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domenica 19 febbraio 2017

Gli anglicani e la Vergine Maria



Cari amici ed amiche,

domenica 26 ci sarà la visita di Sua Santità Papa Francesco alla Chiesa anglicana di Roma, la All Saint Church, che è situata in Via del Babbuino.

Ora, io ho iniziato una serie di articoli dedicati alla questione della Chiesa anglicana.
Ringrazio, prima di tutto, il mio caro amico e collaboratore Angelo Fazio, che con tanta disponibilità e con la gentilezza che lo hanno sempre contraddistinto, mi ha dato del materiale interessante.
Trattiamo (uso il plurale perché Angelo ci mette del materiale e dà un contributo) la questione del rapporto tra gli anglicani e la Vergine Maria.
Angelo mi ha portato all'attenzione un articolo del blog "Squilla Francescana" che è intitolato "Gli anglicani e la Madonna".
L'articolo riporta queste parole di Cesare Catinozzi, membro dell'Ordine Francescano Secolare.
Queste sono le parole dell'articolo:

"Tanti anni fa’ mi recai con la mia classe e la collega Loredana alla Chiesa Anglicana di All Saints in via del Babbuino.
Tra le altre cose domandammo al reverendo di allora
che cosa pensassero gli anglicani di Maria. Per tutta risposta
egli si accostò ad un quadro della Madonna e ricoprì l’immagine di baci.
Si, anche gli anglicani venerano in modo particolare la madre di Gesù
.".

Ora, io faccio un sunto storico.
Prima dello scisma operato da re Enrico VIII (1534), in Inghilterra ci fu un forte culto mariano.
Anzi, l'Inghilterra era denominata la "Dote di Maria".
Uno dei santuari mariani più importanti fu il Santuario di Nostra Signora di Walsingham fu paragonato a Loreto.
Ricordo che il Cristianesimo arrivò in Inghilterra durante la denominazione romana (I-V secolo AD).
L'Inghilterra, allora denominata Britannia, era una provincia dell'Impero Romano.
Nel V secolo AD ci fu l'invasione anglosassone, che devastò la cristianità britannica.
Nel 597 AD, Papa Gregorio Magno (540-604) inviò  Sant'Agostino (534-604)ad evangelizzare gli Anglosassoni.
Gli Anglosassoni erano pagani e Sant'Agostino riuscì a convertirli senza distruggerne la cultura ed i santuari mariani presero il posto di molti templi pagani.
A Sant'Edoardo III il Confessore (che fu re, 1002-1066) risalì la tradizione mariana e a lui risalì anche la denominazione dell'Inghilterra come "Dote di Maria".
A Walsingham, nel Norfolk, sorse il Santuario di Nostra Signora, grazie all'opera di Richeldis de Faverches, una nobildonna molto devota che volle fare edificare la "Santa Casa", una replica della casa di Nazareth ove ebbe luogo l'Annunciazione (edificio che si ritiene essere quello in seguito rimontato a Loreto in Italia), che divenne un santuario e luogo di pellegrinaggio.
Questa devozione fu veramente forte.
In ogni importante cattedrale inglese si vede ancora oggi la Lady Chapel.
Walsingham divenne la "Loreto del Nord".
Le cose cambiarono sotto il regno di re Enrico VIII Tudor (1491-1547).
Verso il 1530, il re iniziò ad avere frizioni con la Chiesa cattolica e con il Papa, per via del suo matrimonio con Caterina d'Aragona (1485-1536), matrimonio che volle dichiarare nullo per potersi risposare con Anna Bolena (1501/1507-1536).
Complesse questioni politiche si intrecciano con questa vicenda matrimoniale, e si collegarono al rifiuto del Papa di concedere quello che egli considera un divorzio. Nel 1531 la Camera dei Lord proclamò Enrico “Capo supremo della Chiesa e del clero d’Inghilterra”. L'arcivescovo di Canterbury William Warham (1450-1532) aggiunse una postilla che recitava: "Fin dove l'autorità di Dio lo consente". Questa postilla impedì allo scisma di compiersi ma la cosa fu rimandata.
Nell'agosto 1532, Warham morì e la questione dello scisma si ripropose.
Fu proprio lo scisma, consacrato dall’instaurazione del successore di Warham, il filo-luterano Thomas Cranmer (1489-1556) – che nel 1533 si affrettò ad annullare il matrimonio fra Enrico e Caterina – come arcivescovo di Canterbury. L’Atto di Supremazia del 1534, che fece seguito alla scomunica romana, consacra la nascita di una Chiesa nazionale, la Chiesa anglicana.
Questo scisma provocò situazioni gravissime.
Furono mandati al patibolo gli oppositori, come l'ex-Lord Cancelliere Thomas More (San Tommaso Moro, 1478-1535) ed il Cancelliere dello Scacchiere Thomas Cromwell (1485-1540) iniziò una campagna di soppressione dei monasteri.
Anche Cromwell era filo-luterano.
Vennero soppressi così i monasteri e le abbazie. 
Non senza rivolte, la cosa iniziò dai monasteri più piccoli, nel 1536.
Poi, toccò ai monasteri maggiori e ai santuari.
Nel 1538, fu distrutto anche il Santuario di Nostra Signora di Walsingham.
L'immagine della Madonna con il Bambino fu portata a Roma e data al rogo. 
Furono distrutte le reliquie e scoraggiati i pellegrinaggi.
Nel 1547, re Enrico VIII morì e gli succedette al trono il figlio di terzo letto Edoardo.
Re Edoardo VI (1537-1553) era un bambino di nove anni ed era sotto la tutela del Lord protettore, il duca di Somerset Edoardo Seymour, che era anche suo zio.
Seymour era amico di Cranmer e nel 1549 trasformò la Chiesa anglicana da una Chiesa cattolica scismatica ad una Chiesa protestante.
Vennero aboliti i culti mariani ed il culto dei santi.
Vennero aboliti anche il celibato dei sacerdoti e tante altre pratiche cattoliche.
Le immagini sacre furono distrutte.
Questa politica si interruppe durante il regno della regina cattolica Maria I (la figlia nata dal primo matrimonio di re Enrico VIII, 1516-1558).
Tuttavia, tanta parte di questa politica fu ripresa sotto il regno della regina Elisabetta I (la figlia nata dal secondo matrimonio di re Enrico VIII, 1533-1603) che ripristinò la Chiesa anglicana.
Anche se lo si cercò di togliere, il culto mariano non fu eradicato.
Infatti, il culto della Santa Vergine non scomparve completamente, perché fu alimentato in tutta la sua luce evangelica, sia in opere predicabili e formulari di preghiere sia in poesie, prose ed opere letterarie, da autori protestanti.
Esempi furono Thomas Lodge (1558-1625), Ben Jonson (1573-1637), William Forbes (1585-1634), Herbert Thorndike (1598-1673), William Habington (1605-1668), John Pearson (1612-1686), Mark Frank (1613-1664), Jeremy Taylor (1613-1667), Thomas Ken (1637-1711), George Hickes (1642-1715) e altri che seppero ancora guardare Maria con gli occhi della vera fede, considerandola:

"Madre di Dio e, per questa sua alta dignità, predestinata fin dalla nascita, senza peccato; piena di grazia; Vergine ante partum, in partu, post partum; Madre di Cristo e di tutti gli uomini; prima creatura redenta; chiesa vivente, portatrice non solo di Cristo; nostra fiducia, non solo sulla terra, ma anche nel cielo, essendovi stata assunta nel suo corpo glorioso" . 

Nonostante tutto il culto rimase e nel XIX secolo i cattolici poterono avere di nuovo la libertà di culto ci fu una ritorno alla tradizione cattolica con il Movimento di Oxford.
Gli anglicani ebbero un atteggiamento piuttosto esitanti ma alcuni di loro iniziarono a mettere immagini sacre raffiguranti la Madonna nelle chiese.
Senza più le leggi ostili a loro, i cattolici ricostruirono i santuari mariano laddove erano stati presenti.
Nel 1921, il pastore anglicano Alfred Hope Patten volle ricostruire il Santuario di Nostra Signora di Walsigham con una copia della statua della Madonna con il Bambino. Egli ci riuscì tra il 1931 ed il 1938.
I cattolici, invece, ebbero il loro luogo di culto nella Slipper Chapel, una cappella costruita nel 1340 come ultima stazione per i pellegrini sulla via di Walsingham e che a differenza della Santa Casa sopravvisse alla Riforma.
Capitò anche che fossero i proprietari anglicani ad aiutare i cattolici a ricostruire i loro santuari.
Insomma, in Inghilterra la devozione mariana è più diffusa di quanto non i cattolici non credano e di quanto gli anglicani non vorrebbero ammetterlo.
Cordiali saluti.





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