Il magistrato Nino Di Matteo, della Procura di Palermo, ha detto:
"Fui chiamato a dirigere il DAP, i capimafia non mi vollero. E Bonafede cambiò idea".
Il DAP è l'organo che amministra le carceri.
Di Matteo rappresenta il giustizialismo allo stato puro.
Egli fu uno dei massimi accusatori di Silvio Berlusconi.
Infatti, Di Matteo accusò Berlusconi di avere finanziato la mafia.
Ora, nessuno con un po' di senno pensa che il ministro Bonafede sia stato influenzato dalla mafia però egli è vittima di quel giustizialismo di cui egli stesso è espressione.
Vale il detto che recita: "Chi di spada ferisce di spada perisce".
Bonafede ha assaggiato la sua stessa "medicina".
Deve essergli andata di traverso.
Comunque, Bonafede deve dimettersi.
I mafiosi sono stati scarcerati e questo non si fa, anche se vi è una pandemia causata dal Coronavirus.
Infatti, i mafiosi sono detenuti con il regime del 41 bis.
Inoltre, il capo del DAP Francesco Basentini si è dimesso, a seguito delle polemiche causate dagli errori da lui commessi.
Dunque, se si è dimesso Basentini, si deve dimettere anche Bonafede, il quale è il ministro della Giustizia che l'ha voluto.
Bonafede è intervenuto nella trasmissione televisiva condotta da Massimo Giletti "Non è l'Arena" e ha detto delle cose assurde, scontrandosi anche con lo stesso conduttore.
L'intervento di Bonafede è stato vergognoso.
Se avesse un po' di umiltà e di senso dello Stato, Bonafede si dimetterebbe.
Ha commesso troppi errori.
Antonio Gabriele Fucilone-Morris Sonnino
Bonafede è intervenuto nella trasmissione televisiva condotta da Massimo Giletti "Non è l'Arena" e ha detto delle cose assurde, scontrandosi anche con lo stesso conduttore.
L'intervento di Bonafede è stato vergognoso.
Se avesse un po' di umiltà e di senso dello Stato, Bonafede si dimetterebbe.
Ha commesso troppi errori.
Antonio Gabriele Fucilone-Morris Sonnino
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