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martedì 28 febbraio 2017

Ecco il "modello olandese"!

Cari amici ed amiche,

sul sito "Notizie Pro Vita" ho trovato un articolo intitolato "Eutanasia: in Olanda triplicato il numero di malati di mente uccisi".
Dell'articolo, riporto questo stralcio:

"Il numero di pazienti malati di mente uccisi con l’eutanasia in Olanda triplica in un anno; i medici avvertono il suicidio assistito è ‘fuori controllo’.

I dati appena elaborati hanno rivelato che l’eutanasia è stata applicata a 42 persone con malattie mentali in Olanda lo scorso anno, mentre erano solo una dozzina i casi registrati l’anno precedente.

L’incremento globale di questa pratica è sottolineata dalla pubblicazione dei dati oggettivi e a dir poco inquietanti; un aumento del 15 per cento nel numero di decessi per eutanasia da 4.188 casi nel 2012 a 4.829 casi l’anno scorso; un aumento del 13 per cento nel 2012, un aumento 18 per cento nel 2011, il 19 per cento nel 2010 e del 13 per cento nel 2009"
.

Avete capito?
Ora, io pongo questa semplice domanda: secondo voi, i malati di mente hanno una minima consapevolezza di cosa sia l'eutanasia?
I "signori" sostenitori dell'eutanasia parlano di tale pratica come un "atto di libertà".
Non mi pare che i malati di mente siano in grado di decidere in libertà.
Prendiamo, per esempio, le persone autistiche.
Allora, chi decide di fare sì che sia praticata su di loro l'eutanasia?
Questo "modello olandese" mi ricorda sempre più il "modello nazista".
Cordiali saluti.

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