ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha portato all'attenzione l'articolo del sito di "Radio Vaticana" che parla della visita di Papa Francesco alla Chiesa di Ognissanti di Roma, la principale chiesa anglicana della capitale del nostro Paese.
Il parroco, il reverendo Jonathan Boardman, ha detto al microfono di Philippa Hitchen:
"R. – È una gioia incredibile, ha un significato assolutamente straordinario! Ma allo stesso tempo penso che sia una cosa normale, dopo 50 anni. E in un certo senso questo riflette il carattere di Papa Francesco, perché lui ha un modo semplice di fare le cose. Al momento di accettare il nostro invito, per me avrà detto semplicemente: “Sì certo, andrò!”. Dunque, questa è una delle tante cose spirituali della nostra vita cristiana: che una cosa straordinaria è una cosa normale, una cosa quotidiana. E creare questa connessione tra le due cose è importante e noi proviamo a farlo.
D. – Oltre alla preghiera comune con il Papa, ci sarà anche il lato molto pratico del gemellaggio con la Parrocchia cattolica di Ognissanti a Roma…
R. – Sì, infatti. Ci sarà un servizio insieme ai poveri ogni venerdì sera alla stazione Ostiense, che noi abbiamo già cominciato. E ci saranno le occasioni che promettiamo di fare insieme, per conoscerci meglio e per creare un’amicizia più profonda: partecipare alle due diverse Liturgie e conoscerci anche come comunità cristiana, per i nostri culti.".
Questo è certamente un grande passo nel dialogo tra la Chiesa cattolica e quella anglicana.
Certo, è un dialogo pieno di sfide ma nella sfida vi è anche l'opportunità.
La Chiesa anglicana si staccò da Roma nel 1534, per volere di re Enrico VIII (1491-1547).
Ci furono uccisioni di tante persone innocenti per un distacco che nulla aveva di teologico ma che, almeno all'inizio, era puramente politico, per via di un annullamento di matrimonio non concesso al re.
L'auspicio è che questo dialogo porti i suoi frutti.
Come dissero i fautori del Movimento di Oxford (come Edward Pusey ed il Beato John Henry Newman) la Chiesa anglicana può solo fare parte di una grande Chiesa universale, insieme alla Chiesa ortodossa e a quella cattolica, per via delle tante affinità, come il riconoscimento della Successione Apostolica.
Dunque, si cerchi il dialogo.
Non sarà facile ma nelle sfide vi è l'opportunità.
Cordiali saluti.
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