oramai, il Partito Democratico è prossimo alla rottura.
Tra gli esponenti che fanno riferimento a Matteo Renzi e gli altri ci sono telefonate per cercare di evitare la rottura.
I toni sono accesi.
Il quotidiano "Il Giornale" riporta tutto.
All'esponente della sinistra del Partito Democratico Roberto Speranza (che nel frattempo aveva telefonato al vice-segretario del partito Lorenzo Guerini ponendo come condizione che Renzi, dimissionario, faccia eleggere un nuovo segretario per la fase congressuale, "come fece Bersani con Epifani", altrimenti se ne vanno), Renzi ha chiesto a brutto muso: "Ma dove vai, Roberto, dove c... andate?". Con il sottinteso: chi mai si farà carico di rieleggere quella ventina di deputati e quindicina di senatori bersaniani che potrebbero seguirlo fuori dal Partito Democratico?
Questo dimostra due cose: la prima è il fatto che Renzi non sia un leader.
Un personaggio che perde le staffe così facilmente e che anziché unire divide non è un leader.
La seconda è il fatto che che queste liti dentro il Partito Democratico stiano tenendo fermo il nostro Paese.
Qui si è perso il senso della responsabilità.
Cordiali saluti.
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