quelli del Partito Democratico dicono che il loro partito è la casa della sinistra.
A me sembra una casa che crolla.
Come riporta "Il Giornale", oltre ad avere segnato la rottura del partito, il dibattito è stato veramente scadente.
Per esempio, Francesco Boccia cita Zucchero, con la canzone "Lambretta rossa", durante l'assemblea del partito, e già non è più "Rivoluzione Socialista".
Il deputato, presente anche alla manifestazione di sabato al Teatro Vittoria del quartiere di Roma Testaccio dice: "Hanno convinto persino me a cantare Bandiera Rossa". Ma è acqua passata e il distacco con il popolo dei democratici-socialisti lo marca lo stesso segretario uscente Matteo Renzi nel suo intervento di apertura: "Io non accetto che qualcuno pensi di avere il copyright della parola sinistra. Anche se non canto bandiera rossa penso che il Pd abbia un futuro che non è quello che altri immaginano, la sinistra non si fa con la rivoluzione socialista".
Insomma, non c'è lotta di classe nell'assemblea del Partito Democratico renziano, nessuno scontro con il capitalismo. Anzi, "si va avanti allegri e frementi". Allegri e frementi, dice Renzi, citando "Linea d'ombra" di Joseph Conrad. La cosa è ben diversa dall'afflato marxista che si respirava al Testaccio.
Il Partito Democratico si sfascia e noi del centrodestra che facciamo?
Non sarebbe il caso di pensare a nuove elezioni?
Sempre come riporta "Il Giornale", questa scissione potrebbe mettere in forse anche il Governo.
Infatti, ben 60 parlamentari, controllano commissioni chiave, potrebbero uscire dal partito
Anche nelle regioni amministrate dal centrosinistra potrebbero esserci dei contraccolpi.
Insomma, potremmo vederne delle belle.
Il centrodestra deve fare qualcosa, per non rischiare di consegnare l'Italia al Movimento 5 Stelle o di rimetterla nelle mani di questo centrosinistra che altro non pensa che al potere.
Cordiali.
Nessun commento:
Posta un commento