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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 28 febbraio 2017

La vicenda di dj Fabo è stata strumentalizzata

Cari amici ed amiche,

l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il medico che ha curato dj Fabo: "Lasciato solo e strumentalizzato"".
Per più di un anno il dottor Carlo Serini ha assistito dj Fabo a domicilio ha detto: "Non lo giudico, ma c'è ancora chi fa della morte una bandiera".
Ora, io ricordo una vicenda della mia famiglia.
Mia nonna materna morì vent'anni fa a causa di un cancro.
Qualche mese prima, mia zia, presso cui mia nonna stava, aveva chiesto l'accompagnamento.
Mia nonna era allettata.
I medici che avevano esaminato mia nonna avevano constatato che ella era allettata (e quindi il suo stato di invalidità) e che la questione sarebbe stata da rivedere tra tre mesi.
Purtroppo, mia nonna morì prima che passassero questi tre mesi.
La storia è sempre la stessa: i malati terminali, come le persone che sono nella condizione del dj Fabo, vengono letteralmente lasciati soli dalle istituzioni, come vengono lasciati soli dalle istituzioni coloro che li assistono.
Di fronte a ciò, gli sciacalli che vogliono l'eutanasia hanno gioco facile a proporre come "soluzione" la "dolce morte".
Ieri, ho citato questo passo del "Mein Kampf" di Adolf Hitler:

"Chi non è sano e degno di corpo e di spirito, non ha diritto di perpetuare le sue sofferenze nel corpo del suo bambino. Qui, lo Stato nazionale deve fornire un enorme lavoro educativo, che un giorno apparirà quale un'opera grandiosa, più grandiosa delle più vittoriose guerre della nostra epoca borghese".

Rispetto al nazismo, cambia la forma ma non la sostanza.
A differenza di quanto accadeva nella Germania nazista, ove l'eutanasia era imposta, qui la "dolce morte" viene proposta come "soluzione a tanti problemi".
La sostanza non muta: sia nella Germania nazista che in questa nostra società, il malato terminale o il disabile permanente è percepito come un peso per la società.

2 commenti:

  1. Ditto! Lei ha ragionissima, l'ho scritto anche io su vari blog, ma mi hanno bannato, la verità fa male.

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