membro del Politburo".
Ora, rispondo a questo articolo portando alcune questioni.
In primis, Karl Marx non era ebreo.
Infatti, suo padre abiurò l'Ebraismo e si fece protestante.
Marx era un discepolo di Hegel.
Neppure Lenin era ebreo.
Infatti, il padre di Lenin era un cristiano ortodosso di origine aristocratica.
Sua madre era figlia di un ebreo convertito al Cristianesimo ortodosso e di una donna svedese di fede luterana.
Dunque, il signor Lenin non era ebreo.
In secundis, un ebreo che abbraccia il comunismo e ne accetta le dottrine non è più un ebreo, così come un cristiano che abbraccia il comunismo e ne accetta le dottrine non è più un cristiano.
Di conseguenza, quei comunisti russi di origine ebraica, di fatto, fecero apostasia nei confronti dell'Ebraismo, così come i cristiani russi che si fecero comunisti abiurarono la loro fede.
Quindi, Karl Marx, Lev Davidovic Bronstejn e Lev Trockij erano ebrei in origine ma di fatto abiurarono la loro fede.
Per contro, Stalin era un georgiano cristiano ortodosso che, facendosi comunista, rinnegò la sua fede.
Il comunismo si pose come ideologia che puntò a rimpiazzare la religione, divinizzando l'uomo.
Oltre a ciò, il comunismo sovietico (e non solo) uccise anche molti ebrei proprio per la loro religione.
Il comunismo odia la religione perché esso stesso vuole porsi come religione, sostituendo l'uomo a Dio.
Quindi, quei sovietici originariamente ebrei che fecero dei crimini anche contro quelli che una volta furono loro correligionari rinnegarono la loro religione d'origine per abbracciarne un'altra.
Lo stesso dicasi per i sovietici originariamente ortodossi o cattolici.
Associare un'ideologia come comunismo all'Ebraismo mi pare una forma di antisemitismo.
Vuole dire non avere capito fino in fondo il comunismo.
Deve essere ricordato che molti ebrei condannano anche il comunismo.
Il problema è che un certo mondo della "cultura" nega i crimini dei comunisti contro gli ebrei, come nega le foibe o i crimini fatti dai partigiani comunisti.
Deve essere ricordato che molti ebrei condannano anche il comunismo.
Il problema è che un certo mondo della "cultura" nega i crimini dei comunisti contro gli ebrei, come nega le foibe o i crimini fatti dai partigiani comunisti.
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